• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
C.2/01156 (2-01156) «Giacomoni, Occhiuto, Cannizzaro, D'Attis, Mandelli, Pella, Prestigiacomo, Paolo Russo, Angelucci, Baratto, Cattaneo, Giacometto, Martino, Porchietto».



Atto Camera

Interpellanza 2-01156presentato daGIACOMONI Sestinotesto presentato Martedì 30 marzo 2021 modificato Mercoledì 31 marzo 2021, seduta n. 478

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:

   il 10 marzo 2021 è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto del Ministero dell'economia e delle finanze 3 febbraio 2021, n. 26 recante il regolamento concernente i requisiti di accesso, condizioni, criteri e modalità degli investimenti del «Patrimonio Destinato» di cui all'articolo 27 del cosiddetto decreto rilancio (decreto-legge n. 34 del 2020);

   tale decreto sarà vigente a decorrere dal 25 marzo 2021 e rappresenta senza alcun dubbio un passo in avanti per il Patrimonio Destinato al sostegno e rilancio del sistema economico-produttivo italiano in conseguenza dell'emergenza epidemiologica da Covid-19;

   sul punto si evidenzia che, per garantire l'effettiva operatività del processo, dovranno essere definiti gli apporti stabiliti con decreto del Ministero dell'economia e delle finanze (cosiddetto Decreto Apporti, ovvero il decreto con cui sarà emessa la prima tranche di titoli da conferire al Patrimonio destinato per sostenere innanzitutto le imprese con maggiori difficoltà economiche in questo momento) e con regolamento operativo da deliberarsi da parte di Cassa depositi e prestiti;

   come noto, infatti, i tre pilastri su cui si deve articolare l'intervento del Patrimonio destinato sono: a) gli interventi disponibili fino al 31 dicembre 2021, salvo altre proroghe nel quadro del cosiddetto Temporary Framework della Commissione europea per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da Covid-19, sotto forma di aumento di capitale, prestito obbligazionario subordinato, convertendo, prestito obbligazionario subordinato convertibile e prestito obbligazionario subordinato; b) gli interventi a condizioni di mercato, sotto forma di aumento di capitale e prestito obbligazionario convertibile; sempre a condizioni di mercato, gli interventi di acquisto diretto o indiretto (questi tramite Oicr-Organismi di investimento collettivo del risparmio) e interventi di turnaround diretto o indiretto tramite Oicr;

   tale articolazione definisce l'evoluzione, a partire dal 2022, del Patrimonio Destinato nel cosiddetto «Patrimonio Rilancio» e conseguentemente una chiara distinzione tra l'iniezione di risorse per consentire alle imprese di sopravvivere a causa dell'emergenza pandemica da Covid-19, ovvero il capitale di salvataggio e l'iniezione di capitale di crescita dove i soggetti operano secondo logiche e dinamiche di mercato;

   in tale quadro occorre, tuttavia, rilevare che, ad oggi, non risulta ancora emanato il citato «decreto Apporti» che dovrebbe, invece, essere varato subito per garantire immediato sostegno alle imprese in grave difficoltà economiche, né tanto meno il decreto del Ministero dell'economia e delle finanze di cui al comma 18-ter dell'articolo 27 del decreto-legge «Rilancio» (che doveva essere emanato entro il settembre 2020) ove si prevede che, al conto fruttifero su cui confluiscono le disponibilità liquide del Patrimonio destinate possano affluire anche le disponibilità liquide dei contribuenti che intendano investire i loro risparmi a sostegno della crescita dell'economia reale, rafforzando la capitalizzazione popolare delle imprese. Tale disposizione prevede, poi, che le disponibilità liquide del patrimonio destinato così costituite siano gestite dalla Cassa depositi e prestiti S.p.a, assicurando il massimo coinvolgimento anche delle società di gestione del risparmio italiane per evitare ogni possibile effetto di spiazzamento del settore private capital;

   nell'ambito del disegno di legge di bilancio per il 2021 A.C. 2790-bis), l'interpellante aveva, altresì, presentato un emendamento con cui si proponeva che il Ministro dell'economia e delle finanze, al fine di garantire maggiore competitività del sistema produttivo attraverso la leva finanziaria, in conformità con gli atti di indirizzo approvati dal Parlamento sulla individuazione delle priorità nell'utilizzo del Recovery Fund, individuasse le risorse destinate a potenziare le nuove forme di incentivazione fiscale del risparmio, in analogia con quanto già previsto per i Piani individuali di risparmio (Pir) al fine di accelerare l'evoluzione del Patrimonio Rilancio in un vero e proprio fondo sovrano pubblico-privato italiano, o fondo dei fondi, gestito dalla Cassa depositi e prestiti Spa, con il coinvolgimento delle società di gestione del risparmio (Sgr) italiane e delle altre istituzioni finanziarie, in cui oltre alle risorse pubbliche, private e alla garanzia offerta dal patrimonio artistico e culturale del nostro Paese, possano confluire parte dei contributi provenienti dall'Unione europea;

   ad oggi non risulta ancora chiaro un punto centrale per il mercato e lo sviluppo economico del Paese, ovverosia in che termini Cassa depositi e prestiti, al netto degli interventi di sostegno delle imprese in crisi, coinvolgerà gli attori del private capital, trasformandola a partire dal 2022, 1'intervento emergenziale disposto con il Patrimonio Destinato in un intervento di crescita con il Patrimonio Rilancio, individuando in un, fondo sovrano italiano pubblico-privato, o fondo dei fondi lo strumento più congeniale per favorire la patrimonializzazione delle imprese, in cui possano confluire anche parte delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), oltre al risparmio privato incentivato -:

   se il Governo non intenda adottare con la massima sollecitudine decreto ministeriale cosiddetto «Apporti» per consentire quella iniezione di liquidità necessaria alle imprese ormai al limite della sopravvivenza, a causa dell'emergenza pandemica da Covid, nonché il decreto attuativo del comma 18-ter dell'articolo 27 del cosiddetto Decreto Rilancio, nella considerazione che detta disposizione costituisce la base normativa di riferimento per l'evoluzione del Patrimonio Destinato in un vero e proprio Patrimonio Rilancio, attraverso lo strumento del fondo sovrano italiano pubblico-privato, o fondo dei fondi, finalizzato a favorire la patrimonializzazione delle imprese.
(2-01156) «Giacomoni, Occhiuto, Cannizzaro, D'Attis, Mandelli, Pella, Prestigiacomo, Paolo Russo, Angelucci, Baratto, Cattaneo, Giacometto, Martino, Porchietto».