• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/02120 (3-02120)



Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02120presentato daASCARI Stefaniatesto diLunedì 22 marzo 2021, seduta n. 472

   ASCARI, SERRITELLA, GRIPPA, ORRICO, MANZO, BERTI, ELISA TRIPODI, MARTINCIGLIO e PERANTONI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che:

   dalla lettura di un articolo del giornale «La Stampa» del 7 marzo 2021 recante il titolo «Renzi e il ritorno tra gli sceicchi...» si è appreso della notizia di un nuovo viaggio effettuato il 6 marzo 2021 dal senatore Matteo Renzi a Dubai per una visita di cui non si conoscerebbero i motivi;

   nel mese febbraio 2021, in piena crisi di Governo e mentre si svolgevano le consultazioni, Matteo Renzi si era recato a Riad per partecipare ad una conferenza sull'innovazione (per la quale lo stesso avrebbe ricevuto un compenso di 80 mila euro) con il principe ereditario saudita Mohammed Bin Salman, accusato, recentemente, dall'intelligence americana di essere il mandante del terribile omicidio del giornalista Jamal Khashoggi, fatto letteralmente a pezzi all'interno dell'ambasciata saudita a Istanbul il 2 ottobre 2018, come raccontato in questo video della trasmissione televisiva «Le Iene» del 9 marzo 2021;

   la predetta conferenza è stata curata dall'ente governativo Future Investment Initiative, controllato dal fondo sovrano saudita, il Saudi public investment Fund, che nel board annovera anche il senatore. In quei giorni il Governo di Giuseppe Conte revocava la concessione delle licenze per l'export di bombe verso l'Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti;

   nell'articolo citato de «La Stampa» si legge che, due anni fa, nel marzo 2019, il senatore sarebbe stato sempre a Dubai per partecipare al «Global Education and skills Forum», un evento organizzato dalla Fondazione Varkey che sarebbe legata al Governo degli Emirati Arabi. E, proprio, da una holding riconducibile al Governo degli Emirati sarebbero state effettuate, tra il 2014 e il 2016, due donazioni da 75 mila euro complessivi alla Fondazione «Open» (quest'ultima nata nel 2012 per sostenere le iniziative politiche di Matteo Renzi). Questa holding, come si legge, sempre nel pezzo giornalistico de «La Stampa», avrebbe una quota di maggioranza di «Toscana Aeroporti», presieduta da Marco Carrai, amico del senatore (con cui forse avrebbe fatto il viaggio a Dubai) e anch'egli nel direttivo della fondazione renziana. La società di cui Carrai è presidente avrebbe come azionista di maggioranza la Corporacion America Italia (Cai) dal 2017 (che sarebbe stata anche donatrice della fondazione Open per un totale di 75 mila euro). Il 25 per cento delle quote di Cai sarebbe stato rilevato dalla Mataar Holdings, indirettamente controllata dal principale fondo degli Emirati Arabi, ovvero la Investment Corporation of Dubai;

   ci si chiede se questi recenti viaggi del senatore Renzi rientrino tra quei motivi di lavoro, studio, salute o assoluta necessità e urgenza per cui sono consenti gli spostamenti all'estero dalla normativa anti-Covid, visto che gli Emirati Arabi sono tra i Paesi verso i quali è vietato spostarsi, anche alla luce dell'avviso pubblicato sul sito web della Farnesina, il 5 marzo 2021, con il quale si raccomanda a tutti i connazionali di evitare viaggi all'estero se non per ragioni strettamente necessarie;

   ad avviso degli interroganti, l'attività di chi ricopre cariche elettive – si ricorda che peraltro il senatore Renzi è membro della Commissione difesa del Senato e leader di un importante gruppo politico – dovrebbe essere sempre orientata all'interesse nazionale, ciò anche e soprattutto nelle relazioni con altri Stati, evitando ogni possibile situazione di conflitto d'interessi; per di più, nel caso di specie, si fa riferimento a rapporti con Paesi come Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, ove i diritti e le libertà di uomini e donne non trovano ampia tutela, ma sono, spesso, oggetto di repressione da quanto si legge in alcuni report di «Amnesty International»;

   se il Governo, nell'ambito della propria competenza, sia a conoscenza di ulteriori elementi in merito ai fatti sopra esposti e quali iniziative, anche di natura normativa, intenda adottare per prevenire possibili situazioni di conflitto di interessi con Paesi stranieri, anche al fine di tutelare gli importanti asset strategici nazionali.
(3-02120)