• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/02347    come sancito dall'articolo 4 della Costituzione, la Repubblica italiana «riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo...



Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02347presentato daDALL'OSSO Matteotesto presentato Lunedì 21 giugno 2021 modificato Martedì 22 giugno 2021, seduta n. 528

   DALL'OSSO e PETTARIN. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro per le disabilità. — Per sapere – premesso che:
   come sancito dall'articolo 4 della Costituzione, la Repubblica italiana «riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto». Ciononostante, in Italia il tasso di occupazione attuale dei cittadini disabili è pari al 30 per cento rispetto alla media europea, pari al 50 per cento;
   inoltre, gli iscritti alle liste speciali di collocamento, istituite con la legge n. 68 del 1999, sono circa 850.000: questi, in attesa di trovare una collocazione lavorativa e in assenza di un adeguato sistema di welfare nazionale, gravano (economicamente) sulle rispettive famiglie;
   Next generation EU, strumento introdotto dalla Commissione europea per rispondere alla crisi pandemica provocata dal COVID-19, individua «l'inclusione e la coesione» tra le sei «missioni» o «aree d'investimento»; ad essa il Recovery plan italiano destina circa 27,6 miliardi di euro;
   tuttavia, nella bozza del Piano nazionale di ripresa e resilienza, il programma di investimenti elaborato dal Governo Conte-II per l'attuazione del Next generation EU, non vi erano riferimenti alla disabilità o alle politiche occupazionali per le persone disabili;
   invero, il Recovery fund e la Next generation EU garantiranno all'Italia ingenti risorse economiche che potrebbero essere impiegate per la definizione di politiche attive di inclusione e, di conseguenza, per risolvere una problematica che interessa oltre tre milioni di cittadini italiani esclusi dal mondo del lavoro;
   infatti, tale esclusione potrebbe essere superata procedendo con investimenti in formazione di personale qualificato – in vari ambiti disciplinari – che consentirebbero a molti di questi di svolgere le proprie mansioni in maniera efficiente –:
   se e quali iniziative di competenza il Governo, anche attraverso la gestione delle risorse provenienti dal Recovery fund e dalla Next generation EU, intenda assumere per garantire la parità sociale e favorire l'inclusione dei disabili nel mondo del lavoro. (3-02347)