• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/02552 BERNINI, MALAN, FLORIS, DE POLI, SERAFINI, TOFFANIN, GALLIANI, GALLONE, GIAMMANCO, MALLEGNI, MANGIALAVORI, RIZZOTTI, RONZULLI - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Premesso...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-02552 presentata da ANNA MARIA BERNINI
mercoledì 26 maggio 2021, seduta n.331

BERNINI, MALAN, FLORIS, DE POLI, SERAFINI, TOFFANIN, GALLIANI, GALLONE, GIAMMANCO, MALLEGNI, MANGIALAVORI, RIZZOTTI, RONZULLI - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Premesso che:

la misura del reddito di cittadinanza ha dimostrato di essere inadatta al duplice scopo per il quale era stata introdotta, abolire la povertà e operare per il reinserimento nel mondo del lavoro;

l'attribuzione di sussidi a pioggia ha fatto registrare la propensione di molti alla frode, aumentando il lavoro in nero, la disoccupazione volontaria e i casi di persone dedite ad attività illecite;

si registrano centinaia di migliaia di posti di lavoro rimasti scoperti considerato che ANPAL, INPS e Infocamere sembrano non dialogare;

il blocco dei licenziamenti fissato al 30 giugno 2021 pone ora il problema ulteriore di sostenere centinaia di migliaia di persone che, di fatto, sono senza lavoro dal momento in cui sono state introdotte le restrizioni ad alcune attività economiche;

la stessa pandemia ha fatto registrare un aumento impressionante delle persone che versano in stato di povertà o di bisogno,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo intenda porre mano alla riforma del reddito di cittadinanza, separando le indispensabili politiche di inclusione sociale e di sostegno alla povertà, dalle politiche attive del lavoro;

come intenda colmare il distacco tra le richieste e le offerte di lavoro, che anche oggi si registra e se vi sia un piano per la formazione continua dei giovani e dei lavoratori che coinvolga direttamente anche il mondo delle imprese;

come intenda semplificare la contrattazione di prossimità, tenendo conto delle diversità aziendali e dei lavoratori, superando gli attuali vincoli normativi, per agevolare le assunzioni;

se non intenda attivare in modo effettivo l'assegno di ricollocazione, già previsto a legislazione vigente, ma utilizzato solo in via sperimentale, e come intenda disporre questo strumento all'interno della riforma degli ammortizzatori sociali;

quali siano i risultati conseguiti dai navigator e dai centri per l'impiego.

(3-02552)