• Testo RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
S.6/00178 in occasione della riunione del Consiglio europeo che avrà luogo a Bruxelles il 25 e 26 marzo 2021, udite le comunicazioni del Presidente del Consiglio, premesso che: al primo punto...



Atto Senato

Risoluzione in Assemblea 6-00178 presentata da LUCA CIRIANI
mercoledì 24 marzo 2021, seduta n.307

Il Senato,
in occasione della riunione del Consiglio europeo che avrà luogo a Bruxelles il 25 e 26 marzo 2021, udite le comunicazioni del Presidente del Consiglio,
premesso che:
al primo punto dell'ordine del giorno si prevede di esaminare la situazione relativa alla diffusione dei vaccini e alla situazione epidemiologica per fornire una risposta coordinata alla crisi pandemica;
lo scorso 25 febbraio i Capi di Stato e di Governo hanno discusso in videoconferenza dell'attuale situazione della pandemia di Covid-19 e della preparazione alle minacce per la salute trovandosi d'accordo sulla necessità di accelerare con urgenza l'autorizzazione, la produzione e la distribuzione dei vaccini, nonché le campagne di vaccinazione, invitando a proseguire i lavori relativi a un approccio comune ai certificati di vaccinazione e, alla luce delle nuove varianti, a mantenere le restrizioni sui viaggi non essenziali;
nonostante 27 Governi dell'Unione e tutte le forze politiche del Parlamento europeo abbiano sostenuto l'opportunità di una gestione centralizzata dei vaccini, per evitare il rialzo dei prezzi e la corsa all'approvvigionamento, nella realtà si è assistito al fallimento dell'azione comune che non è stata capace di impedire i deplorevoli ritardi nelle autorizzazioni, di procedere con una distribuzione razionale delle dosi tra cittadini europei e Paesi extra-UE, di pretendere chiarezza delle norme e delle clausole contenute nei contratti stipulati con le case farmaceutiche tanto che la Commissione europea non è, ad oggi, in grado di farli rispettare ma, soprattutto, ha ingaggiato una trattativa sul prezzo dei vaccini che ha compromesso il rispetto della puntualità delle forniture degli stessi ai Paesi UE, trovando le aziende farmaceutiche più conveniente inviarli prima a chi ha corrisposto il prezzo più alto;
secondo l'ultimo aggiornamento del piano di approvvigionamento e distribuzione dei vaccini diffuso, il 3 marzo 2021, dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, l'Italia, entro il 30 del mese in corso, dovrebbe ricevere oltre 15 milioni di vaccini, cui dovrebbero aggiungersene altri 53 milioni a giugno, aspettative che, tutto lascia pensare, saranno disattese per le ragioni suesposte;
si ritiene necessario procedere immediatamente ad una rinegoziazione dei prezzi di acquisto dei vaccini e ad una puntuale revisione delle clausole contrattuali, tale da garantire il rispetto dei termini delle consegne e delle quantità previste;
il "pass verde digitale", presentato dalla Commissione europea e per cui è stata richiesta la procedura di urgenza, può essere una efficace risposta alla necessità invocata di poter riprendere a viaggiare senza necessità di sottoporsi a quarantene e di salvare i flussi turistici previsti per la prossima estate a patto che sia realmente garantita la possibilità di vaccinarsi a chiunque ne faccia richiesta;
il secondo punto dell'ordine del giorno prevede la discussione delle priorità fondamentali per il mercato unico, politica industriale, trasformazione digitale ed economia;
nonostante lo scorso 21 settembre 2020 il Consiglio abbia invitato gli Stati membri a migliorare l'attuazione e l'applicazione delle norme del mercato unico e a rimuovere gli ostacoli agli scambi transfrontalieri nell'UE e nell'incontro straordinario dell'1 e 2 ottobre 2020 i leader dell'UE hanno sottolineato la necessità di tornare quanto prima a un mercato unico pienamente funzionante, ad oggi esistono evidenti differenze di trattamento tra gli Stati membri (si pensi ai continui blocchi unilaterali della circolazione al confine italo-austriaco del Brennero, dove ai soli autotrasportatori italiani viene chiesto il rispetto delle procedure anticovid, o all'intenzione di adottare sistemi di etichettatura fronte-pacco con sistema a semaforo, denominata "Nutricore", fortemente discriminatoria avverso ai prodotti italiani o alla prossima probabile procedura d'infrazione contro l'Italia relativa all'estensione della direttiva Bolkestein alle concessioni demaniali ad uso turistico-ricreativo);
si ritiene necessario promuovere e difendere fermamente gli interessi strategici nazionali nelle relazioni tanto con gli Stati membri che con gli Stati extra-UE;
con riferimento alla trasformazione digitale, verranno esaminati la "bussola per il digitale" (digital compass) che definirà le ambizioni digitali concrete dell'UE all'orizzonte 2030 ed i lavori in materia di tassazione del digitale;
