• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/02599 LEONE, TAVERNA, VANIN, FERRARA, PRESUTTO, MONTEVECCHI, ANASTASI, TRENTACOSTE, PIRRO, L'ABBATE, DE LUCIA, DONNO - Al Ministro per le pari opportunità e la famiglia. - Premesso che: per...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-02599 presentata da CINZIA LEONE
giovedì 10 giugno 2021, seduta n.335

LEONE, TAVERNA, VANIN, FERRARA, PRESUTTO, MONTEVECCHI, ANASTASI, TRENTACOSTE, PIRRO, L'ABBATE, DE LUCIA, DONNO - Al Ministro per le pari opportunità e la famiglia. - Premesso che:

per "orfani di femminicidio" si intendono i figli di donne vittime di un omicidio commesso dal coniuge o da persona a loro affettivamente legata;

trattandosi quasi sempre di minori privati per sempre della loro madre e a volte testimoni oculari dello stesso omicidio, risulta evidente come costoro siano costretti ad affrontare traumi psicologici di un certo rilievo e abbiano necessità di strumenti legislativi idonei a dare risposta ai loro molteplici bisogni;

le cure di cui necessitano gli orfani di femminicidio possono essere sia psicologiche, a causa di traumi subiti, sia di tipo riabilitativo, come il caso di una giovane ragazza ferita gravemente dal patrigno, che aveva appena ucciso la madre, e ora costretta su una sedia a rotelle, la quale avrebbe bisogno di cure riabilitative molto costose;

considerato che:

con decreto del Ministero dell'economia e delle finanze 21 maggio 2020, n. 71, recante "Regolamento recante l'erogazione di misure di sostegno agli orfani di crimini domestici e di reati di genere e alle famiglie affidatarie", si è data concreta attuazione al fondo per le vittime di femminicidio, già istituito dalla legge 27 dicembre 2017, n. 205 (legge di bilancio per il 2018), e meglio delineato dalla legge 11 gennaio 2018, n. 4, recante "Modifiche al codice civile, al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni in favore degli orfani per crimini domestici";

i fondi stanziati ammontano a 14,5 milioni di euro per il 2020 e 12 milioni di euro all'anno dal 2021 al 2024. Per ogni minore in affidamento è prevista una quota di 300 euro mensili da utilizzare per le spese sanitarie, borse di studio o avviamento al lavoro;

l'Italia ha segnato il passo circa la creazione di strumenti normativi sulla tutela dei orfani di femminicidio, in quanto è stata la prima in Europa ha introdurre tutele specifiche per gli orfani a causa di crimini domestici, riconoscendo tutele processuali ed economiche ai figli minorenni economicamente non autosufficienti delle vittime;

considerato infine che:

le associazioni che assistono le famiglie che crescono orfani di femminicidio denunciano la difficoltà di accedere e di ottenere i fondi, in quanto l'iter prevede una richiesta alla Prefettura, che a sua volta deve inoltrarla al commissario per il coordinamento delle iniziative di solidarietà per le vittime di femminicidio; procedura evidentemente farraginosa e lenta al punto tale che rischia di ritardare di mesi, se non anni, l'accesso ai fondi;

alla luce delle difficoltà burocratiche che rallentano inesorabilmente il percorso di accesso ai fondi, spesso i nonni, a cui va la tutela e l'affidamento dei nipoti orfani, si rivolgono alle associazioni per avere il supporto necessario, e sovente si adoperano per lanciare raccolte fondi su piattaforme on line, come "GoFundMe", per far fronte alle spese mediche e legali,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto sopra esposto;

quali iniziative, per quanto di competenza, intenda adottare per consentire alle famiglie affidatarie di accedere e ottenere i fondi stanziati, così garantendo l'effettiva attuazione della norma e tutelando bambine, bambini, ragazze e ragazzi orfani vittime due volte, perché hanno in gran parte assistito alla violenza e all'uccisione della madre e si trovano in molti casi privi di entrambi i genitori.

(3-02599)