• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/02384 (3-02384)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02384presentato daSARRO Carlotesto diMartedì 6 luglio 2021, seduta n. 535

   SARRO. – Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . – Per sapere – premesso che:

   in provincia di Caserta numerosi capi di bufali sono infettati dalla brucellosi, una zoonosi che colpisce diverse specie ruminanti, creando problemi agli allevatori;

   la cura del patrimonio bufalino italiano potrebbe realizzarsi anche ricorrendo alla vaccinazione. Il piano straordinario adottato per il controllo della malattia prevede, invece, il ricorso ai soli abbattimenti, senza esser riusciti a eradicare o contenere la malattia. L'abbattimento indiscriminato di migliaia di bufali ha, però, fatto chiudere numerosi allevamenti e perdere posti di lavoro;

   il mancato ricorso ai vaccini, assieme a errori diagnostici e medici, con conseguente abbattimento anche di capi sani, suscitata preoccupazioni ai lavoratori del settore;

   l'ordinanza del Ministero della salute del maggio 2015, recante «Misure straordinarie di polizia veterinaria in materia di tubercolosi, brucellosi bovina e bufalina, brucellosi ovicaprina, leucosi bovina enzootica» – nel testo modificato dall'ordinanza ministeriale del 6 giugno 2017, prevede l'abbattimento dei capi soltanto dopo il definitivo accertamento della malattia;

   la magistratura ha accolto ricorsi di allevatori, riconoscendo la necessità di modificare le procedure, prevedendo nuovi accertamenti diagnostici, bloccando l'abbattimento dei bufali se solo sospetti di malattia. È stato evidenziato il fatto che i servizi veterinari di aziende sanitarie locali e di regione Campania, in caso di contraddittorietà di esiti diagnostici, non rispetterebbero le procedure dell'Organizzazione mondiale della sanità animale, organismo intergovernativo che definisce e riconosce le procedure e i metodi diagnostici, gli accordi internazionali dell'Organizzazione mondiale del commercio, la normativa dell'Unione europea, quella statale, potendo ricorrere anche alla vaccinazione;

   la Commissione europea fornisce assistenza tecnica agli Stati membri per l'eradicazione della malattia mediante sopralluoghi e ha raccomandato l'uso delle vaccinazioni alle autorità italiane in caso di zone con alto tasso di infezione, come accade a Caserta;

   in caso di mancato progresso nell'eradicazione della malattia, il sostegno finanziario dell'Unione europea è interrotto; infatti, nel 2019 sono state applicate sanzioni pecuniarie per la mancata eradicazione della brucellosi bufalina in Campania, in seguito ai risultati deludenti raggiunti nel 2018;

   le attività di profilassi assunte hanno fallito e sarebbe necessario una profilassi alternativa, utilizzando anche la vaccinazione con controlli congiunti, la prevenzione, la biosicurezza, la formazione di medici veterinari per l'autocontrollo, il controllo diretto ed indiretto della fauna selvatica e le ricerche epidemiologiche –:

   quali iniziative urgenti di competenza intenda assumere per interrompere gli abbattimenti di bufali in provincia di Caserta, utilizzando prioritariamente la profilassi vaccinale.
(3-02384)