• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/06271 (5-06271)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06271presentato daMURONI Rossellatesto diLunedì 21 giugno 2021, seduta n. 527

   MURONI, CECCONI, FIORAMONTI e FUSACCHIA. — Al Ministro della transizione ecologica, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   nel comune di Civitavecchia, in località Torrevaldaliga nord, si trova una centrale termoelettrica a carbone di proprietà di Enel, con potenza elettrica lorda pari a 1.980 megawatt;

   a maggio 2019, Enel presentava l'istanza di verifica di assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale per il progetto di sostituzione delle unità a carbone esistenti con nuova unità a gas e, in particolare, di riutilizzo del sito e la costruzione nell'area di impianto di un ciclo combinato in configurazione due su uno;

   un investimento simile a quello proposto da Enel sarà in grado di essere competitivo economicamente solo tramite l'accesso al mercato della capacità, che sarà oggetto di revisione a seguito dell'adozione, da parte dell'Unione europea, del «Clean energy for all Europeans package» e, comunque, solamente laddove il mercato delle emissioni rimanesse su livelli simili agli attuali;

   nel gennaio 2020, il Ministero dello sviluppo economico, in collaborazione con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e con il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, pubblicava, e inviava alla Commissione europea il piano nazionale integrato per l'energia e il clima (Pniec), che stabilisce gli obiettivi nazionali al 2030, con particolare riguardo all'efficienza energetica, alla produzione da fonti rinnovabili, alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica, alla sicurezza energetica, al mercato unico dell'energia e alla competitività, nonché alla mobilità sostenibile, prevedendo il phase out del carbone al 2025;

   la decisione di convertire impianti a carbone in impianti a gas è giustificata dalla presunta necessità di garantire disponibilità e affidabilità al sistema energetico;

   nel mese di febbraio 2021, quasi 500 addetti della centrale, pari a una partecipazione dell'85 per cento sul totale, hanno partecipato allo sciopero per la riconversione verso le rinnovabili;

   Civitavecchia è destinata a consolidare il proprio ruolo di principale porto laziale, ma mostra un forte interesse anche come futura base logistica e produttiva per impianti di rinnovabili a forte componente innovativa –:

   se si intenda procedere a una completa valutazione della reale necessità, per il sistema energetico nazionale, di disporre di una centrale a gas quale quella prospettata, verificando se le esigenze di disponibilità e affidabilità non possano considerarsi già soddisfatte, se si intenda realizzare un'analisi sulle ricadute occupazionali della conversione della centrale a carbone in una a gas rispetto ad alternative che prevedono la produzione di energia da fonti rinnovabili e, infine, se si intenda compiere una valutazione della specifica situazione di Civitavecchia e della possibilità di renderla un centro di produzione di energie rinnovabili.
(5-06271)