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Atto a cui si riferisce:
C.5/05382 (5-05382)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 17 marzo 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-05382

  Con riferimento al tragico incidente sull'A32 Torino Bardonecchia del 13 febbraio 2021, gli onorevoli interroganti chiedono, in primis, di appurare se la società concessionaria SITAF abbia predisposto, nel tratto interessato, tutte le misure precauzionali previste dalla normativa vigente in considerazione dell'allerta meteorologica emanata da tempo.
  Al riguardo la Direzione generale per la vigilanza sulle concessionarie autostradali riferisce che il 16 febbraio scorso il proprio Ufficio Ispettivo Territoriale di Genova ha effettuato un sopralluogo presso gli uffici della SITAF S.p.A., al fine di visionare la documentazione e le immagini di quanto occorso lungo la tratta A32 il 13 febbraio.
  All'esito di detto sopralluogo sono state acquisite le immagini documentanti l'incidente, fornite da un'unica telecamera posta all'imbocco della galleria Serre La Voute e che inquadra frontalmente la carreggiata in salita, nonché acquisite specifiche informazioni dal concessionario.
  Di seguito, i risultati emergenti dall'esame della documentazione acquisita:

   al momento dell'incidente, la temperatura era di -4° e non erano in atto precipitazioni nevose, ma la visibilità nella zona tra la galleria Cels e la galleria Serre La Voute era ridotta a causa della presenza di nebbia e nuvole basse;

   il piano viabile di entrambe le carreggiate – sia in salita che in discesa – appare di colore nero e non coperto da neve;

   nei minuti precedenti il primo episodio, veicolo leggero isolato andato in testa-coda, la telecamera ha inquadrato un trattore per lo sgombero neve seguito da un mezzo della SITAF che procedono lungo la carreggiata diretti a Salbertrand e una pattuglia della Polizia Stradale lungo la carreggiata in discesa; nessuno di detti mezzi risulta segnalato problemi sul tracciato;

   nel medesimo arco temporale, numerose vetture transitano regolarmente nel tratto compreso tra le predette gallerie senza apparenti difficoltà;

   alle ore 9.56 la telecamera rileva una vettura Fiat 500 rossa che sbanda nella curva, urta prima le barriere di sicurezza sulla sinistra, poi quelle in destra per fermarsi di traverso sulla corsia di sorpasso, dopodiché gli occupanti scendono dal veicolo senza apparenti problemi;

   anche se la vettura risulta posizionata subito fuori della curva in un punto in cui si può ritenere che le barriere di sicurezza e la nebbia possano ridurne la visibilità, circa 25 veicoli, che sopraggiungono immediatamente dopo l'incidente, riescono a rallentare in tempo evitando l'ostacolo e proseguendo verso Salbertrand lungo la corsia di marcia rimasta sgombera. Anche un autoarticolato carico riesce a fermarsi, con una brusca frenata, senza urtare i veicoli che lo precedono per poi proseguire il viaggio;

   nel frattempo sopraggiunge un addetto a uno dei cantieri di SITAF che, riscontrato l'incidente della Fiat 500, ferma l'autovettura dotata di girofaro a luce arancione in corsia di sorpasso per prestare assistenza;

   si formano dei rallentamenti, ma i veicoli continuano a defluire verso Salbertrand lungo la corsia di marcia senza problemi di rilievo;

   alle ore 9:59 una vettura che procede a velocità sostenuta, inspiegabilmente in corsia di sorpasso, tampona l'auto col girofaro andando a ingombrare quasi completamente anche la corsia di marcia;

   da questo momento in poi la telecamera evidenzia l'inizio di una serie di tamponamenti tra le auto accodatesi nel tratto compreso tra la galleria Cels e il viadotto Rio Pontè.

  Oltre alla suesposta ricostruzione della dinamica dei tamponamenti verificatisi lungo l'autostrada, attraverso la verifica delle immagini acquisite dalla telecamera di sicurezza è stato possibile procedere ad un riscontro dei dati relativi ai tracciati dei mezzi operativi indicati da SITAF; in particolare, nella notte tra il 12 e il 13 febbraio le operazioni di spargimento dei sali sono state effettuate secondo le procedure previste dal Piano Operativo per le operazioni invernali: a partire dalla mezzanotte del giorno 13 febbraio sono stati fatti 6 trattamenti antigelivi sul viadotto Rio Ponté in salita, di cui l'ultimo alle ore 7:04, e altrettanti passaggi sono stati effettuati sul medesimo viadotto in discesa. Inoltre, alle ore 9:51 e 9:55 sono transitati sul viadotto, in direzione Salbertrand, due veicoli di pattuglia SITAF senza segnalare criticità del manto stradale.
  Anche una pattuglia della Polizia Stradale è transitata sul viadotto alle ore 8:05 in salita e alle ore 9:55 in discesa senza segnalare criticità del manto stradale.
  A conclusione dell'attività istruttoria di competenza, il citato Ufficio Ispettivo Territoriale ha rilevato come i veicoli che sopraggiungono sul punto del primo incidente riescano a frenare in maniera adeguata, evitando la vettura di traverso e riuscendo a proseguire lungo la corsia di marcia, così da far supporre che l'aderenza del piano viabile nel tratto stradale inquadrato dalla telecamera non si presentava ridotta in maniera anomala.
  Gli onorevoli interroganti chiedono anche di sapere se, nel tratto interessato, SITAF abbia predisposto in questi anni tutti gli interventi utili a garantire la sicurezza degli automobilisti nel rispetto degli impegni assunti come concessionario dell'autostrada.
  Al riguardo la Direzione generale per la vigilanza sulle concessionarie autostradali rappresenta che il Piano di manutenzione ordinaria anno 2020 è stato approvato da parte dell'Ufficio Ispettivo Territoriale di Genova.
  Infine, quanto al terzo quesito, dalla ricostruzione dei fatti effettuata sulla base della documentazione acquisita dai funzioni ministeriali non sembrerebbero emergere evidenti criticità nell'applicazione dei protocolli operativi.
  Tuttavia, proprio per prevenire simili tragici episodi, il Ministero avvierà uno specifico tavolo di confronto con gli enti locali interessati e le associazioni degli automobilisti per verificare la possibilità di implementare e sviluppare ulteriormente i protocolli operativi.