• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/05531 (5-05531)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05531presentato daCOLLETTI Andreatesto diVenerdì 19 marzo 2021, seduta n. 471

   COLLETTI e MARTINCIGLIO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   fonti di stampa hanno recentemente sollevato dubbi circa la genuinità e la trasparenza delle nomine e degli incarichi di vertice della Sose – Soluzioni per il sistema economico – S.p.a., partecipata dal Ministero dell'economia e delle finanze (88 per cento) e dalla Banca d'Italia (12 per cento);

   i fatti risalirebbero al dicembre del 2018, quando l'allora Ministro dell'economia e finanze – Giovanni Tria, scelse il nuovo amministratore delegato nella persona del collega dell'ex Ministro, condividendo con questi, nell'ateneo di Tor Vergata, l'insegnamento della disciplina economica, ossia il professore Vincenzo Atella;

   costituitosi il consiglio di amministrazione, con il dottore Antonio Dorrello – presidente del consiglio di amministrazione, il professore Vincenzo Atella – amministratore delegato e la dottoressa Laura Serlenga – consigliere, si passò alla nomina del direttore generale;

   il Consiglio di amministrazione, mise a verbale, nel febbraio 2019, di voler affidare sempre al professore Atella l'incarico di direttore generale; nomina che si cumulava a quella di amministratore delegato – anche se manchevole dei connessi emolumenti. Fermo restando che, solitamente, i compensi del direttore generale vengono decisi dallo stesso Consiglio di amministrazione, l'idea che la rinunzia ai compensi non sia di natura etica e che potrebbe paventarsi un potenziale conflitto di interessi non apparrebbe peregrina visto che controllore e controllato si fondono nella stessa persona;

   peraltro, stando a quanto affermato dal quotidiano, la funzione apicale che l'Atella è chiamato a rivestire, oltre che essere sine die, si atteggia a vera e propria assunzione all'interno di una società interamente a capitale pubblico, con i vantaggi che il pubblico impiego riserva e con una remunerazione generosa da centonovantamila euro annui;

   invero, la collezione di eccentricità riguardanti la Sose non ha né principio né fine con il professore Atella;

   si narra di consulenze da seicentocinquanta euro al giorno affidate a un ex dipendente della pubblica amministrazione – il dottore Pier Luigi Semiani – oggi in pensione, nonostante le preclusioni della legge 6 novembre 2012, n. 190 (cosiddetta legge Severino) ovvero dell'incarico a membro del Consiglio di amministrazione della dottoressa Laura Serlenga – responsabile della corruzione e della trasparenza – docente presso l'università degli studi di Bari, autorizzata dallo stesso ateneo a svolgere un incarico extra istituzionale della durata di tre anni con un compenso di ottocento euro l'ora;

   di tutto ciò sembra non se ne siano accorti né il presidente, né il consigliere, né il collegio sindacale, formato da Claudio Lenoci, già deputato e sottosegretario, da Marco Cuccagna, beneficiario di una molteplicità di nomine in società pubbliche e Concetta Lo Porto;

   va considerata la natura esclusivamente pubblica della società in questione –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se intenda adottare iniziative di competenza per porre in essere le opportune verifiche atte a garantire la reale trasparenza delle nomine e degli incarichi societari.
(5-05531)