• Testo MOZIONE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
S.1/00386 premesso che: con l'articolo 79 del decreto-legge n. 18 del 2020, come modificato dall'articolo 202 del decreto-legge n. 34 del 2020 e dall'articolo 87 del decreto-legge n. 104 del 2020,...



Atto Senato

Mozione 1-00386 presentata da GIULIA LUPO
giovedì 10 giugno 2021, seduta n.335

LUPO, ANASTASI, BOTTICI, CAMPAGNA, CASTALDI, COLTORTI, DI GIROLAMO, GIROTTO, LANZI, LOREFICE, PAVANELLI, PRESUTTO, MATRISCIANO, RICCIARDI, SANTILLO, TAVERNA, TRENTACOSTE, VANIN, NOCERINO, GUIDOLIN, LANNUTTI - Il Senato,

premesso che:

con l'articolo 79 del decreto-legge n. 18 del 2020, come modificato dall'articolo 202 del decreto-legge n. 34 del 2020 e dall'articolo 87 del decreto-legge n. 104 del 2020, è stata autorizzata la costituzione di una nuova società, interamente controllata dal Ministero dell'economia e delle finanze ovvero controllata da una società a prevalente partecipazione pubblica anche indiretta, per l'esercizio dell'attività d'impresa nel settore del trasporto aereo di persone e merci;

il decreto-legge n. 34 del 2020, (decreto-legge rilancio) consente alla società di costituire una o più società controllate o partecipate per la gestione dei singoli rami di attività e per lo sviluppo di sinergie e alleanze con altri soggetti pubblici e privati, nazionali ed esteri e la autorizza ad acquistare e prendere in affitto, anche a trattativa diretta, rami d'azienda di imprese titolari di licenza di trasporto aereo rilasciata dall'Ente nazionale per l'aviazione civile, anche in amministrazione straordinaria. Ai fini della capitalizzazione della nuova società, il Ministero dell'economia stato autorizzato a partecipare al capitale sociale e a rafforzare la dotazione patrimoniale della società con un apporto complessivo di 3.000 milioni di euro;

il decreto-legge n. 104 del 2020, novellando il citato articolo 79, ha fissato per legge il capitale sociale iniziale della società a 20 milioni di euro e ha previsto che il consiglio di amministrazione della società rediga ed approvi, entro 30 giorni dalla costituzione, un piano industriale di sviluppo e ampliamento dell'offerta, che includa strategie strutturali di prodotto, precisando che lo stesso piano industriale sia trasmesso alla Commissione europea per le valutazioni di competenza. La società procede all'integrazione o alla modifica del piano industriale, tenendo conto della decisione della Commissione europea;

le novelle introdotte dal decreto-legge n. 34 del 2020 prevedono inoltre la stipula di un apposito contratto di servizio tra lo Stato e la nuova società per la prestazione di servizi pubblici essenziali di rilevanza sociale e, nell'ottica della continuità territoriale, con la possibilità di subentrare in quelli già in essere con società in amministrazione straordinaria;

il decreto ministeriale di costituzione della nuova società (denominata Italia trasporto aereo S.p.A.) è stato firmato il 9 ottobre 2020 e, in data 21 dicembre 2020, il consiglio di amministrazione ha approvato lo schema di piano industriale 2021-2025, trasmesso poi alle Camere per l'espressione del parere da parte delle competenti Commissioni parlamentari e inviato alle autorità europee;

il presidente della nuova compagnia è Francesco Caio mentre il nuovo amministratore delegato è Fabio Lazzerini;

parallelamente è continuata la gestione della procedura di amministrazione straordinaria delle società Alitalia S.p.A. e Alitalia Cityliner S.p.A., con la concessione di un ulteriore finanziamento di 400 milioni di euro. In data 5 marzo 2021 il Ministero dello sviluppo economico ha comunicato l'integrazione del collegio commissariale con i commissari Daniele Santosuosso e Gabriele Fava, che si aggiungono al commissario Giuseppe Leogrande;

considerato che:

il 23 febbraio 2021 l'8a Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni) del Senato ha approvato un parere favorevole con osservazioni allo schema di piano industriale 2021-2025 della nuova società ITA S.p.A., raccomandando in particolare di incrementare il dimensionamento iniziale della flotta proposta dal citato schema, gestendone i costi in coerenza con le opportunità del mercato, al fine di garantirne la massima operatività nel caso di ripresa del settore del trasporto aereo e di ridurre al minimo le criticità connesse ai tempi di progressiva introduzione in flotta di nuovi aeromobili;

