• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/09397 (4-09397)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09397presentato daFIORAMONTI Lorenzotesto diGiovedì 27 maggio 2021, seduta n. 517

   FIORAMONTI, MURONI, FUSACCHIA, LOMBARDO e CECCONI. — Al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   da organi di stampa si apprende della notizia dell'autorizzazione di concessioni per l'estrazione di metano sull'Adriatico da parte del Ministro della transizione ecologica;

   il Ministro, a seguito delle sollecitazioni ricevute, ha ribattuto precisando che le procedure testé autorizzate erano già in essere prima del suo insediamento, e che pertanto si è trovato costretto a procedere al completamento dei procedimenti già in atto;

   secondo quanto previsto dal decreto legislativo del 3 aprile 2006, n. 152, l'autorizzazione a procedere viene emessa tramite decreto di compatibilità ambientale firmato dal Ministro, una volta visto il parere elaborato dalla commissione tecnica Pniec – la quale è alle dipendenze funzionali del Ministero per la valutazione di impatto ambientale dell'opera come sancito dal comma 2-bis dell'articolo 8 –, di cui il Ministro può tenere conto ai fini dell'autorizzazione a procedere;

   tali pareri sono stati emessi dalla commissione prima ancora dell'insediamento dell'attuale Ministro, e bloccati dal precedente Ministro Costa, poiché si era in attesa dell'approvazione del Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee (Pitesai) che avrebbe permesso di individuare con esattezza dove si sarebbe potuto trivellare, chiudendo definitamente con le estrazioni: i permessi, fino ad allora, sarebbero stati così sospesi per la ricerca e la prospezione di idrocarburi;

   ad oggi, risultano essere sette i decreti di valutazione di impatto ambientale (Via), grazie anche all'approvazione del Ministro della cultura Dario Franceschini, che ha portato a convalidare l'avvio di tali iniziative sulle fonti fossili;

   secondo il comma 2-ter dell'articolo 7-bis del decreto legislativo n. 152 del 2006, l'individuazione delle aree deve avvenire nel rispetto delle esigenze di mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici, nonché delle esigenze di tutela del patrimonio culturale e del paesaggio, delle aree agricole e forestali, della qualità dell'aria e dei corpi idrici e del suolo, tenuto conto dei suoli degradati le cui funzioni ecosistemiche risultano pregiudicate in modo irreversibile e definitivo. Risulta perciò incomprensibile agli interroganti, dato il forte impatto ambientale di queste opere, l'ostinazione del Ministro nel procedere all'autorizzazione –:

   se il Ministro interrogato intenda rispettare il termine del 30 settembre 2021 previsto per l'elaborazione del Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee (Pitesai) e se non ritenga opportuno adottare le iniziative di competenza per sospendere fino ad allora le autorizzazioni fin qui concesse dall'inizio dell'anno, in quanto fortemente lesive del patrimonio culturale e del paesaggio e in contrasto con il rispetto del diritto alla salute come sancito dall'articolo 32 della nostra Costituzione.
(4-09397)