Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
C.4/08785 (4-08785)
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-08785presentato daZANICHELLI Davidetesto diGiovedì 1 aprile 2021, seduta n. 479
ZANICHELLI, ASCARI e SPADONI. — Al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. — Per sapere – premesso che:
il ponte Lenzino, importante collegamento in Alta Valtrebbia, situato nel comune di Corte Brugnatella, a circa 80 chilometri da Piacenza, ha subito un crollo in data 3 ottobre 2020. A cedere è stata l'intera campata centrale, che si è sbriciolata nel fiume Trebbia;
a gennaio 2020 Anas, responsabile della strada Statale 45, e quindi anche della infrastruttura caduta, aveva affidato i lavori di messa in sicurezza del viadotto. L'anno prima era stato esteso ai mezzi pesanti in transito sul ponte fino a 44 tonnellate. Il provvedimento era stato assunto dopo l'analisi dei risultati dei test condotti sull'infrastruttura, evidentemente erronei;
dopo sopralluoghi e progetti che assicuravano che nel giro di sei mesi sarebbe stato costruito il ponte provvisorio e vi sarebbe stata la predisposizione di un percorso alternativo, di circa 15 chilometri più lungo, che prevedeva il passaggio di un tratto in provincia di Pavia, ad oggi non è ancora stato realizzato nemmeno il ponte provvisorio, un ritardo sicuramente agevolato dal maltempo invernale ma che arreca non pochi danni ai cittadini e alla zona tutta già fiaccata dalle limitazioni dovute al Covid-19;
le possibili soluzioni per la ricostruzione del Ponte Lenzino prospettate da Anas sono quattro:
1) ponte a monte dell'esistente;
2) ponte sovrastante l'esistente e collineare, senza ricostruzione di una nuova pila in alveo;
3) ponte sovrastante l'esistente e collineare, con ricostruzione di una nuova pila in alveo;
4) ponte sovrastante l'esistente non collineare con addolcimento degli imbocchi stradali in corrispondenza delle spalle;
le amministrazioni e i cittadini sono favorevoli alla soluzione del ponte nuovo (ipotesi 1), dal momento che comporterebbe costi decisamente minori, sarebbe più funzionale e non costringerebbe alla manutenzione continua dei ruderi del ponte vecchio posto sotto il nuovo con ulteriore spreco di denaro pubblico;
i Ministeri della cultura e delle infrastrutture e della mobilità sostenibili e, in particolare, anche la Soprintendenza sarebbero orientati, invece, per la soluzione 2, che consiste nel costruire sui sedimi del ponte crollato un nuovo ponte al solo scopo di mostrare la sedimentazione dei vari manufatti costruiti nel tempo con una spesa stimata di 4,2 milioni di euro per il ponte provvisorio di ben 21 milioni di euro per il definitivo costruito sull'esistente –:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza della situazione;
quali siano i suoi orientamenti in merito e quali iniziative, per quanto di competenza, intenda adottare.
(4-08785)