• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
S.0/02144/056/ ... Il Senato, in sede di esame del disegno di legge «Conversione in legge del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41, recante misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli...



Atto Senato

Ordine del Giorno 0/2144/56/0506 presentato da MICHELA MONTEVECCHI
giovedì 15 aprile 2021, seduta n. 017


Il Senato,

in sede di esame del disegno di legge «Conversione in legge del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41, recante misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19» (A.S. 2144);

premesso che:

il provvedimento in esame reca misure in materia di sostegno al reddito di lavoratori, operatori economici ed enti del terzo settore operanti anche nel comparto culturale;

considerato che:

da marzo 2020, su tutto il territorio nazionale, sono stati sospesi tutti i servizi di apertura al pubblico degli istituti e dei luoghi della cultura, nonché gli spettacoli di qualsiasi natura, inclusi quelli teatrali e cinematografici;

da maggio 2020 è stato poi consentito, a determinate condizioni, il servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura e, da giugno 2020, lo svolgimento di spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi;

ad ottobre 2020, in considerazione del carattere particolarmente diffusivo dell'epidemia e dell'incremento dei casi sul territorio nazionale, sono state reintrodotte progressivamente le limitazioni disposte precedentemente;

qualche nuova possibilità di riapertura era stata prevista tra dicembre 2020 e gennaio 2021: ulteriori riaperture, inizialmente previste a decorrere dalla fine del mese di marzo 2021, sono poi state sospese dal governo attuale;

è fondamentale rispondere agli urgenti bisogni di danzatori, musicisti e di tutti i lavoratori dello spettacolo e quindi fornire loro il giusto riconoscimento professionale e le opportune tutele salariali, previdenziali e assistenziali,

considerato inoltre che:

la priorità del governo è quella di assicurare in via principale la salute dei cittadini che include una dimensione fisica e psicologica e che questa esigenza prioritaria può convivere con la riapertura dei luoghi della cultura, delle sale teatrali e cinematografiche, nel rispetto delle condizioni da stabilire attraverso gli opportuni protocolli;

si è venuta a creare ultimamente una situazione paradossale per cui oggi ci si può raccogliere per consumare negli store dei franchising e per viaggiare all'estero, ma non per poter fruire della Cultura, nel rispetto delle opportune misure di sicurezza;

in particolare, dalla formulazione di cui al comma 5 dell'articolo 28 del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, come novellato dalla legge 3o dicembre 2020,10. 178, la misura del credito di imposta per gli affitti pare ridursi al solo comparto turistico-ricettivo;

inoltre, restano escluse dalle misure di sostegno una serie di categorie afferenti alla filiera della cultura come, ad esempio, quelle attinenti le pubbliche relazioni, le attività di intrattenimento;

valutato che:

ci sia avvia verso la stagione estiva che quindi consente con maggiore facilità il distanziamento tra le persone all'aria aperta;

in tale prospettiva, è necessario supportare gli enti locali e gli operatori del mondo dello spettacolo nel senso di poter provvedere ad una programmazione certa delle attività;

seppure importanti, i fondi riconosciuti ai comparti del cinema, dello spettacolo e della Cultura più in generale, non potranno arginare le enormi perdite derivanti da un'inattività così prolungata, con enormi ricadute non solo sul patrimonio culturale italiano ma anche sull'occupazione e sui più giovani;

questo tempo di emergenza dovrebbe riportarci lungo la via che i Costituenti avevano già indicato con lungimiranza, ossia quella della promozione dello sviluppo della Cultura;

impegna il Governo:

a valutare l'opportunità, nel rispetto delle disposizioni volte a tutelare la salute di tutti, di riaprire progressivamente i luoghi della cultura, le sale teatrali e cinematografiche, nonchè le scuole di danza;

a procedere, in riferimento alle risorse di parte corrente del 'Fondo Emergenze Spettacolo, Cinema e Audiovisivo', ad una ripartizione giusta ed equa tra i diversi settori dello spettacolo, del cinema e dell'audiovisivo, tenuto conto dei diversi bisogni e delle realtà più piccole ed emergenti;

a incrementare le risorse di parte capitale del 'Fondo Emergenze spettacolo, cinema e audiovisivo'al fine di realizzare gli opportuni investimenti di messa in sicurezza per consentire lo svolgimento degli spettacoli in presenza e, al contempo, estendere le misure di sostegno alle categorie della filiera cultura ancora rimaste escluse;

a valutare l'opportunità di estendere la possibilità di usufruire del credito di imposta per i canoni di locazione di immobili a uso non abitativo e affitto di azienda fino ad aprile 2021 o altri periodi eventualmente successivi che saranno previsti, alla categoria delle imprese culturali e a cinema, teatri, sale da concerto e scuole di danza private;

a valutare l'opportunità di estendere i corsi per i quali è possibile utilizzare la Carta elettronica, cosiddetta «App 18», includendovi quelli di danza;

a provvedere con maggiore celerità alla presentazione di una proposta di legge organica sulla riforma dello spettacolo dal vivo, nel senso di dare attuazione agli indirizzi parlamentari contenuti nella risoluzione Doc. XXIV n. 15, riguardante i criteri di riparto del FUS, approvata il 15 gennaio 2020 dalla 7 Commissione permanente dei Senato nonchè tenendo in considerazione le risultanze dell'Indagine conoscitiva in materia di lavoro e previdenza nel settore dello spettacolo attualmente in corso di svolgimento presso le Commissioni riunite VII e XI dilla Camera dei deputati.
(0/2144/56/0506)
Montevecchi, De Lucia, Vanin, Catalfo, Croatti