• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/05412 MORONESE, TRENTACOSTE, VANIN, CASTELLONE, PAVANELLI, NATURALE, DESSI', GRANATO, GIANNUZZI, ANGRISANI, LA MURA, MORRA, PISANI Giuseppe, MAIORINO - Al Ministro delle politiche agricole...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-05412 presentata da VILMA MORONESE
mercoledì 5 maggio 2021, seduta n.323

MORONESE, TRENTACOSTE, VANIN, CASTELLONE, PAVANELLI, NATURALE, DESSI', GRANATO, GIANNUZZI, ANGRISANI, LA MURA, MORRA, PISANI Giuseppe, MAIORINO - Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. - Premesso che il lago di Vico in provincia di Viterbo, ricadente nei comuni di Ronciglione e Caprarola, è un lago di origine vulcanica situato ad oltre 500 metri sul livello del mare ed è circondato dal complesso dei monti Cimini. Dal 1982 è stato dichiarato, con legge della Regione Lazio, riserva naturale, affidata all'Ente monti Cimini. Con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare nel 2016 all'interno della riserva sono stati istituiti il SIC (sito d'importanza comunitaria) monte Fogliano e monte Venere e la ZPS (zona di protezione speciale) lago di Vico. All'esterno della riserva sussistono altre due zone, ZSC (zona speciale di conservazione) e ZPS rientranti nel progetto europeo della rete Natura 2000, anch'esse affidate all'Ente monti Cimini. Nel complesso il lago di Vico oltre alle sue particolari bellezze naturalistiche è anche un importante luogo in cui è presente una forte biodiversità, ed è una meta turistica molto apprezzata, sia in estate che durante l'anno. Il territorio è inoltre conosciuto per le rinomate coltivazioni di noccioleti, dove viene prodotta la nocciola romana DOP che rappresenta un'eccellenza agroalimentare della produzione italiana;

considerato che:

alla prima firmataria del presente atto sono pervenute, diverse segnalazioni in relazione allo stato delle acque del lago di Vico e al suo ecosistema, così come sono state rappresentate problematiche connesse all'utilizzo di acqua potabile nei comuni di Ronciglione e Caprarola. Le segnalazioni riguardano la presenza di Planktothrix rubescens, un'alga rossa potenzialmente tossica per la salute dell'uomo e non solo, che sarebbe responsabile della colorazione di rosso delle acque superficiali nel lago. Mentre i problemi relativi alla potabilità dell'acqua sembrerebbero essere ben noti alle autorità locali, a quelle sanitarie e alla Regione. Risulta infatti agli interroganti che l'Italia è sottoposta a procedura di infrazione europea n. 2014/2025 per la cattiva applicazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità dell'acqua destinata al consumo umano, a causa anche della presenza di valori di arsenico. A seguito della presenza di arsenico nelle acque delle reti idriche, riscontrate dalla ASL di Viterbo, nel corso degli anni i Comuni di Ronciglione e Caprarola hanno emanato diverse ordinanze attinenti al divieto di utilizzo delle acque captate dal lago di Vico;

la Regione Lazio ha impartito una serie di prescrizioni ai Comuni di Ronciglione e Caprarola in relazione alle acque captate dal lago di Vico con deliberazione n. 276 del 19 maggio 2020, dove viene evidenziato che l'utilizzo delle acque può essere effettuato soltanto in via eccezionale qualora non sia possibile ricorrere ad altre fonti; risulterebbero altresì agli interroganti da notizie informali assunte, problematiche in relazione a sostanze azotate che sarebbero presenti nei fertilizzanti utilizzati per le coltivazioni nella zona, e che causerebbero condizioni di ipossia con conseguente compromissione della qualità delle acque del lago, e dunque la proliferazione dell'alga rossa; tale presenza di arsenico è comunque stata confermata anche dalla caratterizzazione del lago di Vico, condotta e terminata nel marzo 2018 dall'ARPA Lazio;

a giudizio degli interroganti il lago di Vico riveste un'importanza fondamentale in quanto riserva naturale e tutela della biodiversità; occorre al contempo tutelare le produzioni agroalimentari di eccellenza ivi presenti ed evitare di danneggiare il turismo che negli anni si è sviluppato, tuttavia la salute dell'uomo va messa al primo posto e pertanto vanno adottati tutti i provvedimenti e le verifiche necessarie al fine di scongiurare qualsiasi pericolo derivante dalla compromissione delle acque; i firmatari del presente atto auspicano un interessamento del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, affinché possa coinvolgere la Regione Lazio, i Comuni interessati, la Comunità montana e l'ente parco, le aziende agricole, i comitati e le associazioni, nonché l'università della Tuscia per competenza territoriale e per aver trattato e studiato le problematiche del lago di Vico,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia informato dei fatti esposti;

se intenda assumere iniziative nei limiti delle sue competenze, coinvolgendo gli enti citati, al fine di risolvere le problematiche evidenziate che interessano il lago di Vico, scongiurando qualsiasi pericolo derivante dall'uso delle sue acque, e concertando con tutti gli enti e categorie soluzioni comuni evitando di danneggiare alcuno.

(4-05412)