il Consiglio europeo discuterà, altresì, le priorità per il semestre europeo 2021 da esprimersi in una raccomandazione sulla politica economica della zona euro;
il terzo punto dell'ordine del giorno riguarda la politica estera, prevista ed, in particolare, la situazione nel Mediterraneo orientale e le relazioni UE-Turchia a seguito delle conclusioni del Consiglio europeo del dicembre 2020;
la stabilità del bacino di tutto il Mediterraneo, e in special modo del quadrante orientale, deve essere un obiettivo strategico per l'Unione europea e le recenti tensioni mostrano una certa regressione dell'influenza europea su questa area geografica cruciale per l'Italia e per l'Europa lasciando spazio ad altre potenze di occupare settori strategici sia in termini economici che di sicurezza (tra queste si segnala il recente attivismo della Turchia che mette seriamente a rischio gli interessi nazionali ed europei, oltre che impedire una seria opera di blocco dei flussi migratori dalle sponde libiche a quelle italiane);
in tema di Mediterraneo orientale, le conclusioni del Consiglio europeo sulle relazioni esterne hanno già condannato fermamente le violazioni dei diritti sovrani nei confronti della Repubblica di Cipro e della Grecia e posto gli obiettivi per la lotta al terrorismo e all'estremismo violento;
negli ultimi dieci anni l'UE ha finanziato con più di 5 miliardi i progetti finalizzati all'adesione della Turchia (somme cui devono aggiungersi gli ingenti stanziamenti per fermare i flussi di immigrati mediorientali), la quale si è invece sempre più allontanata dall'Europa e dagli standard europei, mostrando un atteggiamento abbastanza benevolo verso il fondamentalismo e verso l'Islam politico mentre ha continuato a provocare la Grecia e Cipro, al contempo svolgendo un ruolo sempre più influente in Libia, nella logica di un neo-ottomanesimo che va energicamente respinto;
in tema di sicurezza, la perdita della leadership e la fine dell'esperienza territoriale dell'Isis stanno provocando una modifica delle modalità operative delle organizzazioni estremiste, che sfruttano la tratta del Mediterraneo e le vie dell'immigrazione illegale per arrivare sul suolo europeo;
va ribadita la necessità di sovrapporre il tema dell'immigrazione clandestina con le tematiche relative alla sicurezza, ricordando che l'unica garanzia di tenuta del sistema Schengen si basa su un capillare e rigoroso controllo delle frontiere esterne dell'Unione europea;
attenzione va data alle attività di interferenza delle organizzazioni non governative durante le operazioni di contrasto all'immigrazione clandestina o di salvataggio in mare, che cagionano, in molti casi, un rallentamento delle operazioni stesse oltre che la necessità di utilizzare per altro scopo risorse umane ed economiche per altro già insufficienti alla missione assegnata,
impegna il Governo:
con riferimento alle questioni sanitarie,
a definire un efficace "piano vaccini", per tutta la popolazione, che preveda adeguate e tempestive forniture alle Regioni, in linea con i rispettivi piani vaccinali, le quali debbono individuare tutte le strutture idonee per la custodia, la conservazione e la somministrazione dei vaccini antagonisti al Covid-19;
a definire con le medesime modalità distributive il piano nazionale per i test rapidi nella misura di almeno 700.000 test al giorno, includendo nel suddetto piano l'utilizzo della sanità militare;
ad esentare, almeno fino al termine della pandemia, il pagamento dell'IVA per i test Covid-19, i farmaci per le cure del Covid-19 nonché tutti i dispositivi di protezione individuale;
a garantire - a livello europeo, come a livello nazionale - il rispetto dei criteri di sicurezza, universalità e gratuità del vaccino e l'uniformità delle priorità di vaccinazione in tutto il territorio nazionale;
pur rispettando i principi di precauzione e la normativa vigente, ad adoperarsi affinché venga garantito il diritto a rientrare in Italia per i nostri concittadini residenti all'estero, e a permettere la libera circolazione delle merci favorendo così le nostre imprese;
a chiedere con forza l'immediata rinegoziazione degli accordi di fornitura e dei prezzi di acquisto dei vaccini prevedendo chiare e puntuali clausole contrattuali tali da garantire quantità e puntualità delle consegne;
a non aderire alla guerra industriale e geopolitica per conto terzi cui si è prestata l'Europa, ricorrendo ai vaccini validati dalla comunità scientifica e dalle agenzie regolatorie quale che sia il Paese che li ha sviluppati, come, ad esempio, il caso dello Sputnik-V;
