• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/05699 (5-05699)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05699presentato daGEBHARD Renatetesto diMercoledì 7 aprile 2021, seduta n. 481

   GEBHARD, COLLETTI, TRANO e CABRAS. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   il 21 luglio 2001 si chiuse il summit del G8 a Genova, dopo tre giorni di manifestazioni, in gran parte pacifiche, durante le quali, tuttavia, si registrano anche momenti di forte tensione e duri scontri tra polizia e manifestanti;

   alcuni manifestanti quella notte si erano fermati a dormire nel complesso scolastico Armando Diaz, dove la polizia avrebbe eseguito una perquisizione, in assenza di autorizzazione del magistrato, portando a termine un'operazione di una violenza ingiustificabile: 60 persone ferite, 28 ricoverate con fratture multiple, 5 in pericolo di vita;

   secondo Amnesty International ci furono gravissime violazioni dei diritti umani, per le quali c'è stata «una vergognosa mancanza di assunzione di responsabilità», circostanza confermata da processi, testimonianze e immagini relative a quel drammatico evento;

   la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo ha condannato l'Italia per il comportamento tenuto dalle forze dell'ordine durante quella violenta irruzione, per violazione dell'articolo 3 della Convenzione dei diritti dell'uomo sul «divieto di tortura e di trattamenti disumani o degradanti»;

   la Corte di cassazione ha confermato, in via definitiva, l'impianto accusatorio della Corte d'appello che aveva determinato le condanne per i fatti di Genova, con motivazioni durissime, esprimendo un pesante giudizio sul comportamento delle forze dell'ordine, che avrebbero usato violenza «non giustificata e punitiva» su persone «all'evidenza inermi»;

   alcuni dei condannati, all'epoca dei fatti, ricoprivano ruoli di rilievo nelle forze dell'ordine, che hanno dovuto abbandonare per via della pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici;

   in seguito a notizie pubblicate sugli organi di stampa si è appreso che il 28 ottobre 2020, per «decisione» della Ministra dell'interno e del Capo della polizia, sarebbero stati promossi alla carica di vicequestore due funzionari di polizia condannati, in via definitiva, a tre anni e otto mesi più cinque anni di interdizione dai pubblici uffici per i fatti di Genova del 2001: Pietro Troiani, «condannato per aver introdotto due bombe molotov all'interno della scuola Diaz», e Salvatore Gava, «per averne falsamente attestato il rinvenimento, affinché tale scenario potesse costituire una giustificazione per la sanguinosa irruzione nell'edificio e una ricostruzione da fornire ai mezzi d'informazione» –:

   se il Ministro interrogato intenda promuovere iniziative di competenza, a tutela del pubblico interesse, per verificare se quanto evidenziato corrisponda al vero e, conseguentemente, valutare l'opportunità di adottare eventuali iniziative per provvedere, con urgenza, all'annullamento o revoca delle suddette promozioni.
(5-05699)