• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.3/02247 (3-02247)



Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02247presentato daBOND Dariotesto diMercoledì 5 maggio 2021, seduta n. 501

   BOND, LABRIOLA, ELVIRA SAVINO e D'ATTIS. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   il disastro bancario consumatosi negli anni 2014/17 ha coinvolto i risparmiatori di quattro banche del centro Italia (Banca Etruria, CariFerrara, CariChieti e Banca Marche) e delle due popolari venete (Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca) e ha lasciato centinaia di migliaia di incolpevoli risparmiatori con profonde ferite che il Fondo indennizzo risparmiatori lenisce solo in parte;

   le gravissime perdite economiche patite incolpevolmente sono state aggravate dalle conseguenze della pandemia da Covid-19 che ha ulteriormente martoriato tali soggetti fragili;

   i territori nei quali operavano le banche cui fa riferimento la normativa «FIR», specialmente il Veneto, sono stati pesantemente danneggiati per aver anche perso istituti bancari di lunghissima tradizione che svolgevano una preziosa funzione sinergica alla specificità imprenditoriale di quelle aree ove vi era intreccio virtuoso fra partecipazione e sostegno della banca popolare ed erogazione del credito su base personale consentita dalla diretta conoscenza e vicinanza. Salvo talune aberrazioni inevitabili in qualsiasi contesto;

   ora, il sostegno privato all'economia passa esclusivamente attraverso istituti bancari che adottano e attuano rigide regole impersonali per l'erogazione del credito, di fatto escludendo moltissimi attori economici che per dimensione o per struttura non raggiungono il merito creditizio secondo i programmi informatici;

   con la sentenza nella causa C-425/19 P, del 2 marzo 2021, la Corte di giustizia dell'Unione europea ha respinto l'impugnazione proposta dalla Commissione contro la sentenza del Tribunale dell'Unione europea in merito all'operazione di aumento di capitale di Banca Tercas, istituto in amministrazione straordinaria, eseguito da Banca Popolare di Bari a fronte della copertura del deficit patrimoniale della stessa Tercas e della concessione di determinate garanzie da parte del Fondo interbancario di tutela dei depositi (Fitd), misure queste approvate dalla Banca d'Italia;

   con la citata sentenza del 2 marzo 2021 la Corte di Giustizia dell'Unione europea ha accertato l'errore commesso dalla Commissione, la cui commissaria per la concorrenza è Margrethe Vestager, che ha di fatto impedito che anche quattro banche del centro Italia e le due popolari venete venissero agevolmente salvate attraverso il Fondo interbancario di tutela del risparmio;

   non solo i risparmiatori ed i territori di cui sopra si è detto hanno pesantemente pagato per una colpa non loro, ma tutti i contribuenti italiani sono stati ingiustamente penalizzati, basti considerare che la liquidazione delle popolari venete è costato al contribuente circa 5 miliardi di euro, mentre le banche nel 2015/16 potevano essere salvate con meno di 2 miliardi;

   è ormai evidente che quel disastro bancario sia stato la conseguenza di decisioni politiche e amministrative nazionali ed europee errate ed improvvide;

   il principio generale di risarcimento del danno ingiusto, riconosciuto anche a livello europeo, impone che le vittime vengano risarcite; la stessa Abi ha chiesto al Governo di attivarsi per ottenere il risarcimento di tutti i danni causati dalla mancata ricapitalizzazione delle banche sopra citate da parte del Fondo interbancario –:

   quali iniziative di competenza il Governo abbia intrapreso e/o intenda intraprendere per recuperare l'enorme perdita economica che l'errata decisione della Commissione, le cui politiche per la concorrenza sono affidate alla commissaria Margrethe Vestager, ha causato ai risparmiatori, al tessuto economico di intere regioni, se non di tutto lo Stato, ed ai contribuenti;

   quali iniziative il Governo abbia adottato e/o intenda adottare per ulteriormente indennizzare i risparmiatori in quanto vittime incolpevoli ed i contribuenti in quanto incisi ingiustamente per pagare errori di terzi.
(3-02247)