• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/06268 (5-06268)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06268presentato daCOSTANZO Jessicatesto diLunedì 21 giugno 2021, seduta n. 527

   COSTANZO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   i vertici di Elpe, cooperativa di Torino e colosso della logistica che vanta migliaia di dipendenti, tra cui il Presidente e una serie di responsabili di altre cooperative tra cui Log12 e Milog, che avevano in subappalto il reclutamento di lavoratori da destinare a mansioni di logistica (magazzinieri, scaffalisti) nei grandi supermercati, sono stati rinviati a giudizio per «intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro», reato previsto dall'articolo 603-bis del codice penale che riconduce ai fenomeni di caporalato;

   come riportato da Repubblica.it, l'accusa, sostenuta dal procuratore aggiunto Vincenzo Pacileo, ipotizza stipendi, trattamento degli straordinari e gestione delle ferie difformi da quanto previsto dai contratti di lavoro nazionali per 36 scaffalisti: alcuni di loro stanno ancora portando avanti trattative risarcitorie con le rispettive cooperative;

   come ricorda Sarah Martinenghi su Repubblica.it, l'indagine era nata dopo un incidente automobilistico avvenuto nel giugno 2015 nell'astigiano in cui era morta una donna, trattato dalla procura di Asti come un infortunio sul lavoro. Al volante c'era infatti un lavoratore, suo collega, che aveva spiegato ai carabinieri di essersi messo alla guida dopo un turno di lavoro massacrante, durato 19 ore;

   gli accertamenti dell'ispettorato del lavoro erano partiti da questo dato: gli inquirenti avevano ascoltato una serie di lavoratori raccogliendo le prove dello sfruttamento contestate ora dal pubblico ministero;

   dalle indagini erano emerse anche alcune carenze nelle misure di sicurezza, in particolare sui corsi di formazione per l'utilizzo dei carrelli elevatori;

   gli accertamenti riguardano il periodo compreso fra il 2016 e il giugno del 2018: ora le aziende risultano essersi messe in regola. Sei lavoratori si sono costituiti parte civile, altri quattro hanno annunciato la loro intenzione; tre, invece, sono stati estromessi;

   il rinvio a giudizio risulta essere l'ennesimo caso di sfruttamento dei lavoratori nel settore della logistica;

   già nel 2019, sul Sole24ore, si definiva la logistica «un settore sfuggente, fatto di subappalti e cooperative che durano in media due anni: quando spariscono, spesso lasciano stipendi arretrati e buchi di Tfr e trattamenti previdenziali. Ma anche quando il lavoro c'è, troppo spesso ci sono turni infiniti e infortuni. Difficile perfino fare un conto esatto degli addetti (...)» –:

   se non ritenga opportuno, alla luce dell'allarmante e crescente numero di casi di sfruttamento dei lavoratori del settore, aprire un tavolo settoriale sulla logistica e al contempo adottare iniziative per imprimere un'accelerazione al percorso politico di riforma del sistema delle cooperative, volto in particolare a fare chiarezza sulle regole, sulla trasparenza e sul controllo nel settore degli appalti logistici.
(5-06268)