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Atto a cui si riferisce:
C.5/05858 (5-05858)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 29 aprile 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-05858

  In merito alla richiesta formulata nell'atto ispettivo in esame si segnala quanto segue.
  Il Ministero della Salute, consapevole dell'importanza della tutela e della cura della salute mentale, ha predisposto specifiche misure tese ad assicurare ed a rafforzare la rete assistenziale in tale settore.
  In particolare, l'articolo 12 del DL 30 aprile 2019, n. 35, ha già previsto la presenza dello psicologo nell'ambito dei modelli organizzativi multi professionali della medicina territoriale. Si prevede, in sostanza, la possibilità per i medici di medicina generale di incrementare il numero massimo di assistiti laddove nell'ambito dei modelli organizzativi multi professionali dispongano, oltre che di personale di studio e di personale infermieristico anche di uno psicologo.
  Inoltre, l'articolo 1, comma 7-bis del decreto-legge n. 34 del 2020, prevede la possibilità, per le aziende e gli enti del Servizio Sanitario Nazionale a supporto delle unità speciali di continuità assistenziale, di conferire, in deroga alla normativa vigente, incarichi di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa, a soggetti appartenenti alla categoria professionale degli psicologi.
  Con specifico riferimento alla questione relativa all'istituzione della figura dello «psicologo di base o di famiglia» quale figura professionale operante in modo stabile e continuativo sul territorio, come noto, è necessario uno specifico intervento normativo finalizzato al reclutamento di tali professionisti ed allo stanziamento delle necessarie risorse.
  Al riguardo, faccio presente che nell'ambito della Missione 6 del Piano nazionale di ripresa e resilienza sono previsti specifici interventi volti a rafforzare le prestazioni erogate sul territorio grazie al potenziamento e alla creazione di strutture e presidi territoriali (come le Case della Comunità e gli Ospedali di Comunità) e a garantire il rafforzamento dell'assistenza domiciliare, lo sviluppo della telemedicina e una più efficace integrazione con tutti i servizi socio-sanitari. In particolare, nell'ambito della Casa della Comunità opererà un team multidisciplinare di medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici specialistici, infermieri di comunità, altri professionisti della salute, garantendo anche l'integrazione dei servizi sociali territoriali.
  Nel contesto sopra riassunto, sarà cura del Ministro della salute individuare ulteriori iniziative che possano corrispondere alla crescente domanda assistenziale in questione.
  Nelle more di interventi di portata più organica, si segnala che è allo studio una proposta normativa del Ministero della salute che autorizza gli enti del Servizio sanitario nazionale a conferire incarichi di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa, sino al 31 dicembre 2021, ad un contingente complessivo massimo di 600 psicologici, con impegno orario sino a 24 ore settimanali, al fine di tutelare il benessere psicologico individuale e collettivo ed assicurare le prestazioni psicologiche, anche domiciliari, ai cittadini ed agli operatori sanitari, in particolare per fronteggiare il disagio conseguente alla pandemia da COVID-19. Per tale iniziativa, attualmente in fase di verifica istruttoria, è previsto uno stanziamento aggiuntivo pari a circa 20 milioni di euro, da finanziare con le risorse dello scostamento di bilancio.