• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
C.2/01148 (2-01148) «Fitzgerald Nissoli, Occhiuto, Baldelli, Basini, D'Attis, Delmastro Delle Vedove, Ferraioli, Marin, Martino, Mollicone, Alessandro Pagano, Palmieri, Perego Di Cremnago, Pittalis,...



Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01148presentato daFITZGERALD NISSOLI Fucsiatesto diMartedì 23 marzo 2021, seduta n. 473

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della salute, per sapere – premesso che:

   in queste settimane il Governo ha ulteriormente potenziato e dato un'accelerazione al piano vaccinazioni anti COVID-19 quale strumento decisivo per cercare di ridurre i contagi e sconfiggere la propagazione del virus;

   benché siano state individuate le categorie prioritarie alle quali somministrare per prima il vaccino e si sia stabiliti un calendario serrato di vaccinazioni, restano ancora alcune criticità a cui dare soluzione quanto prima per non creare intollerabili discriminazioni tra i cittadini;

   una delle principali criticità emerse in queste settimane e che ancora non ha trovato soluzione da parte del Governo, è relativa alla vaccinazione anti Covid-19 per i cittadini italiani iscritti all'Aire. A differenza di altri Paesi europei, l'Italia non prevede, infatti, la possibilità di vaccinarsi contro il COVID-19 per i suoi cittadini iscritti all'Aire che si trovano in Italia;

   di per sé, l'iscrizione all'Aire non comporta il diritto all'assistenza sanitaria nel nostro Paese. Ai cittadini italiani con residenza all'estero emigrati o titolari di pensione che rientrano temporaneamente in Italia la legge riconosce infatti, a titolo gratuito, solo le prestazioni ospedaliere urgenti e per un periodo massimo di 90 giorni per ogni anno solare;

   in alcuni Paesi dell'Unione europea, la vaccinazione coinvolge tutti coloro che si ritrovano per vari motivi sul suolo nazionale e risultano in possesso di una residenza temporanea, con modalità che variano da Stato a Stato. In Italia invece ai cittadini iscritti all'Aire, l'Anagrafe dei cittadini italiani residenti all'estero, che si trovano attualmente in Italia e non possono per varie ragioni tornare nei loro Paesi di residenza, benché siano cittadini sulla carta come tutti gli altri, la normativa italiana non concede il diritto a vaccinarsi;

   al momento gli iscritti Aire non hanno il codice fiscale e il medico di base e non hanno quindi la possibilità di registrarsi e prenotarsi per la vaccinazione, così come è escluso, per ora, che possano essere chiamati dal medico di famiglia;

   sono diverse centinaia, se, non migliaia, le persone che probabilmente si ritrovano attualmente in questa situazione che impedisce di vedersi garantito il diritto a vedersi somministrato il vaccino anti COVID-19 –:

   quali iniziative urgenti si intendano adottare, quanto prima, al fine di dare soluzione alle criticità esposte in premessa e che impediscono, a molti cittadini iscritti all'Aire che attualmente si trovano in Italia, di vedersi riconosciuto il diritto alla somministrazione del vaccino anti COVID-19.
(2-01148) «Fitzgerald Nissoli, Occhiuto, Baldelli, Basini, D'Attis, Delmastro Delle Vedove, Ferraioli, Marin, Martino, Mollicone, Alessandro Pagano, Palmieri, Perego Di Cremnago, Pittalis, Polverini, Porchietto, Prestigiacomo, Rossello, Rotondi, Ruggieri, Saccani Jotti, Sarro, Elvira Savino, Sandra Savino, Sibilia, Sozzani, Spena, Squeri, Torromino, Maria Tripodi, Vietina, Vito, Zanettin, Zangrillo».