• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
C.2/01166 (2-01166) «Zolezzi, D'Arrando, Maraia, Daga, Deiana, D'Ippolito, Di Lauro, Licatini, Micillo, Terzoni, Traversi, Varrica, Vianello, Vignaroli, Bilotti, Cadeddu, Cassese, Cillis, Gagnarli,...



Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01166presentato daZOLEZZI Albertotesto diMartedì 6 aprile 2021, seduta n. 480

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della salute, il Ministro della transizione ecologica, per sapere – premesso che:

   il 7 agosto 2020 l'interpellanza urgente n. 2-00894 in merito al tema del nuovo Pfas cC604 prodotto in esclusiva dalla Solvay S.P. di Spinetta Marengo (Alessandria), dopo il fallimento della Miteni di Trissino (Vicenza) nel 2018, chiarì il piano di Solvay che prevede la riduzione fino al 99,9 per cento (tramite osmosi inversa vibrazionale, metodo sperimentale) dei Pfas negli scarichi. L'Ispra assimila il cC604 alle sostanze persistenti, bioaccumulabili e tossiche, molto persistenti e molto bioaccumulabili (Reach). La sostanza è stata rinvenuta a valle della barriera idraulica della Solvay, i cui dirigenti sono stati condannati nel dicembre 2019 per disastro ambientale colposo;

   nonostante la sentenza, Solvay sta chiedendo alla provincia di Alessandria di incrementare da 40 a 60 t/anno la produzione di cC604 e di eseguire il ciclo produttivo completo come quello eseguito in precedenza dalla Miteni;

   nella missione della Commissione «ecomafie» a Spinetta, nell'ottobre 2020, è emerso come venga prodotto anche ADV7800, un Pfas a catena lunga, e non si comprende se ciò sia lecito;

   nel mese di dicembre 2020 è stata discussa in Unione europea la direttiva sull'acqua potabile che, seppur non citi i nuovi Pfas, ha indicato la necessità di normare le concentrazioni dei Pfas agli scarichi;

   studi sulla risposta alle vaccinazioni citati nel documento Opinion on Pfos and Pfoa di Efsa (Efsa Contam Panel, 2018) documentano, a quanto consta all'interpellante, la riduzione del 50 per cento dei titoli anticorpali al di sotto della soglia di protezione per una concentrazione di Pfas di circa 10 ng/litro, per le vaccinazioni anti tetano, difterite e influenza;

   recenti studi (Grandjean et al) documentano un aumento della gravità del Covid-19 in relazione alla concentrazione ematica dei Pfas (Pfba in particolare);

   nel luglio 2020, l'ispezione di Arpa Piemonte a Torre Garofoli di Tortona (Alessandria) ha rilevato la presenza di depositi gestiti da Arcese trasporti contenenti Pfas (11,732 tonnellate) in 10 cisternette, di cui alcune a temperatura controllata, alcune no, provenienti dalla Miteni e destinati alla Solvay in due depositi esistenti a Tortona, trasporti eseguiti fra il 2015 e il 2020. I depositi di Arcese, che esegue i trasporti per conto di Solvay speciality polymers spa, risultano fuori dalla direttiva Seveso. Nel documento di Arpa viene posto il dubbio che tali attività debbano essere comprese nell'Aia;

   la conferenza di servizi provinciale è terminata nell'ottobre 2020, ma non esiste ancora il documento finale autorizzativo; da notizie di stampa risulta che la provincia (autorità competente) sembra volere autorizzare la modifica dell'Aia, l'aumento e la variazione della produzione dei Pfas;

   durante la missione della commissione ecomafie dell'ottobre 2020 a quanto consta all'interpellante sarebbero state dichiarate perdite attuali del 12 per cento dei Pfas in corpo idrico; tra l'altro sembrerebbe che non vi sia alcuna garanzia che i filtri a osmosi inversa vibrante funzioneranno, e che in ogni caso, prima di 3 anni non saranno a disposizione;

   i dati epidemiologici della popolazione sono preoccupanti, i dati relativi alla salute degli operai non sono stati messi a disposizione durante le audizioni Asl in prefettura a Vercelli;

   da notizie di stampa risulta che i limiti agli scarichi sarebbero presenti nella bozza del collegato ambientale 2020, annunciato nella Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza 2019 (limiti presenti solo in legge regionale veneta, ma non per il cC604, prodotto anche alla Miteni prima del fallimento), con un limite di 7 microgrammi/litro per i primi 24 mesi, 3,5 per i successivi e 0,5 dopo 48 mesi;

   nel documento «valutazione dei rischi da sostanze perfluorate GEN X e cC604: richiesta di parere» dell'istituto superiore di sanità i valori consigliati di cC604 agli scarichi risultano 0,1 microgrammi/litro (per singolo composto) con un valore di 0,5 microgrammi/litro per la sommatoria. Valori quindi inferiori di 70 volte rispetto a quelli presenti nella bozza del collegato e che rimangono minori di 5 volte anche ammettendo un periodo transitorio (3 anni per Iss);

   la citata nuova direttiva acque dell'Unione europea concorda sul valore cumulativo di 0,5 microgrammi/litro e 0,1 per singolo composto, ma si riferisce solo a 20 vecchi Pfas a catena lunga. Ma, dato il parere dell'Iss, è possibile essere più restrittivi e normare anche il cC604 e l'ADV7800 –:

   se i Ministri interrogati non ritengano di adottare iniziative, per quanto di competenza, per adeguare i valori consentiti riferiti agli scarichi relativamente ai Pfas a quanto proposto dall'Iss anche per i Pfas a catena corta (in particolare cC604) e per l'ADV7800 (a catena lunga), chiarendo la liceità della produzione di questa molecola a catena lunga;

   se non ritengano di adottare iniziative, per quanto di competenza, anche acquisendo ulteriori elementi in merito all'autorizzazione integrata ambientale che la provincia di Alessandria sembra in procinto di rilasciare alla Solvay, per tutelare il bacino idrico del Po e la popolazione che vi risiede (un terzo dei cittadini italiani), anche in relazione all'emergenza Covid-19;

   se risultino esiti dello studio di coorte osservazionale che era stato predisposto in Veneto nel 2016 ed era stato segnalato in ritardo durante l'audizione del luglio 2019 presso la Commissione «ecomafie» dalla dottoressa Dogliotti dell'Iss, per mancata collaborazione della regione Veneto con l'Iss, e se si ritenga di programmare ed eseguire analogo studio ad Alessandria.
(2-01166) «Zolezzi, D'Arrando, Maraia, Daga, Deiana, D'Ippolito, Di Lauro, Licatini, Micillo, Terzoni, Traversi, Varrica, Vianello, Vignaroli, Bilotti, Cadeddu, Cassese, Cillis, Gagnarli, Gallinella, L'Abbate, Maglione, Alberto Manca, Marzana, Parentela, Pignatone, Aresta, Del Monaco, Iovino, Roberto Rossini».