il parere parlamentare ha inoltre raccomandato di garantire a tutti i dipendenti di Alitalia e delle altre società del gruppo in amministrazione straordinaria di svolgere le attività di addestramento e aggiornamento dei brevetti aeronautici presso il centro di addestramento della compagnia, e di adoperarsi al fine di garantire il mantenimento delle licenze, certificazioni, titoli professionali ai lavoratori del trasporto aereo di ogni qualifica e mansione;

il parere ha altresì segnalato l'urgenza di adoperarsi al fine di garantire la disponibilità di ammortizzatori sociali idonei a fronteggiare le specifiche necessita? del comparto del trasporto aereo, almeno fino alla realizzazione della strategia di reintegro dei lavoratori prevista dal piano, prevedendo a tal fine anche un adeguato intervento di sostegno finanziario straordinario per il 2021 del FSTA (fondo di solidarietà del trasporto aereo);

rilevato che:

la formulazione originaria dell'articolo 79 del decreto-legge n. 18 del 2020 (cosiddetto cura Italia) prevedeva l'espresso riferimento alla società Alitalia SAI e alla società Alitalia Cityliner, entrambe in amministrazione straordinaria. Successivamente, con il decreto-legge n. 34 del 2020 tale correlazione è venuta meno ed è stata prevista esclusivamente la possibilità della nuova società di acquisire, anche tramite società controllate o collegate, rami d'azienda di società in amministrazione straordinaria e di subentrare a tali società nell'attuazione di contratti di servizio pubblico in materia di continuità territoriale, senza alcun esplicito riferimento alla società Alitalia;

inoltre, nella formulazione originaria si delineava un'idea progettuale che nei successivi e numerosi interventi di modifica è stata progressivamente diluita fino ad arrivare a delineare una compagnia dal perimetro assolutamente inadeguato e priva di quel ruolo di nuovo veicolo societario nato per risolvere la crisi di Alitalia e Cityliner in amministrazione straordinaria;

è indubbio che una così rapida successione di modifiche sostanziali abbia di fatto condizionato profondamente il già complesso avvio della nuova compagnia, pregiudicandone l'effettiva partenza e determinando il concreto rischio di dover definitivamente rinunciare a una compagnia nazionale;

è di tutta evidenza come un Paese come l'Italia non possa rinunciare a un asset strategico qual è la compagnia aerea nazionale. In quest'ottica gli accordi commerciali rappresentano un aspetto fondamentale per la definizione di un progetto strategico di lungo respiro che consenta alla nuova compagnia di competere sul mercato, tenuto anche conto che l'attuale dimensionamento della flotta previsto dal piano industriale della nuova compagnia risulta insufficiente a garantire un livello minimo di presidio dei mercati,

impegna il Governo:

1) a riconsiderare il progetto iniziale delineato dal decreto-legge cura Italia per il rilancio di un nuovo vettore nazionale in grado di superare la crisi di Alitalia e Cityliner, valutando di darne conseguentemente attuazione anche mediante eventuali modifiche alla disciplina vigente;

2) a garantire nella trattativa con la Commissione europea la salvaguardia degli interessi economici e strategici del Paese, attivandosi affinché la Commissione valuti gli aspetti di carattere tecnico;

3) a fornire un chiaro indirizzo industriale per lo sviluppo del nascente vettore, ITA, e per la definizione e realizzazione del relativo piano industriale;

4) a valutare l'opportunità di attivarsi ai fini della definizione delle alleanze strategiche, prima ancora che commerciali, come procedimento prodromico e necessario per l'individuazione del perimetro aziendale;

5) ad adoperarsi affinché nella scelta dei diversi possibili accordi commerciali vengano selezionati quelli che alimentino voli di lungo raggio, assicurando sempre e comunque la necessaria mobilità all'interno del Paese, in particolare nelle zone meno servite da altre infrastrutture;

6) a valutare l'opportunità di adoperarsi affinché ITA si faccia promotrice di un'alleanza di vettori italiani finalizzata a valorizzare possibili sinergie e a promuovere istanze unitarie;

7) a chiarire fin da subito in quale alleanza si inscriverà ITA affinché si possa valutare la tipologia di network possibile, e di conseguenza, la flotta impiegabile e il perimetro aziendale in termini di numero e tipologia di velivoli.

(1-00386)