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Atto a cui si riferisce:
C.5/06199 (5-06199)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 10 giugno 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione IV (Difesa)
5-06199

  La recente situazione pandemica da COVID-19 ha coinvolto il Dicastero, che si è impegnato su diversi fronti, mettendo in campo un cospicuo contingente di personale e mezzi, soprattutto a supporto del Servizio sanitario nazionale, portato alla saturazione delle proprie capacità in diverse occasioni, durante tutte le fasi della situazione emergenziale ancora in atto.
  Al riguardo, è stata acquisita una maggiore disponibilità di capacità sanitarie militari di pronto dispiegamento a cui attingere per garantire una maggiore interconnessione con il Servizio sanitario nazionale.
  Pertanto, la Difesa ha operato seguendo un doppio binario, al fine di rafforzare il comparto sanitario militare.
  In particolare, con i decreti-legge n. 18 del 17 marzo 2020 e n. 34 del 19 maggio 2020 sono state indette procedure concorsuali per l'arruolamento di Ufficiali medici e sottufficiali a tempo determinato, così come ricordato dallo stesso interrogante, mettendo a disposizione del servizio SSN un cospicuo numero di medici e infermieri.
  In merito alle iniziative da assumere per acquisire le professionalità reclutate con i provvedimenti sopra citati, si ricorda che con l'articolo 22 del decreto-legge n. 41 del 22 marzo 2021, la durata della ferma di tali medici e infermieri militari è stata prorogata sino al 31 dicembre 2021.
  Dall'altro, al fine di supplire alla perdurante mancanza di medici di base, con il comma 8 dell'articolo 30 del decreto-legge n. 73 del 25 maggio 2021, è stata prevista la possibilità per gli Ufficiali medici in servizio permanente delle Forze Armate con almeno 4 anni di anzianità di servizio, di svolgere attività di medicina generale, nell'ambito del SSN, prioritariamente in favore del personale delle Amministrazioni di appartenenza e dei relativi familiari, secondo i criteri, le modalità e i limiti stabiliti con decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro della difesa, del Ministro dell'interno e dell'economia e della finanze.
  In tal senso, la possibilità prevista dalla norma in questione può contribuire in maniera fattiva al decisivo abbattimento delle liste di attesa, attraverso una più ampia, stabile e proficua collaborazione con il Servizio Sanitario Nazionale, in linea con quanto auspicato nell'atto.