• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/05684 CIRIANI, RAUTI - Al Ministro della salute. - Premesso che: pervengono agli interroganti le segnalazioni di profili di criticità e forti e non trascurabili preoccupazioni inerenti alla...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-05684 presentata da LUCA CIRIANI
martedì 22 giugno 2021, seduta n.339

CIRIANI, RAUTI - Al Ministro della salute. - Premesso che:

pervengono agli interroganti le segnalazioni di profili di criticità e forti e non trascurabili preoccupazioni inerenti alla carenza o incongruenza delle schede informative di alcuni farmaci contraccettivi;

si tratta di una questione che, come emerge anche dagli atti parlamentari, risulta persistente da tempo, essendo stata già sollevata in sede parlamentare, precisamente alla Camera dei deputati, nel corso della Legislatura XVII mediante più atti di sindacato ispettivo (A.C. 5/05321 e A.C. 2/00800), e sottoposta all'attenzione del Ministro della salute con richiesta di un tempestivo chiarimento in ordine all'efficacia dei farmaci in argomento e alla effettiva e trasparente descrizione degli effetti degli stessi e del loro meccanismo di azione, con particolare riguardo all'effetto anti-annidatorio, specie ai fini del consenso informato delle donne cui essi sono somministrati;

nel caso del farmaco "EllaOne", in particolare, come riportato tra l'altro da fonti stampa, secondo ampia letteratura scientifica, nonché per il parere del Consiglio Superiore della Sanità del 10 marzo 2015, desta una preoccupazione assolutamente condivisibile la possibilità che esso possa impedire all'ovulo già fecondato di impiantarsi nell'endometrio: una possibilità antinidatoria e abortiva della quale nel foglio illustrativo non darebbe riscontro;

la questione è tornata attuale anche in considerazione del fatto che, lo scorso 8 ottobre, con determina n. 998, l'AIFA ha abolito anche per le minorenni l'obbligo di ricetta per la contraccezione d'emergenza fino a cinque giorni dopo il rapporto;

avverso tale provvedimento lo scorso dicembre, furono ben otto associazioni no profit a proporre ricorso davanti al TAR Lazio, al fine di tutelare le ragazze più giovani;

sebbene con sentenza n. 6657 del 4 giugno 2021 il TAR Lazio abbia respinto tale ricorso, gli interroganti desiderano evidenziare come tale rigetto riguardi la legittimazione dei proponenti a sollevarlo, non invece gli aspetti di merito delle questioni evidenziate, sulle quali persiste comunque un dovere etico e morale di fornire i chiarimenti necessari alla formazione di un consenso informato;

gli interroganti desiderano evidenziare, prioritariamente a qualsiasi valutazione sulle decisioni intraprese e adottate dalle competenti autorità sanitarie, come la delicatissima questione della somministrazione di tali farmaci investa in modo preponderante diritti umani fondamentali e conseguentemente, persista in capo alle autorità pubbliche e sanitarie della nostra Nazione il dovere di diradare ogni dubbio e assicurare la più ampia tutela dei diritti costituzionalmente garantiti che vengono qui in considerazione, primi tra tutti il diritto alla tutela della vita e della salute dei cittadini e ad una corretta e completa informazione resa dalle case farmaceutiche in ordine agli effetti dei farmaci, tale da consentire alle donne di assumere decisioni fondamentali in modo informato, libero e consapevole,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non ritenga necessario avviare ogni opportuno approfondimento volto a verificare che i fogli illustrativi dei farmaci contraccettivi indicati nelle premesse, peraltro recentemente autorizzati anche per le donne minorenni senza necessità di prescrizione medica, siano corredati da tutte le necessarie informazioni in ordine al loro meccanismo di azione, chiarendo in modo definitivo, esplicito e inequivocabile se essi determinino o meno un effetto anti-annidatorio e dunque abortivo.

(4-05684)