• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/02335    Enrico Forti, detto Chico, è un cittadino italiano detenuto negli Stati Uniti dove è stato condannato all'ergastolo — con sentenza diventata definitiva nel 2010 — per un omicidio del...



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02335presentato daLOLLOBRIGIDA Francescotesto presentato Martedì 15 giugno 2021 modificato Mercoledì 16 giugno 2021, seduta n. 525

   LOLLOBRIGIDA, MELONI, ALBANO, BELLUCCI, BIGNAMI, BUCALO, BUTTI, CAIATA, CARETTA, CIABURRO, CIRIELLI, DE TOMA, DEIDDA, DELMASTRO DELLE VEDOVE, DONZELLI, FERRO, FOTI, FRASSINETTI, GALANTINO, GEMMATO, LUCASELLI, MANTOVANI, MASCHIO, MOLLICONE, MONTARULI, OSNATO, PRISCO, RAMPELLI, RIZZETTO, ROTELLI, RACHELE SILVESTRI, SILVESTRONI, TRANCASSINI, VARCHI, VINCI e ZUCCONI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale . — Per sapere – premesso che:
   Enrico Forti, detto Chico, è un cittadino italiano detenuto negli Stati Uniti dove è stato condannato all'ergastolo — con sentenza diventata definitiva nel 2010 — per un omicidio del quale si è sempre professato innocente;
   Chico Forti è stato condannato in base a un procedimento giudiziario caratterizzato, sia nella fase delle indagini che durante il processo, da molteplici errori di procedura e da violazioni dei diritti di difesa dell'imputato, che fanno ragionevolmente ritenere che il verdetto sia frutto di un assurdo errore giudiziario, ma la richiesta di revisione è sempre stata respinta;
   il Ministro interrogato, in data 2 luglio 2020, nel dare riscontro ad un atto di sindacato ispettivo, ha riferito che stava seguendo il caso di Chico Forti e che il connazionale era assistito dall'ambasciata a Washington e dal consolato generale a Miami e che la prima stava svolgendo un'incisiva opera di sensibilizzazione presso le competenti autorità statunitensi, affinché fosse accolta l'istanza di trasferimento in Italia presentata da Forti nel 2018, ai sensi della Convenzione di Strasburgo del 1983 sul trasferimento delle persone condannate, per continuare a scontare in Italia la pena inflitta dalla giustizia americana;
   nel mese di dicembre 2020, il Ministro interrogato ha poi annunciato l'imminente ritorno in patria di Chico Forti, poiché era giunta l'autorizzazione da parte del Governatore della Florida volta a riconoscere a Forti la possibilità di avvalersi dei benefici previsti dalla Convenzione europea per i diritti dell'uomo e ritornare nel proprio Paese a scontare la pena;
   tuttavia, a distanza di mesi, Chico Forti attende ancora di essere rimpatriato, né sono confortanti le notizie che si stanno susseguendo in merito al suo ritorno in Italia, nel quale stanno assumendo particolare rilevanza aspetti procedurali alquanto confusi e che stanno dando luogo a un rimpallo di responsabilità tra le autorità statunitensi e quelle nazionali, in danno della posizione di Forti;
   inoltre, il carcere nel quale è attualmente detenuto Forti è un istituto federale di massima sicurezza, il Dade correctional institution, in cui non sono, generalmente, detenute persone in procinto di trasferimento, fatto che genera ulteriore incertezza in merito al suo rimpatrio in Italia –:
   a che punto sia realmente l’iter per il ritorno in Italia di Chico Forti e se non ritenga di assumere con urgenza le opportune iniziative di competenza affinché si pervenga a tale obiettivo nel più breve tempo possibile. (3-02335)