• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/02660 CIRIANI - Ai Ministri della giustizia e dell'interno. - Premesso che: desta preoccupazione la situazione in cui versa l'operatività del Tribunale di Gorizia, che da anni attraversa una...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-02660 presentata da LUCA CIRIANI
martedì 6 luglio 2021, seduta n.342

CIRIANI - Ai Ministri della giustizia e dell'interno. - Premesso che:

desta preoccupazione la situazione in cui versa l'operatività del Tribunale di Gorizia, che da anni attraversa una crisi interna dovuta all'endemica e perdurante carenza di organico che ha determinato il rischio di una drastica riduzione dei servizi, se non addirittura di chiusura;

in questo contesto di grande difficoltà un elemento ulteriormente aggravante sembra essere caratterizzato dall'impatto che sull'attività giurisdizionale ha determinato dall'apertura, nel dicembre 2019, del centro di permanenza per i rimpatri (CPR) a Gradisca di Isonzo, che ha di fatto costretto l'ufficio del giudice di pace di Gorizia a svolgere in maniera pressoché prevalente le attività inerenti alle procedure per le convalide delle posizioni degli stranieri trattenuti, a discapito delle attività giudiziarie penali e civili;

la situazione starebbe di fatto divenendo insostenibile: i volumi delle pratiche e procedure alle quali l'ufficio del giudice di pace deve far fronte attualmente si attestano in circa 1.100 procedimenti trattati nel 2020 e circa 400 già trattati nell'anno corrente, peraltro con la necessità di evadere le pratiche nei tempi strettissimi previsti dalla normativa vigente che richiede che l'udienza sia celebrata dal magistrato nel tempo massimo di 48 ore dalla ricezione a mezzo di posta elettronica certificata della richiesta di convalida;

tale mole di attività determina la formazione di un flusso continuo e costante di richieste che impegnano gli uffici 7 giorni su 7, comprese le festività, con la necessità di fissazione continua di udienze da svolgere necessariamente in presenza;

si rileva come nel 2020 siano state celebrate presso il CPR circa 125 udienze, mentre nel 2021 ne sono state celebrate già 35, con un grandissimo carico di attività amministrativa necessaria alla gestione di ciascuna pratica;

basti pensare al riguardo, e a titolo esemplificativo, come solo per l'anno 2020 l'ufficio si sia trovato nelle condizioni di evadere circa 1.800 pratiche di liquidazione dei compensi dovuti agli avvocati e interpreti a seguito dell'ammissione al patrocinio a spese dello Stato;

l'impossibilità dell'ufficio del giudice di pace di rispettare i termini per la celebrazione delle udienze determinerebbe, per gli stranieri che vi permangono temporaneamente e nel caso in cui il provvedimento di convalida del trattenimento non fosse emesso dal magistrato nei termini stabiliti dalla normativa, l'uscita dal centro di permanenza per i rimpatri;

il personale amministrativo in servizio presso l'ufficio è attualmente, come segnalato all'interrogante, ridotto a sole 4 unità con un'età media pari a quasi 60 anni;

appare evidente l'assoluta e urgente necessità di supportare adeguatamente l'ufficio del giudice di pace con l'assegnazione di personale, non necessariamente giudiziario ma anche proveniente da altri uffici della pubblica amministrazione, da dedicare alle attività inerenti alle convalide, non solo per consentire all'ufficio di svolgere le attività giudiziarie ordinariamente ad esso attribuite, ma anche per scongiurare il rischio non improbabile ma anzi, chiaramente prevedibile, di non riuscire a garantire nei tempi necessari l'emissione dei decreti di convalida dei provvedimenti di trattenimento presso il CPR;

inoltre, in questo contesto di grandissima difficoltà, non sarebbe possibile procedere, nei tempi previsti dal codice di procedura penale, al tracciamento degli stranieri positivi al COVID-19, con grave rischio per il contenimento del contagio,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza della grave situazione in cui versa attualmente l'ufficio del giudice di pace di Gorizia e dei rischi per l'ordinario esercizio delle funzioni giurisdizionali;

se non ritengano che la situazione costituisca un rischio per la garanzia della sicurezza e dell'ordine pubblico, nonché per la salute pubblica in relazione alle difficoltà di tracciamento dei positivi e ai profili di contenimento del contagio da COVID-19;

quali iniziative intendano adottare, ciascuno per i propri profili di competenza e con urgenza, per consentire all'ufficio del giudice di pace di operare con un organico adeguato alle dimensioni e all'ingente mole di attività da svolgere.

(3-02660)