• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/09129 (4-09129)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09129presentato daBORGHI Claudiotesto diMercoledì 28 aprile 2021, seduta n. 496

   CLAUDIO BORGHI. — Al Ministro dell'università e della ricerca, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   nell'estate 2019, su organi di stampa, è apparsa un'intervista alla dottoressa Maddalena Marini, ricercatrice dell'Istituto italiano di tecnologia (IIT), in cui presentava una ricerca volta a contrastare stereotipi e pregiudizi;

   come si legge nell'intervista, secondo la ricercatrice, la globalizzazione ha portato a ripercussioni e scontri a livello sociale dovuti allo scambio culturale tra civiltà e culture molto diverse tra di loro. La ricerca scientifica ha mostrato che la nostra mente contiene stereotipi e pregiudizi che sono legati alle diverse caratteristiche sociali degli individui, quali ad esempio l'etnia, il colore della pelle, il peso, il genere, l'età, l'orientamento sessuale, politico o religioso, la disabilità e la malattia fisica o mentale;

   la dottoressa Marini dichiara che questi stereotipi sono così instillati nella nostra mente che l'unico modo per cambiarli sia modificare i meccanismi biologici del cervello responsabili della generazione e controllo di tali stereotipi;

   in particolare, tali studi sono volti all'utilizzo di una procedura chiamata stimolazione cerebrale non invasiva, una tecnica appartenente al campo scientifico delle neuroscienze. Le tecniche di stimolazione cerebrale non invasiva sono delle procedure considerate sicure che permettono, inducendo delle piccole correnti elettriche o magnetiche, di modulare i meccanismi attraverso i quali il cervello regola il nostro comportamento;

   le neuroscienze sono una delle più promettenti branche della ricerca contemporanea e l'Italia è parte significativa di questa attività insieme a molti Paesi nel mondo. Non bisogna tuttavia dimenticare che il cervello non è un organo qualunque; in esso è racchiuso il nostro pensiero, la cui libertà ci caratterizza. Gli interventi quindi che possano modificare tale libertà vanno giudicati con estrema cautela;

   pertanto, tali linee di ricerca dovrebbero essere ben vagliate dal punto di vista etico, in quanto appare ovvio che lo sviluppo di una tecnologia che consenta di cambiare il giudizio del soggetto presenti molti aspetti critici, che devono essere strettamente valutati;

   l'Istituto italiano di tecnologia (IIT) è una fondazione disciplinata dagli articoli 14 e seguenti del codice civile, istituita con decreto-legge n. 269 del 2003, convertito dalla legge n. 326 del 2003 (articolo 4), finanziata dallo Stato per lo svolgimento di attività di ricerca scientifica di interesse generale, per fini di sviluppo tecnologico, nonché vigilato dal Ministero dell'economia e delle finanze e dal Ministero dell'università e della ricerca –:

   se ritengano opportuno che lo Stato, mediante il finanziamento a fondazioni pubbliche, supporti progetti di ricerca che appaiono all'interrogante volti a controllare e indirizzare l'opinione pubblica con metodi non ordinari e anticonvenzionali.
(4-09129)