• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/06049 (5-06049)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06049presentato daBENAMATI Gianlucatesto presentato Giovedì 20 maggio 2021 modificato Venerdì 21 maggio 2021, seduta n. 513

   BENAMATI, BONOMO, GAVINO MANCA, SOVERINI, ZARDINI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   la cosiddetta «Nuova Sabatini», strumento fondamentale per le piccole imprese, applicata dal 2014 sulla falsariga della cosiddetta «vecchia Sabatini» (legge n. 1329 del 1965), ad oggi, ha sostenuto oltre 25 miliardi di euro di investimenti, a fronte di un contribuito complessivo impegnato pari a poco più di 2 miliardi di euro, con un effetto leva significativo;

   la misura, dopo avere avuto un primo periodo di operatività limitata, con solo 2,5 miliardi di euro di finanziamenti sostenuti nei primi due anni, a partire dal 2016 ha progressivamente dispiegato gli effetti voluti dal legislatore, sia in termini di numero di domande presentate, che di volumi complessivi di finanziamenti attivati;

   dal 2018 il numero annuo di domande si è stabilizzato ad un numero superiore alle 20 mila, ed il volume di finanziamenti erogati è stato stabilmente sopra i 4 miliardi di euro annui: anche nel 2020, anno della pandemia, i numeri sono stati più che considerevoli, migliori del 2019, ed i primi 4 mesi del 2021, anche a seguito delle novità introdotte dall'ultima legge di bilancio, presentano dinamiche ancora migliori;

   secondo la Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa (Cna), nel periodo gennaio-aprile 2021, il numero di domande sarebbe pari al 70 per cento del dato complessivo del 2020, mentre per i volumi ci si attesterebbe al 63 per cento;

   la continuità di vigenza della misura, negli anni, ha consentito, inoltre, di qualificare le domande, stante il fatto che la media di approvazione è passata dal 48 per cento del primo anno, a valori superiori all'80 per cento negli anni successivi. Per numero e per volumi, la crescita della quota di micro e piccole imprese, ovvero le imprese con meno di 50 addetti, è eloquente: nel 2015, il 25 per cento delle domande sono state relative alle micro imprese, oggi sono il 40 per cento, mentre le domande delle piccole imprese diminuiscono leggermente, passando dal 47 per cento al 43 per cento, ed, infine, per le medie imprese, la diminuzione è più significativa, dal 28 per cento al 17 per cento. Relativamente ai volumi, la quota delle micro imprese raddoppia, passando dall'11 per cento del 2015 al 23 per cento attuale, ed anche le piccole imprese crescono, dal 41 per cento al 45 per cento riducendosi altresì anche la quota di riferimento delle medie imprese, che passa dal 48 per cento al 32 per cento;

   sempre dall'analisi della Cna si evince che, dal punto di vista settoriale, gran parte degli investimenti sono effettuati da imprese del settore manifatturiero (oltre 13 miliardi di euro) e che, dal punto di vista geografico, primeggiano le regioni in cui più accentuata è la presenza di imprese manifatturiere, nell'ordine Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte;

   occorre dare continuità ad uno strumento atto a sostenere lo sviluppo delle imprese che scommettono sulla competitività e sulla crescita: ebbene, il contributo è bene che venga ora erogato in un'unica quota, le risorse necessarie a coprire tutto il 2021 sarebbero di importo complessivo compreso tra i 400 e i 500 milioni di euro, valutando in circa 80 milioni di euro la richiesta mensile media per il secondo semestre dell'anno;

   alla data del 1° maggio, però, risulterebbero ancora disponibili, per il 2021, poco più di 200 milioni di euro, che, alla luce dell'assorbimento degli ultimi mesi, coprirebbero solo il fabbisogno di maggio e giugno 2021. Inoltre, a fronte dell'esaurimento delle risorse, gli intermediari finanziari potrebbero scoraggiare le imprese dal presentare le istanze, fattore che rischia di condizionare la scelta stessa degli operatori economici se effettuare o meno investimento nei tempi previsti –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative intenda adottare per assicurare le necessarie risorse ad una misura fondamentale per la ripresa degli investimenti nei settori produttivi e per il necessario ed auspicato recupero di competitività del nostro sistema economico.
(5-06049)