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Atto a cui si riferisce:
C.5/06115 (5-06115)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 27 maggio 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-06115

  Signor Presidente, Onorevoli Deputati,
  con l'atto di sindacato ispettivo gli Onorevoli interroganti segnalano un episodio avvenuto il 3 marzo scorso a Padova, in occasione della seduta del Consiglio comunale avente all'ordine del giorno la votazione per la nomina del Garante dei diritti delle persone private o limitate nella libertà personale.
  La votazione, che si è svolta a scrutino segreto, non ha permesso di procedere alla nomina del Garante poiché il principale candidato ha raccolto una preferenza in meno rispetto al quorum richiesto, pari a 21 preferenze.
  All'esito dello spoglio è emerso che era stato espresso un voto per il noto boss latitante di «Cosa nostra» Matteo Messina Denaro.
  La circostanza, che ha avuto ampio risalto sulla stampa locale e nazionale, è stata condannata dal sindaco e da esponenti di tutte le parti politiche.
  Anche il Garante nazionale ha espresso il proprio sdegno per l'accaduto, definendolo una grave offesa per tutti i Garanti che operano per la tutela dei diritti di ogni persona nel fermo vincolo della lotta a ogni forma di criminalità.
  La locale Questura ha segnalato il fatto all'Autorità giudiziaria per le opportune valutazioni.
  A oggi il consigliere che ha espresso il voto in questione non è stato individuato.
  Lo scorso 19 aprile il Consiglio comunale, nuovamente convocato a tale scopo, ha proceduto all'elezione del Garante.
  Per quanto riguarda il riferimento alle misure previste dall'articolo 141 del TUOEL, osservo che, sul piano generale, l'intervento statale previsto da tale disposizione è limitato alle ipotesi tipiche tassativamente indicate dalla legge. In relazione all'applicazione della fattispecie prevista dall'articolo 141, comma 1 lettera a), in base alla prassi e alla consolidata giurisprudenza, per l'adozione della misura dissolutoria è necessario che il caso concreto presenti oltre che i requisiti della gravità anche quello della persistente violazione di legge. In particolare, non una qualsiasi violazione di legge può legittimare un intervento straordinario che incide in via definitiva sull'autonomia dell'ente e su organi democraticamente eletti, peraltro individuati.
  Nell'esprimere a nome del Governo la più ferma condanna dell'accaduto, assicuro in ogni caso che è massima l'attenzione delle Forze dell'ordine nella prevenzione e contrasto non soltanto della criminalità organizzata, ma anche di ogni sua apologetica esaltazione e che comunque l'accaduto in esame continuerà a costituire oggetto di specifica attenzione, ovviamente nei limiti legislativamente previsti dal TUOEL.