• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/06288 (5-06288)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06288presentato daGIACOMETTO Carlotesto diMartedì 22 giugno 2021, seduta n. 528

   GIACOMETTO, MARTINO, CATTANEO, GIACOMONI e PORCHIETTO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   da uno studio di Sos Tariffe.it in pubblicazione, che ha comparato 26 istituti e analizzato i fogli informativi delle carte di debito e di credito emerge che la diffusione del denaro digitale fa crescere i costi del contante, anche perché i punti Atm sul territorio si riducono;

   gli sportelli «bancomat» censiti dalla Banca d'Italia a fine 2020 erano 38,836, dai 39.506 del 2019. E la tendenza è destinata ad accentuarsi, perché la pandemia ha moltiplicato pagamenti elettronici e l'e-commerce, mentre le chiusure di filiali non sono finite;

   una recente indagine della Fondazione Sussidiarietà su dati Banca d'Italia ha rivelato come negli ultimi 10 anni in Italia siano «spariti» quasi 10.000 sportelli bancari: da 34.038 a inizio 2010 a 24.312 all'inizio del 2020, circa il 30 per cento in meno. Ogni 100.000 abitanti adulti ci sono ora 39 filiali, rispetto alte 56 di inizio decennio;

   l'effetto scarsità del contante porta, quindi, disagi e maggiori commissioni per chi preleva, specie nelle banche «tradizionali», dove prendersi i propri fondi può costare in alcuni casi fino al 273 per cento in più rispetto ai clienti delle banche online e avere una carta di credito ha costi doppi;

   per i titolari di carta di debito il prelievo dalla propria banca è sempre gratis, negli istituti tradizionali oppure on-line. Ma già prelevando con carta di credito il discorso cambia: i clienti di banche tradizionali pagano una commissione media del 4 per cento rispetto al 3,8 per cento richiesto ai correntisti delle banche online;

   quanto ai costi annuali, per la carta di credito, il costo è ormai salito, per i clienti delle banche tradizionali, a 45 euro medi, cifra quasi doppia rispetto ai 23,33 euro delle banche prevalentemente online;

   la Bce ha da tempo chiarito che qualunque disincentivo o limitazione nazionale, in via diretta o indiretta, ai pagamenti in contanti deve rispettare i requisiti relativi al corso legale delle banconote in euro –:

   quali iniziative di competenza si intendano adottare per ridurre i costi di gestione e di prelievo delle carte di credito e debito tramite i quali i cittadini utilizzano il proprio denaro, nonché per favorire il mantenimento di un adeguato numero di punti Atm sul territorio nazionale.
(5-06288)