• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/08716 (4-08716)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08716presentato daPERCONTI Filippo Giuseppetesto diVenerdì 26 marzo 2021, seduta n. 475

   PERCONTI, PAPIRO, SCANU, D'ORSO, ALAIMO, ZANICHELLI, PIGNATONE e PERANTONI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per il sud e la coesione territoriale, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   per rispondere alla crisi pandemica provocata dal Covid-19, i Governi facenti capo agli Stati membri dell'Unione europea hanno chiesto alla Commissione di presentare un ampio pacchetto che associ il futuro quadro finanziario pluriennale con uno specifico impegno per la ripresa nell'ambito dello strumento Next Generation EU. Per accedere ai fondi previsti dal citato nuovo strumento messo in atto dall'Unione europea per la ripresa che integra il Quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027, ciascuno Stato membro dovrà predisporre un Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr – Piano nazionale di ripresa e resilienza) per definire un pacchetto coerente di riforme e investimenti per il periodo 2021-2026, la cui bozza dovrà essere pronta entro il prossimo 30 aprile;

   l'azione di rilancio del Paese delineata dal suddetto Piano e condivisa a livello europeo è guidata da obiettivi di policy e interventi connessi a tre assi strategici: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale. Il Pnrr, in particolare, dovrà dettagliare le misure previste nelle aree di intervento riconducibili a sei «missioni» che rappresentano le aree «tematiche» strutturali di intervento, quali digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, rivoluzione verde e transizione ecologica, infrastrutture per una mobilità sostenibile, istruzione e ricerca, inclusione e coesione e infine salute;

   la proposta di linee guida per la definizione del Piano nazionale di ripresa e resilienza approvate dal Comitato interministeriale per gli affari europei del 9 settembre 2020 e trasmessa dal Governo al Parlamento il 15 gennaio, disponeva nella componente 3 della Missione 5 «Interventi speciali di coesione territoriale», il rafforzamento della Strategia nazionale delle aree interne (Snai) rilanciata dal Piano Sud 2030, con interventi sulle infrastrutture sociali e misure a supporto dei giovani e finalizzate alla transizione ecologica;

   il Ministro per il sud e la coesione territoriale, nel corso dell'audizione, tenutasi il 16 marzo 2021, presso le Commissioni riunite Bilancio e Politiche dell'Unione europea di Camera e Senato, in merito alla versione definitiva Pnrr elaborata dal Governo in queste settimane – come riportato a mezzo stampa – nella spiegazione della proposta di rimodulazione degli «Interventi speciali di coesione territoriale» pur avendo confermato il budget previsto per la suddetta componente 3 della Missione 5 del Recovery Plan, pari complessivamente a 4,18 miliardi di euro, ha – rispetto alla bozza di gennaio 2021 – annunciato di voler modificare la ripartizione delle risorse tra le linee di intervento. In particolare, le modifiche annunciate dal Ministro comporterebbero una riduzione dei fondi per la Snai, da 1,5 miliardi a 900 milioni di euro, così da destinare 600 milioni all'infrastrutturazione delle zone economiche speciali (Zes);

   a fronte della ripartizione dei fondi, non è chiaro, alla luce della riduzione delle risorse per le aree interne, se l'obiettivo del precedente Governo di ampliare il numero delle aree coinvolte nella Strategia – individuando quelle che maggiormente necessitano di urgenti investimenti pubblici per risolvere problemi quali l'accesso limitato ai servizi di base, il disagio socio-economico e lo spopolamento – dovrà essere abbandonato;

   le aree interne rappresentano un'opportunità di crescita per il Paese, che nel superamento delle differenze tra i suoi territori e nella loro rivitalizzazione, può trovare nelle stesse nuova forza e competitività, ragion per cui le medesime andrebbero sostenute con adeguati mezzi e investimenti nel lungo processo di sviluppo e inclusione, soprattutto in seguito alla grave crisi generata all'emergenza da Covid-19, dalla quale rischiano di uscire ulteriormente disagiate –:

   se il Governo sia a conoscenza della necessità di supportare con maggiori risorse lo sviluppo e la realizzazione della Strategia nazionale per le aree interne (Snai) e quali iniziative intenda mettere in atto nell'ambito del quadro illustrato in premessa al fine di non pregiudicare il rilancio della crescita delle zone economiche speciali a discapito delle aree interne.
(4-08716)