ad attivare, con la massima solerzia, il progetto relativo al "pass verde digitale" affinchè si possa tornare a viaggiare senza quarantene e dar fiato, così, al settore turistico-alberghiero e a tutto l'indotto, gravemente colpiti dall'assenza dei flussi turistici stranieri, garantendo, al contempo, la possibilità di vaccinarsi a chiunque ne faccia richiesta;
con riferimento alla politica economica della zona euro ed alla trasformazione digitale,
a pretendere l'applicazione, pratica e concreta, del proposito espresso da tutti i leader dell'UE nell'incontro straordinario dell'1 e 2 ottobre 2020 volto a migliorare l'attuazione e l'applicazione delle norme del mercato unico e a rimuovere gli ostacoli agli scambi transfrontalieri nell'UE;
a sostenere in modo visibile ed esplicito la necessità di nuove regole economiche e finanziarie finalizzate a proseguire con le politiche espansive, prorogando la sospensione del patto di stabilità e del quadro temporaneo sugli aiuti di Stato fino a fine pandemia, revisionando il fiscal compact e sospendendo prontamente le nuove normative sul default dei creditori che rischiano di causare una bomba sociale non appena finiranno le proroghe sui mutui;
a sostenere una tassazione dei giganti del web commisurata ai servizi erogati agli utenti di ogni singola nazione, mettendo così fine a un privilegio fiscale ingiustificato;
con riferimento alle misure per il mercato interno,
a difendere fermamente gli interessi strategici nazionali nelle relazioni tanto con gli Stati membri che con gli Stati extra-UE;
a richiedere con risolutezza che cessino i blocchi unilaterali della circolazione, di volta in volta motivati da ragioni ambientali o di profilassi, al confine italo-austriaco del Brennero ai danni degli autotrasportatori italiani che percorrono il valico da Sud a Nord;
ad adottare tutte le azioni possibili per evitare l'adozione a livello comunitario dell'etichettatura obbligatoria fronte-pacco con sistema a semaforo, denominata Nutriscore, che risulta non fondata su solide basi scientifiche e discriminatoria nei confronti di numerosi prodotti di qualità che sono alla base della "dieta mediterranea";
ad attivare i più alti canali politico-diplomatici per assicurare una corretta interpretazione delle norme concernenti le concessioni demaniali ad uso turistico-ricreativo, le quali sono di tutta evidenza concessioni di beni e non di servizi, e per ciò stesso dovrebbero essere escluse dall'ambito di applicazione della direttiva Bolkestein. Ciò riaffermato, a richiedere immediatamente alla Commissione, di interrompere la procedura di messa in mora dell'Italia avviata con la missiva dello scorso 3 dicembre 2020, consentendo quindi la piena attuazione delle previsioni della legge n. 145 del 2018 e l'avvio di un riordino definitivo della materia, al fine di porre termine al caos giurisprudenziale originato da numerose e contrastanti sentenze o iniziative dell'Antitrust;
con riferimento alla politica estera ed in particolare alla situazione del Mediterraneo orientale,
a perseguire ogni tipologia di azione unilaterale esterna contraria agli interessi dell'UE e che violino il diritto internazionale e i diritti sovrani degli Stati membri;
a contrastare in ogni modo possibile il traffico di esseri umani, anche alla luce della grave crisi economica che sta colpendo l'Italia e l'Unione europea e a porre in cima alle varie riforme in materia di immigrazione e sicurezza il principio del disincentivo alla partenza come priorità per l'approccio a tale materia;
ad adoperarsi affinché i finanziatori diretti ed indiretti delle organizzazioni non governative operanti nel Mar Mediterraneo siano tracciabili e di pubblico accesso;
a impegnarsi affinché le organizzazioni non governative siano obbligate a seguire i protocolli predisposti dall'agenzia europea Frontex e dalle competenti autorità civili e militari operanti nel bacino del Mediterraneo;
a sostenere conseguentemente la creazione nei Paesi di transito e partenza di appositi centri in cui avviare gli immigrati al fine verificare subito l'eventuale sussistenza dei requisiti richiesti per essere ammessi alla concessione del diritto d'asilo;
ad impegnarsi in ambito europeo all'effettivo rispetto della direttiva sui rimpatri e degli accordi di riammissione stipulati anche a livello comunitario sostenendo una loro implementazione, nonché ad ottenere le adeguate risorse finanziarie onde procedere ai respingimenti e rimpatri degli immigrati irregolari;
ad adoperarsi per la revoca immediata dello status di Paese candidato alla pre-adesione alla Turchia e all'interruzione di tutti gli stanziamenti in corso.
(6-00178)
Ciriani, Rauti, Balboni, Barbaro, Calandrini, de Bertoldi, De Carlo, Drago, Fazzolari, Garnero Santanchè, Iannone, La Pietra, La Russa, Maffoni, Nastri, Petrenga, Ruspandini, Totaro, Urso, Zaffini.