• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
S.0/02207/012/ ... in sede d'esame del disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 6 maggio 2021, n. 59, recante misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e...



Atto Senato

Ordine del Giorno 0/2207/12/05 presentato da FELICIA GAUDIANO
martedì 8 giugno 2021, seduta n. 411

Il Senato,
in sede d'esame del disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 6 maggio 2021, n. 59, recante misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti (A.S. 2207),
premesso che:
l'articolo 1, comma 1, prevede l'approvazione del Piano nazionale per gli investimenti complementari, costituito al fine di integrare, con risorse nazionali, gli interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), presentato dal Governo italiano alla UE lo scorso 30 aprile. Il comma 2 ripartisce le risorse del Fondo tra le Amministrazioni centrali competenti, individuando i programmi e gli interventi cui destinare le risorse ed il relativo profilo finanziario annuale;
in particolare, il medesimo articolo 1, al comma 2, lettera c), destina 9.760 milioni di euro per gli anni dal 2021 al 2026 da iscrivere nei pertinenti capitoli del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili per interventi nei settori delle infrastrutture e dei trasporti;
la lettera d) del comma 2 assegna al contempo al Ministero della cultura (MIC) complessivi 1.455,24 mln, per gli anni dal 2021 al 2026, riferiti ad un Piano di investimenti strategici sui siti del patrimonio culturale, edifici e aree naturali. Da un comunicato stampa del 26 aprile 2021 del MIC, emerge che le risorse - che, in base alle informazioni riportate nello stesso comunicato ammontano, invece, a 1460 milioni - sono destinate al finanziamento di 14 interventi inclusi nel "Piano Strategico Grandi attrattori culturali". Tra gli interventi ricompresi nel predetto Piano figura anche il progetto che intende rafforzare le connessioni tra i due Istituti del MiC il Museo Nazionale Romano e il Parco Archeologico dell'Appia Antica. Per il Parco Archeologico dell'Appia Antica l'obiettivo è quello di sostenere e promuovere il rilancio del territorio tra la via Appia e la via Latina;
considerato che:
i siti e i musei archeologici sono considerati luoghi d'elezione in cui si preserva nel tempo, attraverso la conservazione di manufatti e reperti, la memoria storica e artistica dell'Italia, contribuendo alla conoscenza della nostra storia e alla divulgazione del sapere e della cultura. L'Italia, fatta eccezione per alcune aree archeologiche di chiara fama e adeguatamente valorizzate, presenta una straordinaria varietà di siti di assoluto rilievo dal punto di vista culturale e scientifico, ma carenti sotto il profilo della fruizione;
i siti archeologici, se opportunamente organizzati, sono in grado di promuovere e valorizzare il loro contesto, migliorandone la capacità di attrarre visitatori e creando così un volano economico di cui anche la popolazione residente può beneficiare;
in una fase storica di grandi cambiamenti nella scuola, non va infine trascurato il fondamentale ruolo educativo che i siti archeologici possono svolgere per avvicinare anche il pubblico dei più giovani ai tesori culturali che l'Italia possiede;
l'obiettivo principale, dunque, è quello di valorizzare destinazioni e siti di carattere archeologico, contribuire alla destagionalizzazione, incrementare le ricadute culturali e le opportunità occupazionali ed economiche. A tal fine sono necessarie una serie di misure trasversali quali lo sviluppo e la cura del patrimonio culturale tramite una gestione allo stesso tempo innovativa e conservativa; la creazione di partnership culturali ed economiche tra piccole e medie città; nuovi e più incisivi canali di accesso ai mezzi di comunicazione; adeguate strutture ricettive in grado di ospitare turisti di tutte le fasce di reddito; il recupero e la riqualificazione di siti fino ad oggi poco noti; allestimenti innovativi e nuove tecnologie applicate alla fruizione del patrimonio archeologico, ma soprattutto il potenziamento dei trasporti e dei collegamenti per favorire una miglior accessibilità ai luoghi del sapere;
rilevato che:
in particolare, i siti di Paestum, del Parco Archeologico di Elea-Velia, della Certosa di Padula e delle Grotte di Pertosa, in provincia di Salerno, scontano una grave assenza di trasporti idonei al transito turistico;
il sito di Paestum, pur avendo una stazione ferroviaria già esistente ed attiva nella località di Paestum e una stazione presso Capaccio Roccadaspide, dove sono in corso lavori di ammodernamento, non è dotato di alcun collegamento ferroviario con l'aeroporto di Salerno Costa d'Amalfi. Per l'aeroporto di Salerno Costa d'Amalfi sono già previsti lavori di ulteriore allargamento della pista, proprio al fine di incentivare i collegamenti turistici, non solo in Campania, ma anche per le regioni confinanti come Calabria e Basilicata. L'aeroporto Salerno Costa d'Amalfi si trova in prossimità dei binari della tratta ferroviaria che collega la stazione di Paestum, ma non è dotato di una stazione ferroviaria che permetta l'accesso dei viaggiatori. La stazione ferroviaria presso l'aeroporto Salerno Costa d'Amalfi consentirebbe ai turisti di accedere a tutta la costa cilentana e la costiera amalfitana, nonché alle aree interne e al Porto di Salerno, attraverso il trasporto ferroviario già esistente. Utilizzando la stessa tratta ferroviaria sarebbe possibile visitare anche il Parco Archeologico di Elea-Velia;
i siti della Certosa di Padula e delle Grotte di Pertosa, invece, scontano la totale assenza di trasporto ferroviario, essendo serviti solo attraverso trasporto su gomma a mezzo bus;
i comuni di Padula e di Pertosa saranno però interessati dalla realizzazione di una linea di alta velocità (con fondi stanziati dal PNRR) che collegherà Roma a Reggio Calabria. Nel mese di aprile i sindaci dei comuni attraversati dalla predetta linea sono stati avvisati da Ferrovie dello Stato dell'avvio delle prime indagini geognostiche, prospezioni geofisiche e studi geologici in merito al progetto di fattibilità tecnico-economica della linea ferroviaria dell'Alta Velocità. Tale progetto non contempla alcuna fermata nell'aree di Padula e di Pertosa né tanto meno negli altri Comuni della provincia a sud di Salerno, che continuano a scontare una totale assenza di collegamenti interni, prevedendo a Praia a Mare l'unica stazione per le fermate tra la provincia di Salerno e quella di Cosenza,
impegna il Governo:
a valutare l'opportunità di prevedere, nell'ambito delle risorse previste dal Piano nazionale per gli investimenti complementari, specifici interventi volti a favorire una miglior accessibilità, con particolare riferimento al trasporto ferroviario, ai siti di Paestum, del Parco Archeologico di Elea-Velia, della Certosa di Padula e delle Grotte di Pertosa;
a valutare, nell'ambito della realizzazione della tratta ad alta velocità Salerno-Reggio Calabria, la fattibilità tecnica della previsione di una metropolitana veloce di superficie che affianchi i binari della tratta ad alta velocità Salerno Reggio Calabria;
a valutare, la fattibilità tecnica di una stazione di fermata lungo la tratta già esistente che costeggia l'aeroporto di Salerno Costa d'Amalfi e che lo collegherebbe al sito di Paestum e al Parco Archeologico di Elea-Velia.
(0/2207/12/5)
Gaudiano, Vanin