• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
C.2/01183 (2-01183) «Galizia, Berti, Bruno, Businarolo, Grillo, Ianaro, Papiro, Ricciardi, Scerra, Vignaroli, Flati, Frusone, Gallo, Giuliano, Grande, Grimaldi, Grippa, Gubitosa, Iorio, Gabriele Lorenzoni,...



Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01183presentato daGALIZIA Francescatesto diMartedì 20 aprile 2021, seduta n. 490

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro per il sud e la coesione territoriale, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:

   al fine di contenere gli effetti straordinari sull'occupazione determinati dall'epidemia da COVID-19 in aree caratterizzate da gravi situazioni di disagio socio-economico e di garantire la tutela dei livelli occupazionali, il decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104 (cosiddetto decreto agosto), ha previsto, in via sperimentale, in favore dei datori di lavoro privati, una riduzione del 30 per cento dei contributi previdenziali che i beneficiari devono versare nel quadro di contratti di lavoro che contemplano una sede di lavoro nelle regioni del Sud Italia;

   con la legge 30 dicembre 2020, n. 178 (legge di bilancio 2021), la fiscalità di vantaggio per il Mezzogiorno, cioè la decontribuzione del 30 per cento per i lavoratori impiegati nelle regioni del Sud che il «decreto agosto» aveva previsto per un periodo di tre mesi – dal 1° ottobre alla fine dell'anno – è diventata strutturale ed è stata prolungata fino al 31 dicembre 2029, con un'intensità decrescente che va dal 30 per cento fino al 31 dicembre 2025, al 20 per cento nel biennio 2026-27 e al 10 per cento negli anni 2028 e 2029;

   l'agevolazione contributiva si applica alle regioni del Sud Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), dove il Pil regionale è inferiore al 90 per cento della media dell'Unione europea e il tasso di occupazione è inferiore alla media nazionale. Del regime potranno beneficiare le imprese di tutte le dimensioni e attive in tutti i settori, ad eccezione dei settori finanziario, agricolo e del lavoro domestico;

   l'obiettivo del regime è di ridurre il costo del lavoro a carico dei beneficiari, aiutandoli in tal modo a soddisfare il fabbisogno di liquidità, a proseguire le attività e a mantenere i livelli occupazionali durante e dopo l'emergenza;

   il regime di agevolazioni fiscali è stato notificato, nell'ambito del «Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia nell'attuale emergenza del COVID-19» (cosiddetto Temporary Framework), alla Commissione europea, che non solo ne ha constatato la compatibilità con le condizioni stabilite nel suddetto quadro degli aiuti di Stato, ma che ne ha altresì evidenziato la necessità per porre rimedio al grave turbamento dell'economia e contribuire alla gestione dell'impatto economico del coronavirus nelle regioni del Sud Italia;

   dopo la proroga, da parte della Commissione europea, del Quadro temporaneo delle misure di aiuto fino al 31 dicembre 2021, anche le modifiche al regime di decontribuzione sono state approvate dalla Commissione europea con la Decisione C(2021) 1220 final del 18 febbraio 2021, che ha autorizzato la concedibilità dell'esonero contributivo fino al 31 dicembre 2021, termine finale di operatività del Temporary Framework;

   per quanto attiene l'esonero contributivo relativo al periodo 1° gennaio 2022-31 dicembre 2029, si rinvia all'esito del procedimento di autorizzazione ai sensi dell'articolo 108, paragrafo 3, del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea e nel rispetto delle condizioni previste dalla normativa applicabile in materia di aiuti di Stato;

   in totale, il Governo ha stimato per la fiscalità di vantaggio per il Mezzogiorno un fabbisogno di oltre 40 miliardi di euro, da coprire anche sfruttando i fondi strutturali europei 2021-27 e le risorse di React-Eu per una quota pari a 4 miliardi di euro –:

   se il Governo, sulla base dei dati a propria disposizione, intenda fornire aggiornamenti in merito agli effetti, anche in termini di platea dei beneficiari raggiunti dallo sgravio contributivo, della misura relativa alla decontribuzione del 30 per cento per i lavoratori impiegati nelle regioni del Sud di recente introduzione e fin qui realizzati in termini di competitività delle imprese e di promozione della stabilità occupazionale nelle regioni del Sud Italia, per rilanciare il tessuto produttivo del Mezzogiorno.
(2-01183) «Galizia, Berti, Bruno, Businarolo, Grillo, Ianaro, Papiro, Ricciardi, Scerra, Vignaroli, Flati, Frusone, Gallo, Giuliano, Grande, Grimaldi, Grippa, Gubitosa, Iorio, Gabriele Lorenzoni, Lovecchio, Mammì, Manzo, Mariani, Marino, Martinciglio, Melicchio, Migliorino, Misiti, Nappi, Olgiati, Penna, Provenza, Raffa».