• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/06062 (5-06062)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06062presentato daMONTARULI Augustatesto diLunedì 24 maggio 2021, seduta n. 514

   MONTARULI, SILVESTRONI e ROTELLI. — Al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. — Per sapere – premesso che:

   il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili ha pubblicato un bando di gara sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 112 del 23 settembre 2019 avente ad oggetto «affidamento in concessione delle attività di gestione delle tratte autostradali A21 Torino-Alessandria-Piacenza, A5 Torino-lvrea-Quincinetto, la Bretella di collegamento A4/A5 Ivrea-Santhià, la diramazione Torino-Pinerolo e il Sistema Autostradale Tangenziale Torinese (SATT), nonché, limitatamente agli interventi di messa in sicurezza dell'infrastruttura esistente, la progettazione, la costruzione e la gestione degli stessi Numero riferimento gara: Gara MIT DG Strade ed Autostrade 01/19 – CIG: 8026535A36», al fine di individuare un nuovo concessionario;

   tale gara è stata prevista dal Ministero con l'obiettivo di perseguire l'interesse pubblico a massimizzare il provento spettante allo Stato relativamente al ricavato delle tariffe pagate dall'utenza, richiamando il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa disciplinato dall'articolo 95, comma 2, del codice di riferimento;

   l'impostazione prevista dal bando, dunque, dispone che il differenziale generato tra la tariffa applicata all'utenza e la tariffa offerta dai concorrenti partecipanti al bando di gara, rappresenterebbe un profitto per lo Stato, oltre alla previsione di un versamento immediato a titolo di corrispettivo per l'acquisizione della concessione stessa;

   alla Commissione di prequalifica sono pervenute due offerte, di cui una ammessa con riserva alle fasi successive della procedura di gara in attesa della definitiva conclusione del giudizio instaurato con la presentazione del ricorso al Tar Lazio e, successivamente, al Consiglio di Stato, relativamente all'impugnazione del provvedimento di esclusione della Commissione di prequalifica con il quale la stessa rilevava la mancanza di alcuni requisiti richiesti per l'esecuzione dei lavori;

   il giudizio instaurato si è concluso con la parte ricorrente soccombente ed è stato confermato il provvedimento di esclusione disposto dalla Commissione di prequalifica;

   l'offerta esclusa, tuttavia, è risultata decisamente migliore rispetto a quella presentata dal concorrente (fintanto da aggiudicarsi la concessione provvisoria sino alla conclusione del giudizio amministrativo instauratosi);

   in particolare, la società esclusa aveva proposto un versamento immediato allo Stato a titolo di corrispettivo per l'acquisizione della concessione superiore di 57 milioni di euro rispetto all'offerta del concorrente (risultato poi vincitore) nonché una componente tariffaria da riversare allo Stato maggiore di oltre il 70 per cento di quella offerta dal concorrente;

   confrontando le offerte pervenute, emerge, per quanto risulta all'interrogante, un differenziale che ammonta, complessivamente, a oltre 740 milioni di euro di perdita per lo Stato qualora la concessione sia affidata al secondo classificato (tenuto conto che il primo è stato escluso per le motivazioni di cui sopra);

   a parere degli interroganti risulta evidente che l'interesse pubblico si possa perseguire esclusivamente in presenza di più offerte, e che, pertanto, in presenza di un'unica offerta valida, come tra l'altro previsto dal bando, il Ministero debba valutare la concreta convenienza dell'offerta pervenuta, avendo particolare riguardo all'obiettivo di cui sopra –:

   quali urgenti iniziative intenda assumere per evitare che lo Stato subisca una perdita di circa 800 milioni di euro;

   se non si ritenga opportuno riconsiderare ex novo la gara, al fine di perseguire il pubblico interesse – proclamato in ogni sede dal Governo – ed evitare ulteriori perdite a carico del bilancio statale per un valore di circa 800 milioni di euro;

   se non intenda assumere iniziative per assicurare il coinvolgimento degli enti locali interessati e della regione Piemonte considerata l'importante ricaduta economica in termini di investimenti e occupazionali, e per rimettere al centro dell'azione di Governo le criticità viabilistiche inerenti al sistema tangenziale torinese e al suo completamento, a partire dal noto progetto della Tangenziale est di Torino.
(5-06062)