• Testo RISOLUZIONE CONCLUSIVA

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Atto a cui si riferisce:
C.8/00122 Risoluzione conclusiva 8-00122presentato daBINELLI Diegotesto diGiovedì 27 maggio 2021 in 7-00651 Binelli: Interventi di sostegno e rilancio dei settori commerciale, dei...



Atto Camera

Risoluzione conclusiva 8-00122presentato daBINELLI Diegotesto diGiovedì 27 maggio 2021 in

7-00651 Binelli: Interventi di sostegno e rilancio dei settori commerciale, dei pubblici esercizi, delle piccole e medie imprese e del made in Italy.

RISOLUZIONE APPROVATA DALLE COMMISSIONI

   Le Commissioni VI e X,

   premesso che:

    l'impatto dal punto di vista economico determinato dalla pandemia da COVID-19, con la profonda crisi economica che ne è conseguita, è dimostrato dalla riduzione nel 2020 del prodotto interno lordo dell'8,9 per cento e dell'occupazione del 2,8 per cento;

    il tessuto produttivo del nostro Paese è caratterizzato dalle migliaia di aziende, di piccole e medie imprese, micro imprese e professionisti, artigiani, ambulanti, commercianti, in grado di creare occupazione e generare ricchezza, determinando una circolarità dell'economia a beneficio anche dello Stato, in un'ottica di miglioramento dell'erogazione dei servizi fondamentali per tutti i cittadini;

    tuttavia, il sistema produttivo italiano risulta attualmente in estrema difficoltà, a seguito del prolungato periodo di chiusure e delle precedenti scelte di politica economica risultate insufficienti e poco efficaci per un vero rilancio del settore dei comparti;

    alla crisi pandemica, quindi, si è affiancata una crisi economica che ha inciso negativamente su un sistema commerciale già pesantemente gravato dalla crisi finanziaria del 2008, che, solamente negli ultimi anni, iniziava a registrare deboli segnali di ripresa;

    gli effetti di questa doppia crisi, sanitaria ed economica, si ripercuotono con maggior forza sulle piccole realtà produttive che costituiscono il principale motore economico del Paese;

    come è ben noto, le richiamate realtà economiche sono spesso caratterizzate da una conduzione unipersonale o di natura familiare, da cui discende una capacità di resistere alle flessioni del mercato nonché agli urti della crisi in maniera decisamente ridotta rispetto alle multinazionali che da anni governano il mercato, anche in Italia;

    diviene fondamentale un chiaro e forte piano di rilancio delle «attività di quartiere», mediante un piano di sostegno economico, riduzione della pressione fiscale e modernizzazione tecnologica-digitale;

    di non minore importanza è la programmazione delle riaperture di tutte le attività, nonché un piano di incentivi e sostegno alle strutture ricettive e imprese operanti nel settore alberghiero e termale anche mediante bonus in materia edilizia, ristrutturazione, rifacimento ed efficientamento degli immobili a ciò adibiti;

    è evidente che, in assenza, verrà a crearsi un vuoto che sarà colmato dalle grandi catene economiche e dai colossi del commercio;

    a riprova di ciò, vi è il deciso incremento del commercio elettronico che, anche in virtù dalle misure di contenimento della pandemia e dalle prolungate chiusure, si è attestato quale unico settore con incremento positivo nel periodo 2020/2021;

    questa crisi rischia, quindi, di generare due immediati effetti: uno sul piano strettamente economico, derivante dal depauperamento commerciale, dall'impoverimento del tessuto produttivo italiano e dall'indebolimento del made in Italy; l'altro sul piano sociale, atteso che il venir meno di piccole e medie imprese, realtà professionali, commerciali e artigianali comporterebbe una rovinosa perdita di posti di lavoro mettendo in seria difficoltà interi nuclei familiari per i quali le suddette realtà, non raramente, sono l'unica fonte di sostentamento;

    ulteriore effetto negativo è il rischio dell'irreversibile processo di desertificazione urbana, che porterebbe i circa 8000 comuni italiani a perdere interi settori commerciali che li caratterizzano trasformandoli da luoghi di eccellenza, di attrattiva commerciale e turistica, a meri «dormitori» in favore di un accentramento del lavoro verso le grandi imprese e le grandi città;

    occorre agire immediatamente, risultando non più procrastinabile un intervento di riqualificazione e rilancio del tessuto commerciale del Paese che, oltre al connaturato risvolto economico, svolge una necessaria funzione sociale e di sicurezza del territorio,

impegnano il Governo:

   a valutare l'opportunità di adottare ulteriori e specifiche misure per garantire la ripartenza delle piccole, medie e grandi imprese operanti nel commercio, prevedendo altresì misure specifiche di tutela e di sostegno per i negozi e le botteghe storiche, consentendo un'iniezione di liquidità tale da consentire alle aziende tempi rapidi e certi di sostegno, nonché per tutelare in particolare le eccellenze nazionali e del made in Italy, al fine di valorizzare i prodotti che siano espressione di artigianalità, eccellenza qualitativa e siano in grado di rappresentare la diversificazione territoriale, artigianale e culturale che caratterizza il nostro Paese;

   a valutare l'opportunità di adottare ulteriori iniziative per sostenere le attività di pubblico esercizio come bar, pub, ristoranti e gelaterie danneggiate, mediante ulteriori indennizzi economici ed agevolazioni fiscali;

   a valutare l'opportunità di adottare tutte le iniziative idonee per contrastare la desertificazione commerciale dei piccoli centri urbani;

   a valutare l'opportunità di adottare ulteriori iniziative di competenza per sostenere le imprese operanti nel settore alberghiero e termale;

   a valutare l'opportunità di adottare iniziative per prevedere l'estensione delle agevolazioni fiscali in materia di efficientamento energetico anche a più tipologie di interventi per le strutture ricettive, anche in collegamento con il rinnovo del sistema antincendio ovvero del bonus facciate per gli interni o per le strutture fuori da centri storici;

   ad adottare, nell'ambito di competenza, ogni iniziativa utile a velocizzare il piano delle riaperture delle attività economiche, anche con riferimento agli spazi interni;

   a valutare l'opportunità di prevedere ulteriori strumenti volti a sostenere le start-up e le PMI innovative, nonché volti alla diffusione di modelli di vendita multicanale – caratterizzati dall'integrazione tra commercio fisico e commercio digitale – e che agiscano come facilitatori dell'acquisizione di competenze e di strumenti tecnologici, con particolare riferimento ai voucher per la digitalizzazione delle piccole e medie imprese di cui all'articolo 6, comma 3, del decreto-legge n. 145 del 2013, nonché al ruolo dei digital innovation hub/EDI riconosciuti dal «Piano Impresa 4.0».
(8-00122) «Binelli, Centemero, Andreuzza, Cantalamessa, Carrara, Cavandoli, Colla, Covolo, Fiorini, Gerardi, Galli, Gusmeroli, Micheli, Alessandro Pagano, Pettazzi, Ribolla, Piastra, Zennaro, Saltamartini».