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Atto a cui si riferisce:
C.5/05668 (5-05668)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 21 aprile 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-05668

  Con il presente atto parlamentare, gli onorevoli interroganti richiamano l'attenzione del Governo sulla salvaguardia dei livelli occupazionali dei lavoratori dei punti vendita del gruppo L'Alco.
  Secondo le informazioni acquisite dalla regione Lombardia, il gruppo, diffuso perlopiù in provincia di Brescia con alcune presenze in altre province lombarde, ha oggi circa 700 dipendenti ed è organizzato in tre distinte ragioni sociali:

   L'Alco Grandi Magazzini (Alco G.M.), che si articola in otto punti vendita all'ingrosso;

   Gestione centri commerciali (GEST.C.C.), che gestisce tre centri commerciali;

   L'Alco Spa, articolata in venticinque punti vendita al dettaglio.

  La regione Lombardia, espressamente interpellata dal Ministero che rappresento ha reso noto che la grave crisi del gruppo, che si è aggravata nelle ultime settimane, ha portato alla chiusura di tutti i punti vendita (tra la metà e la fine di marzo 2021) e alla presentazione di concordati (con riserva) che sono già stati richiesti da Alco Spa e Alco G.M. e a breve sarà richiesto per GEST.C.C. Il tribunale ha già nominato una terna di commissari cui farà gestire unitariamente le tre ragioni sociali.
  Dato anche l'alto numero di lavoratori coinvolti, la regione Lombardia ha fornito massima disponibilità, avviando diverse interlocuzioni con i rappresentanti aziendali e le organizzazioni sindacali per affrontare le criticità e accompagnare la vertenza cercando di salvaguardare quanto più possibile asset aziendali e livelli occupazionali.
  Il 15 aprile scorso presso la regione Lombardia si è tenuto un incontro tra azienda, commissari e organizzazioni sindacali per prevedere:

   l'attivazione per tutti i lavoratori di una CIGS per cessazione sostenuta dalle politiche attive regionali;

   la verifica esplorativa di un'offerta (per ora riservata), da parte di un primario player del settore, che riguarda più della metà dei punti vendita al dettaglio e tutti i centri commerciali;

   lo sviluppo di azioni volte alla ricerca di ulteriori soggetti investitori per i restanti punti vendita al dettaglio e per i punti vendita all'ingrosso.

  Durante l'incontro del 15 aprile, l'azienda ha comunicato che il giudice delegato è orientato ad autorizzare la richiesta di ricorrere alla CIGS per cessazione da parte delle due ragioni sociali già in concordato (Alco Spa e Alco G.M.), e che sarebbe stata presentata al Tribunale (il 19 aprile) la richiesta di concordato anche per l'altra ragione sociale, in esito alla quale verrà richiesta al giudice anche per quest'ultima l'autorizzazione a ricorrere alla CIGS per cessazione.
  Secondo quanto rappresentato dalla regione Lombardia, le organizzazioni sindacali sembrano concordare sul ricorso alla CIGS e, pertanto, la Regione ha già comunicato che organizzerà, insieme principalmente alla provincia di Brescia, i percorsi di politica attiva connessi all'ammortizzatore sociale.
  Sul versante delle offerte, l'azienda ha riferito che è pervenuta una seconda offerta, in competizione con quella già presentata. Pertanto il giudice è orientato a prevedere una gara competitiva per l'assegnazione degli asset aziendali.
  In conclusione, rassicuro gli onorevoli interroganti in merito all'attenzione da parte del Governo e da parte delle istituzioni locali.
  Voglio, pertanto, sottolineare che, al fine di individuare le possibili forme di sostegno per i lavoratori coinvolti, il Ministero del lavoro manterrà alta l'attenzione sulla vicenda esposta, continuando a monitorarne gli ulteriori sviluppi e a sostenere, in collaborazione con il Ministero per lo sviluppo economico, i percorsi per garantire per la salvaguardia dei livelli occupazionali.