• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/02291 (3-02291)



Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02291presentato daSQUERI Lucatesto diVenerdì 21 maggio 2021, seduta n. 513

   SQUERI, CAON, SPENA, BOND, SANDRA SAVINO, ANNA LISA BARONI, POLIDORI, BARELLI, TORROMINO e PORCHIETTO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   è noto che il settore della ristorazione è stato tra i più colpiti dalla crisi pandemica tanto che nel solo 2020, ha registrato un calo senza precedenti del fatturato nell'ordine del 37 per cento, pari, in valore assoluto, a poco meno di 35 miliardi di euro. Inoltre, sono andati persi circa 50.000 posti di lavoro tra gli indipendenti e 243.000 tra i dipendenti, metà dei quali, pur in presenza del blocco dei licenziamenti, riguardano contratti di lavoro a tempo indeterminato (tutti i dati sono stime ed elaborazioni dell'Ufficio studi Fipe su dati Istat e Inps);

   tra le misure di sostegno economico varate in favore del settore della ristorazione, il decreto-legge n. 104 del 020, cosiddetto «Agosto», convertito, con modificazioni, dalla legge n. 126 del 2020, all'articolo 58, ha previsto l'istituzione di un fondo – cosiddetto «fondo per la filiera della ristorazione» – nello stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali con una dotazione di 450 milioni di euro (250 per il 2020 e 200 per il 2021), finalizzato all'erogazione di un contributo a fondo perduto, nella misura minima di 1.000 euro e massima di 10.000 euro, per l'acquisto di prodotti della filiera agroalimentare;

   a circa nove mesi dall'entrata in vigore della disposizione, e a cinque mesi dalla scadenza dei termini per la presentazione delle domande, dei 330 milioni di euro richiesti dalle 43.000 imprese che hanno trasmesso l'istanza, solo 211 milioni sono stati effettivamente erogati, e il 25 per cento delle aziende non ha ancora ricevuto nemmeno in parte suddetto contributo;

   dalle segnalazioni pervenute alle associazioni di categoria, si evince che il ritardo nell'erogazione generica dei contributi sarebbe stato determinato da difficoltà tecnico-operative del concessionario, Poste Italiane s.p.a., soprattutto con riferimento alla fase di acquisizione delle domande cartacee, in relazione alle quali sembra che migliaia di imprese saranno addirittura chiamate a ripresentare la domanda utilizzando il canale web –:

   se il Ministro sia a conoscenza della situazione sopra esposta e quali iniziative, per quanto di competenza, ritenga di adottare affinché si provveda a una tempestiva erogazione dei contributi, evitando ulteriori aggravi procedurali e ritardi a carico delle imprese istanti che, è bene sottolinearlo, ottengono il contributo a fronte di approvvigionamenti di materie prime già effettuati e per i quali hanno già pagato i fornitori.
(3-02291)