• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/05858 (5-05858)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05858presentato daLAPIA Maratesto diMartedì 27 aprile 2021, seduta n. 495

   LAPIA e BOLOGNA. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   l'emergenza sanitaria determinata dal Covid-19, e le conseguenti misure adottate per contenere la diffusione del virus, hanno causato tra gli adolescenti un incremento dei disturbi d'ansia, irritabilità, del sonno e dell'alimentazione;

   il grido d'allarme è stato lanciato, nel marzo 2021, anche dall'ospedale «Meyer» di Firenze, tramite il responsabile della psichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza, il quale sostiene come vi sia «un notevole aumento dei casi di disturbi alimentari, legati all'anoressia» ma anche a «casi legati a disturbi d'ansia e di depressione, che diventano più invalidanti, impediscono di avere relazioni (...) e i più colpiti sono gli adolescenti e i preadolescenti»;

   un ulteriore studio italiano, condotto dall'Istituto Gaslini e dall'università di Genova, evidenzia che una percentuale di giovani fra il 65 per cento e il 71 per cento ha presentato problematiche comportamentali dipendenti dal lockdown, con sintomatologie di tipo regressivo quali paura del buio, pianto inconsolabile, difficoltà ad addormentarsi, ansia e alterazione del ritmo sonno-veglia;

   tutto ciò dimostra la necessità che il legislatore assuma quanto prima l'impegno di introdurre una normativa dettagliata che regoli un servizio psicologico di più immediato accesso con l'introduzione nel nostro sistema sanitario del cosiddetto «psicologo di famiglia», specializzato nelle cure primarie e che utilizzi modelli di cooperazione con i medici di medicina generale nell'ambito dell'assistenza sanitaria di base;

   nel nostro Paese, ad oggi, le attività del servizio psicologico rientrano ancora nell'ambito di servizi secondari o terziari: ciò implica che sia solo il medico di base a valutare per primo la presenza di una problematica psicologica nelle richieste del paziente, e non si consente così una diagnosi completa;

   l'articolo 12 del decreto-legge 35 del 2019 prevede la figura dello «psicologo di base»: un modello al quale poche regioni si sono conformate, palesando la necessità dell'approvazione di una normativa più ampia e dettagliata in tal senso;

   in termini di utilità lo «psicologo di famiglia» o cosiddetto «di base», comporterebbe per i pazienti una rapida e precoce presa in carico dei bisogni di tipo psicologico, oltre che un reale ammodernamento del nostro sistema sanitario –:

   quali iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda assumere al fine di provvedere in tempi brevi e ben definiti all'introduzione della figura dello psicologo di famiglia nel servizio sanitario nazionale, dunque in maniera omogenea per tutte le regioni, con l'adozione in tal senso di una normativa puntuale.
(5-05858)