• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/09179 (4-09179)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09179presentato daBORDONALI Simonatesto diMartedì 4 maggio 2021, seduta n. 500

   BORDONALI, DONINA, EVA LORENZONI, FORMENTINI, MICHELI, RAFFAELE VOLPI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   nella casa circondariale Canton Mombello di Brescia, vige un cronico sovraffollamento e risultano, da numerose notizie di stampa, continue aggressioni verbali e fisiche al personale di polizia penitenziaria da parte di detenuti nonché numerosi atti autolesionistici: un detenuto ha rotto una porta e ingoiato i bulloni della stessa, altri hanno ingerito anche pile e lamette e, in alcuni casi, sono arrivati a cucirsi la bocca e al reparto riservato sito all'ospedale civile di Brescia un detenuto ha addirittura tirato via la porta;

   il carcere è diventato un inferno, il personale di polizia è allo stremo e demotivato e l'amministrazione non ha ancora adottato alcun provvedimento di trasferimento nei confronti dei riottosi. Gli agenti, in queste condizioni lavorative, temono per la propria incolumità. Nelle ultime settimane è stato un crescendo di disordini, atti di autolesionismo, tentativi di impiccagione;

   inoltre si è di fronte anche a una forte carenza di personale nel ruolo agenti assistenti e a una gravissima situazione relativa ai sottufficiali; vi è infatti la presenza di un solo sovrintendente rispetto alla previsione di 25 e di 2 ispettori rispetto alla previsione di 28;

   la conferma del sovraffollamento arriva dal XVII Rapporto Antigone dal quale risulta che al 28 febbraio 2021 Canton Mombello ospitava 357 detenuti e cioè ben il 171 in più rispetto ai 186 reclusi che sono formalmente indicati come capienza accettabile per una struttura costruita più di un secolo fa. Le limitazioni legate al Covid-19 infatti, all'interno delle strutture carcerarie hanno comportato anche un pesante arretramento della capacità della pena di recuperare l'individuo alla società. Sottolineano i promotori di Antigone: «il carcere è un sistema in cui la tecnologia era un tabù pericoloso e oggi sembra strumento irrinunciabile per garantire i diritti. In cui la scuola e le attività lavorative si sono troppo spesso bloccate e faticheranno a riprendersi. In cui la medicina d'emergenza ha soppiantato ogni timido tentativo di intervento preventivo»;

   la cosa che preoccupa di più — sottolinea il Garante per i detenuti del comune cittadino — «è che il sovraffollamento di Canton Mombello è un dato antico, noto da sempre, col quale combattiamo da almeno vent'anni. Eppure c'è l'illusione di affrontarlo volta per volta alla luce di qualche nuova emergenza: il dato vero è che Canton Mombello è invivibile, non ha i parametri minimi per garantire la dignità della persona. E questo non lo diciamo noi, lo denuncia da tempo il personale della Polizia penitenziaria.»;

   a rendere il carcere di Brescia una polveriera pronta non è solo il sovraffollamento, ma «anche e soprattutto la presenza di tanti, troppi, soggetti psichiatrici non rispettosi delle regole che ogni giorno creano problemi all'ordine e alla sicurezza dell'Istituto» –:

   in che modo il Ministro intenda affrontare alla radice la questione delle sempre più frequenti aggressioni, sia fisiche che verbali, che i poliziotti penitenziari sono costretti a subire nel quotidiano e che sta rendendo difficoltosa la gestione dell'intera popolazione detenuta, per la quale diventa peraltro impossibile assicurare quella rieducazione voluta dalla Costituzione;

   quali iniziative intenda adottare per contenere l'alto numero di detenuti psichiatrici, problematica che necessita di apposite regole e apposite strutture;

   a quale punto sia il progetto di costruzione del nuovo carcere essendo Canton Mombello una struttura vecchia e obsoleta.
(4-09179)