• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/05801 (5-05801)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05801presentato daVALLASCAS Andreatesto diMartedì 20 aprile 2021, seduta n. 490

   VALLASCAS. — Al Ministro del turismo. — Per sapere – premesso che:

   il settore del turismo è tra i più colpiti a livello mondiale dalla pandemia COVID-19 con una perdita stimata dall'Organizzazione mondiale del turismo in 1.300 miliardi di dollari nel 2020, perdita che corrisponderebbe a più di 11 volte quella registrata durante la crisi economica globale del 2009;

   in l'Italia, la crisi del settore, secondo il dossier di Confesercenti «Le imprese nella pandemia (marzo 2020-marzo 2021)» è stimata in circa 36 miliardi di euro negli ultimi dodici mesi e rappresenta una quota importante della flessione dei consumi sul territorio;

   questa situazione ha determinato un improvviso crollo e, in alcuni periodi, un azzeramento delle entrate del settore con forti criticità per le strutture ricettive, alberghiere ed extra-alberghiere, impossibilitate a fare fronte alle numerose spese fisse, tra le quali, emerge per consistenza economica quella relativa ai canoni di locazione, in un contesto nel quale i contratti di locazione interesserebbero il 70 per cento delle imprese ricettive;

   Aigo Confesercenti, associazione che rappresenta il 55 per cento della capacità ricettiva italiana nell'extra-alberghiero, ha rilevato che la maggior parte degli operatori in affitto avrebbe lasciato l'attività;

   con il decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, è stata introdotta la misura che prevede la detrazione del credito d'imposta, pari al 60 per cento del contratto di locazione, per il canone degli immobili a uso non abitativo anche di interesse turistico, mentre per l'affitto d'azienda la detrazione è fissata al 50 per cento;

   tali misure sono state prorogate sino ad aprile 2021;

   è necessario rafforzare la misura, da una parte, portandola all'80 per cento, dall'altra, conferendole una durata oltre il 2021, considerata la necessità di garantire tempi congrui alla programmazione delle imprese e viste le previsioni che individuerebbero la fase di ripresa del settore solo tra il 2022 e il 2023;

   la citata disposizione è sottoposta a vincoli europei, sarebbe pertanto necessario avviare un'interlocuzione con la Commissione europea al fine di valutare la fattibilità di una sua rimodulazione –:

   se non ritenga opportuno, per quanto di competenza, assumere iniziative volte a promuovere interlocuzioni con la Commissione europea al fine di verificare la fattibilità di un incremento della percentuale del credito d'imposta (fino all'80 per cento) sugli immobili utilizzati per interesse turistico e del credito d'imposta per l'affitto d'azienda turistica estendendoli oltre il 2021.
(5-05801)