• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/02757/026    premesso che:     l'articolo 22, introdotto nel corso dell'esame del provvedimento al Senato, prevede principi e criteri direttivi per l'attuazione della direttiva (UE)...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02757/026presentato daVALBUSA Vaniatesto presentato Martedì 30 marzo 2021 modificato Mercoledì 31 marzo 2021, seduta n. 478

   La Camera,
   premesso che:
    l'articolo 22, introdotto nel corso dell'esame del provvedimento al Senato, prevede principi e criteri direttivi per l'attuazione della direttiva (UE) 2019/904, sulla riduzione dell'incidenza di determinati prodotti di plastica sull'ambiente, comunemente conosciuta come Direttiva SUP – Single Use Plastics;
    l'industria della plastica, ed il relativo indotto, con 11.000 imprese coinvolte nella filiera, nel 2018 (corrispondente al 22 per cento del totale europeo) e con un fatturato pari circa a 30 miliardi di euro, per un livello di occupazione di circa 95.000 addetti, è uno dei settori produttivi che, in Italia, contribuisce ingentemente al prodotto interno lordo;
    nell'ambito della crisi generale del settore, il comparto delle aziende che producono palette in plastica per il caffè o tè per i distributori automatici, vive una grave difficoltà nell'avvicinarsi della data del 3 luglio 2021, in cui la Direttiva Europea sulla Plastica Monouso, la 2019/904/UE, vieta l'immissione sul mercato del proprio prodotto;
    il problema è che non esiste un'alternativa immediata per la sostituzione totale delle palette in plastica: la bioplastica compostabile non regge alle alte temperature delle bevande calde (caffè, tè ecc.) mentre il legno, che non ha la certificazione di riciclabilità, è proveniente interamente dall'estero;
    la pandemia da COVID-19 ha peggiorato la situazione bloccando, per mancanza di fondi, le attività di ricerca delle aziende interessate ai fini dell'individuazione e sviluppo di nuovi materiali;
    in assenza di alternative percorribili, le aziende di palette di plastica dovrebbero trasformarsi, in tempi brevissimi, da produttori leader a livello internazionale a semplici rivenditori di palette in legno con un grave impatto in termini di fatturato e di perdita di posti di lavoro; anche i macchinari, non potendo essere riconvertiti, potrebbero solo essere dismessi con una perdita di valore di diversi milioni di euro;
    infatti, l'Italia è la nazione leader a livello internazionale nel settore della distribuzione automatica di alimenti e bevande, con oltre 800 mila distributori automatici installati in Italia contro i 500 mila presenti in Germania o in Francia; in Italia operano oltre 3 mila aziende che gestiscono distributori automatici che assicurano lavoro a 33 mila persone a cui si aggiungono altre 12 mila dell'indotto;
    la leadership italiana nel settore della distribuzione automatica ha fatto sì che anche la produzione di palette in plastica per il settore del vending si sia concentrata nel nostro Paese; dal Nord al Sud ci sono circa 7 aziende specializzate nella produzione di palette in plastica dei distributori automatici che vendono in tutto il mondo;
    inoltre, le palette, prodotte in Italia e certificate per l'uso alimentare sono riciclabili al 100 per cento e l'associazione di categoria «Confida» le ha inserite all'interno di RiVending (www.rivending.eu), un progetto di raccolta e riciclo della plastica di bicchierini e palette dei distributori automatici;
    si tratta, pertanto, di una produzione italiana di grande qualità che purtroppo rischia di scomparire, con gravi perdite di posti di lavoro qualora le nostre aziende non riescano di testare e sviluppare nuovi materiali compatibili con i nuovi standard europei;
    l'articolo 22, comma 1, lettera c), del disegno di legge in esame stabilisce che ove non sia possibile l'uso di alternative riutilizzabili ai prodotti di plastica monouso destinati ad entrare in contatto con alimenti elencati nella parte B dell'allegato alla direttiva (UE) 2019/904 – inerente i divieti di immissione sul mercato – prevedere la «graduale restrizione all'immissione sul mercato» dei medesimi prodotti nel rispetto dei termini temporali previsti dalla suddetta direttiva 2019/904, consentendone l'immissione nel mercato qualora realizzati in plastica biodegradabile e compostabile certificata conforme allo standard europeo ENI3432 e con percentuali crescenti di materia prima rinnovabile;
    la data del 3 luglio 2021, entro cui la direttiva 2019/904/UE prevede il divieto di immissione sul mercato di alcuni prodotti di plastica monouso, si presenta molto ravvicinata, anche in considerazione del ritardo registrato nell'emanazione della legge di delegazione per il 2019-2020 e delle difficoltà cui sono sottoposte le imprese a causa dell'emergenza pandemica da COVID-19;
    le nuove regole atte a disciplinare la produzione e il consumo della plastica devono, da una parte, essere rispettose del principio di transizione ecologica e sviluppo sostenibile, in applicazione dei principi dell'economia circolare, e, dall'altra, devono salvaguardare i livelli occupazionali ed economici che il settore ha registrato nel corso del tempo,

impegna il Governo

a valutare la possibilità, in un'ottica di compatibilità con la disciplina euro-unitaria, di consentire una proroga dell'entrata in vigore del divieto di immissione sul mercato di palette in plastica per le bevande calde per distributori automatici, per almeno un anno ossia al 3 luglio 2022, in modo da concedere un tempo congruo alle aziende per poter testare e sviluppare nuovi materiali, compatibili con i nuovi standard europei, rispettando il principio di transizione ecologica e sviluppo sostenibile.
9/2757/26. (Testo modificato nel corso della seduta) Valbusa, Lucchini, Badole, Benvenuto, D'Eramo, Parolo, Patassini, Raffaelli, Vallotto.