• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/08973 (4-08973)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08973presentato daDE CARLO Sabrinatesto diLunedì 19 aprile 2021, seduta n. 489

   DE CARLO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   la pandemia da COVID-19, sia nelle sue fasi iniziali, sia nelle sue fasi odierne, che perdurano ancora critiche, a causa di decenni di tagli alla sanità, ha posto il Governo, le amministrazioni regionali, ospedaliere e tutti i professionisti coinvolti, sin dal periodo pre-pandemico, in condizione di dover affrontare l'emergenza con risorse ridotte;

   il personale sanitario che sin dall'inizio ha retto senza tentennamenti l'impatto della pandemia ha dimostrato in modo continuativo di saper organizzare il proprio insostituibile lavoro in modo tale da garantire la tenuta dell'intero sistema sanitario ospedaliero;

   vanno considerate le criticità denunciate dall'Aaroi-Emac, relative ai criteri di disponibilità dei posti letto di terapia intensiva, ai loro tassi di occupazione, e, infine, per le dotazioni di personale medico e infermieristico;

   alcuni criteri annoverano tra i posti letto di terapia intensiva (rectius: posti letto di rianimazione) anche quei posti letto che sono definiti dalle corrispettive amministrazioni regionali come «convertibili», vale a dire – a quanto si apprende – ricavabili addirittura anche da lettini operatori;

   inoltre vi sarebbero talune esclusioni, dal computo dei pazienti degenti in rianimazione, vale a dire di quei pazienti che pur ricoverati in reparti classificati «ad intermedia intensità di cura» (rectius: unità di terapia sub-intensiva) sono in realtà sottoposti a trattamenti terapeutici anche ma non solo respiratori di tipo intensivo, vale a dire che, per esempio, vengono ricoverati per essere intubati e ventilati meccanicamente, trattamento riservato alle sole rianimazioni;

   infine, secondo quanto riportato dall'Aaroi-Emac, alcune organizzazioni del lavoro e del personale medico ed infermieristico, in primis secondo le rispettive dotazioni numeriche, parrebbero non completamente rispondenti ai criteri di corretto dimensionamento di tali dotazioni organiche per le rianimazioni;

   i criteri di corretta definizione sono sempre definiti per legge ed è necessario intervenire affinché tutti i decisori politici ed amministrativi del Servizio sanitario nazionale e tutti gli operatori sanitari vengano messi nella condizione di prendere le più opportune iniziative di contenimento della pandemia;

   elencare come posti letto di rianimazione quelli che non ne hanno effettivamente le giuste caratteristiche o non inserire tra i malati di terapia intensiva i pazienti ricoverati con insufficienza respiratoria da COVID-19 risulterebbe fuorviante al fine di un concreto ed efficiente piano di emergenza sanitaria nazionale –:

   quali siano i criteri utilizzati per calcolare i posti letto di «terapia intensiva» disponibili, se l'attuale conteggio pubblicato sul portale dell'Agenas comprenda tutti gli spazi utilizzati o utilizzabili in estrema emergenza come «terapia intensiva» ma non realmente tali – come ad esempio i lettini operatori – e se quindi nel conteggio giornaliero dei posti letto di rianimazione per ciascuna regione siano da considerare solo quelli «attivati».
(4-08973)