• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/08629 (4-08629)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08629presentato daDORI Devistesto diVenerdì 19 marzo 2021, seduta n. 471

   DORI, ZOLEZZI, COMINARDI e BUFFAGNI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della transizione ecologica, al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. — Per sapere – premesso che:

   nel comune di Tavernola Bergamasca, sulla riva bergamasca del Lago di Iseo, si erge il cementificio Italsacci, che dal 2018 fa capo alla Società Italcementi s.p.a. appartenente al gruppo Heidelberg Cement;

   dietro il cementificio si innalza il Monte Saresano oggetto, sin dagli inizi del Novecento, di un'intensa attività cementiera con diversi passaggi di proprietà e con rilevante impatto ambientale e paesaggistico;

   l'escavazione di marna avviene attraverso la coltivazione della miniera denominata «Ognoli», nel comune di Tavernola Bergamasca, posta alle spalle del cementificio, fino alla fine degli anni '90, per poi proseguire con l'apertura di una nuova miniera, verso il lato nord dello stesso monte, nel Comune di Parzanica, denominata «Ca1 Bianca», ancora attiva;

   il Monte Saresano è stato negli anni oggetto di escavazione e di sbancamento del piede per estrarre marna da cemento, materiale definito «di interesse nazionale» e, come tale, direttamente controllato dall'allora Ministero dell'industria, attraverso il distretto minerario, nonostante i diversi segni di instabilità che ne hanno segnato la storia;

   nel corso dei decenni si sono susseguite numerose frane, le più consistenti nel luglio 1970, nel marzo 1986 e nel novembre 2010;

   il continuo sgretolamento roccioso è dimostrato dai dati registrati dai sensori che monitorano il Monte Saresano, che dimostrano un progressivo spostamento della massa franosa;

   nel febbraio 2021 l'area ha iniziato pericolosamente a cedere in modo significativo, fino a 20 millimetri al giorno, creando crepe ben visibili e movimenti importanti rilevati dagli strumenti di monitoraggio;

   il fronte instabile, con più possibili punti di rottura, viene stimato in oltre 2 milioni di metri cubi;

   una tale quantità di materiale avrebbe evidentemente conseguenze devastanti, anche in relazione all'onda anomala che si potrebbe generare con la caduta nel lago di una parte della frana;

   il 27 febbraio 2021 il professor Nicola Casagli, presidente dell'istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale, ha effettuato assieme al Centro per protezione civile dell'università degli studi di Firenze un sopralluogo sulla frana situata sul versante sud-orientale del Monte Saresano;

   tenuto conto della relazione del predetto sopralluogo, pubblicata il 4 marzo 2021, l'Università di Milano-Bicocca ha effettuato uno studio sugli scenari di massima dell'espandimento della frana del Monte Saresano;

   l'Università di Bologna è stata incaricata di predisporre una relazione definitiva sulla base delle risultanze dei predetti studi;

   presso lo stabilimento Italsacci di Tavernola risulta depositata una notevole quantità di rifiuti tra cui additivi e combustibili che, in caso di frana, finirebbe nel lago, provocando un disastro di natura ambientale;

   la riattivazione di qualsiasi tipo di attività da parte del cementificio Italsacci aggraverebbe le condizioni del Monte Saresano e quindi il rischio per la sicurezza della popolazione e dei lavoratori –:

   se il Governo intenda adottare iniziative di competenza per verificare la causa delle continue frane che coinvolgono da alcuni decenni il Monte Saresano e, in particolare, la possibile correlazione tra l'attività estrattiva e gli stessi episodi franosi, se intenda valutare il possibile impatto ambientale e sull'intero ecosistema lacustre nel caso in cui la frana trascinasse nel lago i rifiuti depositati presso lo stabilimento e se intenda utilizzare risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza per realizzare un programma straordinario di consolidamento dei territori a rischio idrogeologico, compreso quello del lago di Iseo.
(4-08629)