• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/05618 VANIN, GALLICCHIO, PAVANELLI, MONTEVECCHI, TRENTACOSTE, GIROTTO, FERRARA, CROATTI, ROMANO, ROMAGNOLI - Ai Ministri delle infrastrutture e della mobilità sostenibili e della transizione...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-05618 presentata da ORIETTA VANIN
giovedì 10 giugno 2021, seduta n.335

VANIN, GALLICCHIO, PAVANELLI, MONTEVECCHI, TRENTACOSTE, GIROTTO, FERRARA, CROATTI, ROMANO, ROMAGNOLI - Ai Ministri delle infrastrutture e della mobilità sostenibili e della transizione ecologica. - Premesso che:

il giorno 31 maggio 2021 è stato trasmesso da "Report" su RAI3, un servizio in merito alla situazione in cui versa il Mo.S.E., nel corso del quale sarebbero emersi dei fatti, a parere degli interroganti di inaudita gravità, che meritano un'attenta attività di verifica e di monitoraggio, soprattutto con riferimento ai lavori che dovrebbero completare l'opera di dighe mobili posta a tutela della città di Venezia dalle acque alte e costata circa 6 miliardi di euro;

allo scandalo del 2014 che ha condotto all'arresto di politici, magistrati, imprenditori, e che ha rivelato l'emissione di fatture false per 43 milioni di euro e tangenti per oltre 20 milioni, sono seguiti 7 anni di commissariamento da parte di uomini dello Stato (Magistro, Fiengo e Ossola) che ad avviso degli interroganti hanno riportato la legalità;

i lavori oggi sono fermi e il concessionario Consorzio Venezia nuova (CVN) ha accumulato milioni di euro di debiti, nonostante l'enorme quantità di denaro pubblico impiegato per finanziare l'opera;

nel 2019 è stato nominato un nuovo commissario straordinario, architetto Elisabetta Spitz, per sbloccare i cantieri e far ripartire le opere, mentre a novembre 2020 è stato nominato il commissario liquidatore, dottor Massimo Miani, del CNV e Costruzioni Mose Arsenale (Comar) S.c.ar.l., società che realizza le opere;

l'opera abbisogna di un'importante e continua attività di manutenzione, anche a causa dei consistenti fenomeni corrosivi che interessano buona parte delle paratoie di protezione; inoltre importanti impianti devono ancora essere messi in funzione e a sistema, molte opere devono ancora essere terminate e attualmente i cantieri e gli operatori tutti sono bloccati. Ciò è dovuto soprattutto al fatto che le ditte, alcune delle quali hanno già vinto le gare di appalto, non vengono pagate da moltissimo tempo e si è in attesa che il CIPE sblocchi 538 milioni di euro originati dai risparmi sugli oneri dei mutui accesi per realizzare il Mo.S.E.;

il dottor Miani ha bloccato ogni pagamento, in quanto si è trovato di fronte a un enorme debito. Alla luce di tale situazione, il dottor Miani ha inviato una lettera a tutti i consorziati chiedendo 58 milioni per mantenere in vita il CVN, con la richiesta aggiuntiva di rinunciare al 70 per cento dei pagamenti per i lavori già fatti. Il debito accumulato dal Consorzio (come confermato dal Ministero secondo quanto riferisce la trasmissione televisiva) si aggira attorno ai 250-300 milioni di euro (mentre il deficit patrimoniale è di oltre 200 milioni), una situazione, questa, surreale dopo aver ricevuto quasi 6 miliardi di euro. Nonostante questa drammatica situazione, l'inchiesta rileva che lo Studio professor Ambrosini sarebbe stato comunque incaricato di curare la ristrutturazione del debito, seguire alcuni contenziosi aperti, nonché rilasciare alcuni pareri e avrebbe ricevuto dall'attuale commissario liquidatore un anticipo di 277.000 euro (compenso che sarà integrato in base ai risultati raggiunti);

nel corso della trasmissione è stato poi ricordato che l'ingegner Ossola, già commissario incaricato dall'ANAC nel 2014, oggi risulta ricoprire il ruolo di consulente del commissario straordinario sbloccacantieri Spitz e percepisce un compenso giornaliero pari a 1.100 euro (con un tetto annuo di 150.000 euro), ritenuto dalla stessa Spitz inferiore rispetto ai consulenti incaricati dal Provveditorato; quest'ultima cosa, sottolinea il servizio televisivo, non è vera, in quanto i consulenti del Provveditorato risultano avere un tetto di 15.000 euro all'anno,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza dei fatti esposti;

se ritengano che sia appropriato l'incarico affidato all'ingegner Ossola dal commissario straordinario architetto Spitz e congruo il compenso allo stesso assegnato;

quale sia il compenso riconosciuto al dottor Massimo Miani per il ruolo di liquidatore del concessionario CVN e della società Comar e se lo stesso rispetti le previsioni di legge;

quali siano i lavori effettivamente da realizzare per il completamento del Mo.S.E.;

se sia opportuno continuare il commissariamento straordinario, considerato che la situazione si è ulteriormente aggravata;

se, vista l'urgenza di mettere in sicurezza la città e, in particolare, dare avvio alle opere per la sicurezza e la tutela dell'insula di San Marco prima della stagione autunnale, siano state dedicate risorse congrue al progetto definitivo;

se non ritengano improrogabile e indifferibile la nomina del presidente dell'Autorità per la laguna di Venezia, istituita con decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104.

(4-05618)