• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/08673 (4-08673)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08673presentato daROTELLI Maurotesto diMartedì 23 marzo 2021, seduta n. 473

   ROTELLI e SILVESTRONI. — Al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. — Per sapere – premesso che:

   il regolamento (UE) 2021/267, similmente a quanto già previsto dal regolamento (UE) 2020/698, ha disposto ipso iure la proroga di 10 mesi dei termini relativi ai controlli su veicoli a motore in programma tra il 1° settembre 2020 e il 30 giugno 2021;

   ai fini di cui sopra, nell'ordinamento interno, il legislatore, a mezzo del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, ha optato per la dilazione dei tempi revisionali;

   per il ricorrere degli identici motivi, il decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, ha posposto nuovamente i termini in scadenza;

   nonostante l'evidente sovrapposizione di decisioni, il Governo non ha fatto ricorso alla clausola di esonero dall'applicazione dell'ultima proroga europea (il cui termine è spirato il 3 marzo 2021), esperibile a tenore del regolamento de quo, sul presupposto di aver apprestato misure in sé adeguate alle difficoltà scaturite dallo stato di emergenza;

   sul piano nazionale, il primissimo apparato di proroghe è apparso ragionevole, poiché definito a marzo 2020, in corrispondenza della fase più acuta dell'emergenza sanitaria;

   gli slittamenti decisi in estate sono risultati, ad avviso degli interroganti, eccessivamente garantistici, non proporzionati allo stato delle cose, in quanto sprovvisti dell'iniziale giustificazione: 1) sotto il profilo sociale; nel tempo le buone prassi comportamentali hanno sedimentato, nella popolazione, la percezione della doverosa osservanza delle misure di prevenzione; 2) sotto il profilo dell'agire economico; le imprese esercenti la revisione, applicati i protocolli di sicurezza, consolidati i canoni anti-contagio, adeguati gli ambienti interni e conferita la specifica formazione al personale, hanno strutturato un modello di lavoro vieppiù sicuro;

   il generalizzato prolungamento dell'efficacia degli accertamenti ha finito con l'impattare, in negativo, sulla sicurezza stradale: il massivo riversamento sulle arterie stradali di veicoli in attesa di revisione, inficia, giocoforza, la salute pubblica;

   lo slittamento delle scadenze ostacola l'ordinario avanzamento del lavoro che di norma si sviluppa nei centri di controllo privati: a differenza della Motorizzazione, questi ultimi non hanno accumulato alcuna forma di ritardo –:

   se non ritenga necessario adottare iniziative affinché si rimedi a quella che gli interroganti giudicano una immotivata inerzia, superando l'attuale impianto di regole, così da far ripartire con regolarità il sistema delle revisioni e assicurare quelle indispensabili condizioni di sicurezza chiamate a sovraintendere alla circolazione stradale e, più in generale, al vivere sociale.
(4-08673)