• Testo RISOLUZIONE IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.7/00669 (7-00669) «Rizzo, Licatini, Scerra, Grillo, Dori, Martinciglio, Scanu, D'Uva».



Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00669presentato daRIZZO Gianlucatesto presentato Martedì 25 maggio 2021 modificato Mercoledì 26 maggio 2021, seduta n. 516

   Le Commissioni IV e VIII,

   premesso che:

    l'11 aprile di ogni anno si celebra la giornata nazionale del mare istituita con il decreto legislativo n. 229 del 2017 e incentrata sui temi della sostenibilità ambientale e dei cambiamenti climatici. Con l'edizione 2021, è stata introdotta un'importante novità e la nuova «funzione-avvistamenti» dell'applicazione per telefoni cellulari denominata «PlasticFreeGC» con la quale il cittadino avrà l'opportunità di segnalare in diretta, attraverso il proprio smartphone la presenza in mare di microplastiche e particolari specie marine;

   nel decreto-legge 1° marzo 2021, n. 22, recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri si dispone l'istituzione del Ministero della transizione ecologica (MiTE) che acquisisce, oltre ai compiti già attribuiti al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, nuove funzioni relative allo sviluppo sostenibile e alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente, del territorio e dell'ecosistema;

   il decreto-legge 14 ottobre 2019, n. 11 ha previsto l'adozione da parte del Consiglio dei ministri di un Programma strategico nazionale per il contrasto ai cambiamenti climatici. In precedenza, con il decreto cosiddetto Salva-mare si è inteso favorire la raccolta dei rifiuti e in particolari della plastica in mare e nelle acque interne (fiumi, laghi e altro), assimilandoli ai rifiuti urbani e prevedendo il riciclaggio delle plastiche raccolte, elemento importantissimo per la salute del mare e per la sopravvivenza delle specie marine e dei cetacei nel Mediterraneo;

   il 25 settembre 2020 l'Ipcc – il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico – ha diffuso un nuovo rapporto speciale sul clima dedicato in particolare al peggioramento delle condizioni degli oceani e delle calotte di ghiaccio. Il documento è il frutto dell'analisi di circa 7 mila ricerche scientifiche e nelle sue conclusioni dice che il livello del mare continua ad aumentare, i ghiacci si sciolgono rapidamente e molte specie si stanno spostando alla ricerca di condizioni più adatte alla loro sopravvivenza. Il cambiamento, scrivono gli scienziati, è dovuto principalmente alle attività umane e alle loro emissioni che peggiorano l'effetto serra;

   attraverso la cosiddetta Maritime Strategy la Marina militare fornisce un rilevante contributo nel monitoraggio dei parametri ambientali marini utili ad accertare lo stato di salute dei mari nazionali e internazionali ed, oltre alle unità navali specialistiche della squadra navale, tutte le unità navali hanno tra i propri compiti secondari quello della salvaguardia dell'ambiente marino che si esplica sia nei controlli e negli accertamenti degli sversamenti di idrocarburi in mare nel monitoraggio relativo alla presenza dei cetacei nonché nella segnalazione di addensamenti da plastiche e microclastiche. In particolare, la Marina militare ha collaborato in diversi campi della tutela ambientale marina tra cui: l'habitat del fondale marino e delle biodiversità, le condizioni idrografiche e ambientali marine, il rumore sottomarino;

   uno studio del Fondo monetario internazionale evidenzia una recente scoperta dei biologi marini, i quali rilevano che le grandi balene svolgono un ruolo significativo nel catturare il carbonio dall'atmosfera (Roman e altri 2014), poiché assorbono in media 33 tonnellate di CO2. Le balene sarebbero in grado, con il loro respiro, di assorbire il 40 per cento di tutta l'anidride carbonica prodotta nel mondo: 37 miliardi di tonnellate, un lavoro per il quale dovrebbero essere investiti 1700 miliardi di alberi, pari a quattro foreste amazzoniche. Salendo in superficie e scendendo in profondità, rivela lo studio, i cetacei portano in superficie minerali fermi in profondità e li muovono nei mari. Tali minerali sono cruciali per lo sviluppo del fitoplankton, il più efficiente nel risucchiare anidride carbonica: secondo i biologi, il plankton è tanto più abbondante, quante più sono le balene;

   nel maggio 2019 i ricercatori del Dipartimento di biomedicina comparata e alimentazione dell'Università degli Studi di Padova hanno realizzato uno studio preliminare da cui emerge che in Italia si spiaggiano in media 150-160 cetacei l'anno e che negli ultimi dieci anni nel 33 per cento degli spiaggiamenti i cetacei sono stati ritrovati con frammenti di plastica nello stomaco;

   Accobams (Accordo istituito tra 24 Stati sulla Conservazione dei cetacei nel Mar Nero, Mar Mediterraneo e Aree Atlantiche Contigue) è uno strumento di cooperazione per la conservazione della biodiversità marina nel Mar Mediterraneo e nel Mar Nero. Il suo scopo è quello di ridurre le minacce per i cetacei e migliorare la conoscenza di questi animali. Nello specifico, la Marina militare con i suoi sottomarini, potrebbe contribuire al monitoraggio dei mammiferi marini. Si tratta di un tema quanto mai caldo e discusso anche a livello di Nazioni Unite attraverso il Segretariato permanente di Accobams che si pone l'obiettivo di affrontare gli impatti del rumore antropogenico sui cetacei, agevolando il dialogo tra le diverse Marine Nato e non-Nato del Mediterraneo, esaminando e valutando le procedure di mitigazione degli Affetti dei Sonar attivi sui cetacei;

   gli strumenti principali che permettono ai sottomarini di acquisire le informazioni sono i sistemi idrofonici capaci di captare tutte le sorgenti di rumore presenti nella dimensione subacquea che vengono localizzate ed identificate, anche grazie all'analisi condotta con l'ausilio di sofisticati software, e processate dal personale idrofonista che, per le capacità peculiari, rappresenta una risorsa preziosa ed insostituibile,

impegnano il Governo

a rendere maggiormente strutturato e continuativo l'impiego delle unità della componente sommergibilistica, in concomitanza di attività operative o addestrative già pianificate dalla Forza armata, dotandole di appositi software in grado di analizzare e decodificare in maniera autonoma i rumori biologici, nell'ottica di rendere costante il monitoraggio e la mappatura dei cetacei presenti nel Mediterraneo e con il fine di condividerne i risultati con i dicasteri e gli enti di ricerca interessati del Programma strategico nazionale per il contrasto ai cambiamenti climatici.
(7-00669) «Rizzo, Licatini, Scerra, Grillo, Dori, Martinciglio, Scanu, D'Uva».