• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/06181 (5-06181)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06181presentato daGIACOMETTO Carlotesto diMartedì 8 giugno 2021, seduta n. 520

   GIACOMETTO, MARTINO e PORCHIETTO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   secondo l'analisi del Centro studi di Unimpresa, che ha elaborato dati della Corte dei conti, il totale del carico della riscossione, progressivamente accumulato dal 2000 al 2020, si attesta a quota 1.068,8 miliardi di euro;

   la disciplina tributaria è stata oggetto di meccanismi normativi farraginosi, introdotti spesso con interventi spot e non coordinati. Una lunghissima serie di errori che hanno portato alla creazione di un rapporto tra amministrazione finanziaria e contribuente tutt'altro che leale e trasparente. Ne è conseguita l'esplosione del magazzino fiscale degli esattori, cresciuto tra il 2000 e il 2021 da 32,3 miliardi a 1.068,8 miliardi di euro;

   il Governo ha promesso di affrontare, nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza, la riscrittura delle regole della riscossione nell'ambito della riforma fiscale. Secondo fonti di stampa sarebbe allo studio una ipotesi di cancellazione delle cartelle esattoriali dopo 5 anni, in caso di mancata riscossione rivedendo l'attuale meccanismo dell'inesigibilità. Questa modalità operativa determinerebbe la possibilità di pianificare e ottimizzare l'attività di riscossione, tenuto conto dei mezzi a disposizione;

   l'articolo 4 del cosiddetto «decreto Sostegni» (decreto-legge n. 41 del 2021) dispone lo stralcio delle cartelle esattoriali con l'annullamento automatico di tutti i debiti fiscali di importo residuo fino a 5.000 euro risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010, relative ai debiti affidati all'agente della riscossione dal 2000 al 2017. L'agevolazione opera in favore di persone fisiche e soggetti diversi dalle persone fisiche che hanno percepito, nell'anno d'imposta 2019, un reddito imponibile fino a 30.000 euro;

   risulta agli interroganti che, in attesa dell'attuazione della citata norma (prevista dal comma 5 dell'articolo 4 del decreto-legge n. 41 del 2021, che dovrà attivarsi tramite decreto del Ministero dell'economia e delle finanze) gli enti continuino a inviare gli inviti a regolarizzare anche relativi a debiti fiscali e contributivi di 20 anni e anche per somme sotto i 1.000 euro –:

   quali indirizzi sia in grado di anticipare il Ministro interrogato in merito alla riforma della riscossione e se non ritenga opportuno, in attesa dell'attuazione del disposto dei commi da 4 a 11 dell'articolo 4 del decreto-legge n. 41 del 2021 in materia di stralcio delle cartelle esattoriali, disporre la sospensione degli inviti a regolarizzare per le somme sotto ai 5.000 euro relative agli anni dal 2000 al 2017.
(5-06181)