• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/08583 (4-08583)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08583presentato daGIANNONE Veronicatesto diMartedì 16 marzo 2021, seduta n. 469

   GIANNONE. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della salute, al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   l'inchiesta sulla gestione dell'accoglienza dei minori e delle famiglie disagiate nella provincia di Massa Carrara, chiamata dai media «l'altra Bibbiano», ha fatto emergere un collaudato «sistema» posto in essere dai dirigenti della cooperativa Serinper, società che gestisce un elevato numero di strutture protette, ben 11, per l'accoglienza di minori e nuclei familiari disagiati, basato «sulla metodica assunzione di parenti e amici di funzionari pubblici, tra cui quelli addetti al controllo del settore, e di coloro che, per qualche ragione, erano reputati “utili alla causa”»;

   queste condotte «oltre a creare una commistione tra controllore e controllato», avrebbero permesso «ai dirigenti della Serinper di ottenere numerosi vantaggi, come l'accumulo di ingenti profitti economici attraverso l'inserimento di utenti all'interno delle strutture in numero notevolmente superiore a quello consentito per legge», nonché «dalla sistematica elusione dell'osservanza degli obblighi contrattuali stipulati con i vari enti della pubblica amministrazione»;

   l'indagine ha portato all'arresto di otto persone, fra cui il sindaco di Villafranca in Lunigiana, Filippo Bellesi; l'ex giudice onorario presso il tribunale per i minori di Firenze, Rosa Russo; Marino Petracci, consigliere comunale di Montignoso; Alessio Zoppi, Enrico Benassi e Tamara Pucciarelli, gestori della cooperativa Serinper, società che gestisce le strutture protette per l'accoglienza di minori e nuclei familiari disagiati;

   in base al meccanismo accertato, le società controllate dagli investigatori hanno visto «negli anni moltiplicarsi il proprio volume di affari ed i relativi introiti costituiti integralmente dal pagamento di rette direttamente da parte di Enti pubblici. Più in particolare, la cooperativa Serinper, che nell'anno 2011 aveva dichiarato redditi per circa 200 mila euro ha, nell'anno 2017, portato i propri ricavi a 2.740.000,00, aumentandoli così di circa tredici volte»;

   dall'inchiesta emergerebbero poi anche abusi, violenze fisiche e psicologiche sui bambini e le giovani mamme, come raccontato qualche giorno fa nel programma Mediaset «Fuori dal Coro». Alcune ex ospiti di alcune delle strutture gestite dalla Serinper – che per altro risultano prive di adeguate condizioni igienico-sanitarie e di personale qualificato – dichiarano di non aver avuto cibo, per loro e per i bambini, anche per giorni, e che si usavano farmaci per ridurre pianti, lamenti e stress, sia dei piccoli che delle mamme, attraverso la somministrazione di «tisane». Le donne testimoniano anche di essere state costrette a firmare un foglio bianco dove veniva chiesto loro di rinunciare ai propri figli, una sorta di lavaggio del cervello. Il tutto, approfittando, da un lato, del fatto che i soggetti preposti al controllo erano stati corrotti dai gestori con assunzioni «di comodo» e, dall'altro, della situazione di debolezza degli utenti, impossibilitati a ribellarsi ed esplicitamente minacciati, nel caso avessero denunciato queste gravissime condotte, di ritorsioni;

   in chiusura nella trasmissione «Fuori dal Coro», si afferma che, ad oggi, nonostante le indagini e gli arresti, ci sono ancora mamme e minori ospitati proprio in due delle strutture al centro dell'inchiesta –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se non intenda adottare iniziative, per quanto di competenza, anche valutando se sussistano i presupposti per assumere iniziative a carattere ispettivo, relativamente ai fatti in questione;

   se il Governo intenda assumere le opportune iniziative normative per realizzare un controllo più stringente delle case famiglia, e dei metodi spesso poco chiari che ledono i diritti dei minori ospitati nelle strutture che dovrebbero tutelarli.
(4-08583)