• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/02619 BERNINI, MALAN, CANGINI, ALDERISI, GIRO - Al Ministro della cultura. - Premesso che: il balletto classico nasce in Italia nel quindicesimo secolo e costituisce un patrimonio della nostra...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-02619 presentata da ANNA MARIA BERNINI
mercoledì 16 giugno 2021, seduta n.337

BERNINI, MALAN, CANGINI, ALDERISI, GIRO - Al Ministro della cultura. - Premesso che:

il balletto classico nasce in Italia nel quindicesimo secolo e costituisce un patrimonio della nostra cultura umanistica diffusasi in tutto il mondo;

dopo le ultime chiusure, in Italia sono rimasti solo 4 corpi di ballo, rispetto ai 13 precedenti delle 14 fondazioni lirico-sinfoniche italiane, mentre in Germania i corpi di ballo sono 50 ed in Francia 90;

in termini economici, un corpo di ballo di 50 elementi può costare allo Stato un milione di euro netti all'anno, quindi ripristinare 10 corpi di ballo avrebbe un onere complessivo di circa 10 milioni di euro netti, ma con un beneficio sociale e di prestigio enormi;

nel nostro Paese ci sono oltre 2 milioni di ragazzi che studiano danza, di conseguenza la chiusura dei corpi di ballo ha significato finanche spegnere le passioni di questi giovani, che crescono con una disciplina nobilissima e con l'educazione all'impegno;

l'assenza dei corpi di ballo presso i teatri nelle regioni ha diminuito la possibilità di accedere ad occasioni di lavoro per quei ragazzi orientati verso l'attività professionale di ballerino;

i provvedimenti attualmente in discussione al Senato, inerenti alla disciplina del lavoro nel settore creativo e dello spettacolo, intendono individuare alcune garanzie per il settore dello spettacolo dal vivo, ma appare indispensabile prevedere, oltre alle tutele previdenziali, anche una difesa dell'occupazione stabile, a tempo indeterminato, laddove prevista, ad esempio, nelle fondazioni lirico-sinfoniche;

è necessario individuare tutele maggiori (malattia, infortunio, contribuzione, genitorialità) per quei lavoratori tipicamente intermittenti, riconoscere la figura dell'artista e creare un registro per i lavoratori dello spettacolo dal vivo, includendo quelli dei corpi di ballo, mentre andrebbe rivisto il principio per cui la discontinuità della prestazione lavorativa è riconosciuta come una delle condizioni distintive dello svolgimento e della realizzazione della prestazione richiesta al lavoratore dei settori dello spettacolo dal vivo;

in merito all'abuso del contratto a tempo determinato nelle fondazioni lirico-sinfoniche, è intervenuta la Corte di giustizia dell'Unione europea (sentenza del 25 ottobre 2018, causa C-331/17) e, successivamente, nel dicembre 2020, sempre riguardo al precariato, persino la Commissione europea ha inoltrato l'ennesima notifica di messa in mora nei confronti dell'Italia,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo non intenda porre anche i corpi di ballo delle fondazioni lirico-sinfoniche al centro dell'azione di riforma del settore dello spettacolo, riconoscendone l'importanza sociale e culturale, ripristinandoli ovunque sia possibile e adottando norme volte alla salvaguardia dell'occupazione stabile dei lavoratori dello spettacolo dal vivo;

se non ritenga inoltre opportuno che le fondazioni lirico-sinfoniche debbano assumere la denominazione di "fondazioni lirico-sinfoniche e di balletto", preservando la struttura artistica composta da orchestra, coro e corpo di ballo, e i loro fini istituzionali di produrre opera lirica, musica sinfonica e balletto, e se non intenda valutare l'istituzione di una rete regionale o interregionale, che impieghi i corpi di ballo delle fondazioni lirico-sinfoniche, oltre che per l'attività istituzionale interna, anche per la produzione di balletto nei "teatri di tradizione" o nei "teatri nazionali".

(3-02619)