• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
S.3/02366 BOLDRINI, PITTELLA, VALENTE, ASTORRE, MARGIOTTA, ALFIERI, IORI, VERDUCCI, D'ALFONSO, PARRINI, BITI, TARICCO, ROSSOMANDO, D'ARIENZO, STEFANO, ROJC, FEDELI, GIACOBBE, LAUS, FERRAZZI, MANCA,...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-02366 presentata da PAOLA BOLDRINI
mercoledì 24 marzo 2021, seduta n.307

BOLDRINI, PITTELLA, VALENTE, ASTORRE, MARGIOTTA, ALFIERI, IORI, VERDUCCI, D'ALFONSO, PARRINI, BITI, TARICCO, ROSSOMANDO, D'ARIENZO, STEFANO, ROJC, FEDELI, GIACOBBE, LAUS, FERRAZZI, MANCA, COLLINA - Al Ministro della salute. - Premesso che:

al fine di rafforzare i servizi infermieristici, il decreto-legge n. 34 del 2000 ha previsto l'istituzione dell'infermiere di famiglia e comunità con la previsione del reclutamento di infermieri, in numero non superiore a 8 unità ogni 50.000 abitanti, dal 15 maggio al 31 dicembre 2020 con contratti di lavoro autonomo e con contratto di collaborazione coordinata e continuativa, attraverso assunzioni a tempo indeterminato e dal 1° gennaio 2021 con contratti a tempo indeterminato;

esistono alcune best practice territoriali e regionali dell'implementazione dell'infermiere di famiglia (come il progetto CoNSENSo in Piemonte e Liguria e l'attivazione della figura nell'ambito delle aggregazioni funzionali territoriali, AFT, in Toscana). Inoltre, in alcune Regioni, Lazio e Sicilia, sono state presentate delle proposte di legge regionale a favore dell'istituzione della figura;

il patto per la salute 2019-2021 ha previsto l'adozione di linee di indirizzo per l'implementazione di parametri di riferimento per la presa in carico, favorendo il processo integrativo di tutte le figure professionali, compresa l'assistenza infermieristica di famiglia e comunità. La Commissione salute della Conferenza delle Regioni ha inoltre incaricato un sottogruppo tecnico, costituito da rappresentanti del tavolo area assistenza territoriale e del tavolo risorse umane, per effettuare approfondimenti in merito all'introduzione della figura. Le linee di indirizzo sono state redatte dal sottogruppo tecnico a partire dal documento "Position statement su infermiere di famiglia e comunità" della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche, in cui la descrizione delle competenze dell'infermiere di famiglia e comunità risulta completa e in linea con gli orientamenti europei per quanto riguarda i due ambiti di competenza (famiglia e comunità) ritenuti strategici per la promozione della salute e gestione della cronicità e della fragilità sul territorio;

la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, il 10 settembre 2020, ha approvato le "linee di indirizzo" sulla figura per delineare gli orientamenti organizzativi e formativi adattabili alle diverse realtà regionali in merito all'introduzione dell'infermiere di famiglia;

nonostante la nota carenza di professionisti infermieristici, tuttavia, ad oggi solo il 10 per cento dei 9.600 infermieri previsti dal decreto-legge n. 34 del 2000 risulta essere stato assunto,

si chiede di sapere:

se i fatti descritti corrispondano al vero e quali siano i numeri aggiornati del reclutamento degli infermieri e del recepimento da parte delle Regioni dei livelli essenziali di assistenza territoriali;

se e quali iniziative di competenza il Ministro in indirizzo intenda assumere per assicurare l'implementazione della figura dell'infermiere di famiglia e comunità su tutto il territorio nazionale, al fine di rafforzare i servizi infermieristici e migliorare il sistema di presa in carico del paziente, assicurando la migliore risposta possibile nell'ambiente assistenziale familiare e di comunità.

(3-02366)