• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/02316    in base ai dati del dossier elaborato dai promotori della campagna Ero straniero diffusi il 1o giugno 2021, a un anno dall'apertura della finestra per accedere alla procedura di emersione...



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02316presentato daMAGI Riccardotesto presentato Martedì 8 giugno 2021 modificato Mercoledì 9 giugno 2021, seduta n. 521

   MAGI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   in base ai dati del dossier elaborato dai promotori della campagna Ero straniero diffusi il 1o giugno 2021, a un anno dall'apertura della finestra per accedere alla procedura di emersione dei rapporti di lavoro irregolari prevista dal decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, delle 220.000 persone che hanno fatto richiesta solo 11.000 (il 5 per cento), ha ottenuto un permesso di soggiorno per lavoro, mentre circa 20.000 sono i permessi in via di rilascio;
   risulta particolarmente critica la situazione nelle grandi città: a Roma, al 20 maggio 2021, su 16.000 domande ricevute solo 2 pratiche sono arrivate alla fase conclusiva della firma del contratto di soggiorno e non è stato ancora rilasciato alcun permesso; a Milano, su oltre 26.000 istanze, sono poco più di 400 i permessi rilasciati;
   al ritardo ha contribuito il fatto che il personale aggiuntivo destinato alle prefetture per l'esame delle pratiche di regolarizzazione sia entrato effettivamente in servizio – ma ancora non dappertutto – solo ai primi di maggio, a un anno dal provvedimento, e peraltro per soli sei mesi, a fronte di una tempistica per finalizzare le pratiche ben più lunga;
   il ritardo enorme con cui si sta procedendo l'esame delle domande di emersione si traduce nell'impossibilità di fatto per decine di migliaia di persone di accedere ai servizi, alle prestazioni sociali, alle tutele e ai diritti previsti per chi lavora nel nostro Paese;
   nonostante la circolare del Ministero della salute di luglio 2020 chiarisca che i cittadini stranieri «in emersione» hanno l'obbligo di iscrizione al Servizio sanitario nazionale, infatti, molte strutture sanitarie rifiutano l'iscrizione, rendendo estremamente difficile accedere alla campagna vaccinale anti-COVID in corso, con conseguente impatto sulla salute pubblica;
   a ciò si aggiunge l'incertezza dei datori di lavoro che vorrebbero poter finalizzare l'assunzione di questi lavoratori e instaurare un rapporto stabile –:
   quali iniziative di competenza intenda adottare per assicurare che l'esame delle oltre 200.000 domande di regolarizzazione presentate venga finalizzato in tempi brevi, anche alla luce della difficoltà per questi lavoratori, nonostante sia previsto l'accesso al Sistema sanitario nazionale e alla campagna vaccinale. (3-02316)